C'era una volta il West

Nov 15, 2005 08:29

C'era, in un vecchio film western di cui non mi sovviene il nome, una frase del tipo: "quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, l'uomo con la pistola è un uomo morto".

Domenica mattina, ore 6,10 sveglia. Ore 7,30, ritrovo davanti alla casa del maestro di tiro con l'arco. Quella testa di cazzo di C non si fa vedere, anche se aveva detto che sarebbe venuto. Non aspettiamo più di 5 minuti, partiamo. Ore 7,45 ritrovo nel piazzale dell'Arlecchino. Vediamo la macchina di quel testone di cazzo di C, abbiamo fatto bene a non aspettarlo. Ore 8,15 circa, si arriva al campo di tiro. Ci sono già diverse auto, e un manipolo di cacciatori. Vedo un ombra di preoccupazione sul volto del maestro. Chiede, rivolto ai cacciatori: "fate la battuta?" - "eh, adesso vediamo, aspettiamo che tornino quelli che sono andati a ispezionare il terreno". Il maestro si rivolge verso di noi, e ci fa intendere che se loro fanno la battua al cinghiale, per noi è meglio girare i tacchi e tornare indietro. Le cartucce con i lunghi proiettili sconsigliano di diventarne potenziali prede involontarie. "Ma voi potete andare a tirare ugualmente, non ci date fastidio", dicono magnanimamente i cacciatori. Il maestro, che è anche stato cacciatore, squote la testa.
Ecco che sto maledicendo quell'alzataccia, mi vedo già che ci toccherà tornare indietro senza aver scagliato una freccia.
Mi torna in mente la frase nell'incipit. E' la legge del più forte, meglio non rischiare la pelle.
Fortunatamente i cacciatori decidono di spostarsi più a monte. Ci accordiamo sulel diverse zone da percorrere, noi restiamo più bassi per evitare di incrociarli. Salteremo alcune piazzole, ma almeno il giro non è stato a vuoto.
Alla fine del nostro giro sentiamo i cani ale nostre spalle, e troviamo i cacciatori appostati in basso. Ci affrettiamo a fare gli ultimi tiri e ci leviamo dai coglioni.
Io le levatacce alla domenica mattina non le faccio più, finché la caccia è aperta.
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