[Takachii] Note d’amore sul ghiaccio

Oct 20, 2013 14:55

Titolo: Note d’amore sul ghiaccio
Fandom: RPF - Hey! Say! JUMP
Personaggi: Takaki Yuya, Chinen Yuri
Pairing: Takachii
Rating/Genere: nc-17/romantico, erotico, fluff
Warning: slash
Wordcount 1.595 fiumidiparole
Note: la storia è scritta per la think_fluff per la tabella Inverno con il prompt ‘pattinaggio sul ghiaccio’ e per la 500themes_ita con il prompt ‘ghiaccio nero’.
Disclaimer: I protagonisti di questa storia non mi appartengono, non li conoscono personalmente e i fatti di seguito descritti non hanno fondamento di verità. La storia non è scritta a scopo di lucro.
Tabella: 500themes_ita
Tabella: Inverno

“Mi sento ridicolo!”
“Ma no, sei carino!”
Yuya sollevò un sopraciglio perplesso, rivolto verso Chinen. “Finiscila! Guarda che lo so che anche tu stai per scoppiare a ridere!” lo riprese e il più piccolo si voltò verso di lui una volta raggiunta l’entrata del campo ghiacciato. “Guardami! Andiamo, faccio ridere! Questa cosa è troppo attillata e poi, viola?” fece una smorfia, tirando la stoffa elasticizzata e indicando poi i decori a zig zag bianchi che ornavano maniche e gambe.
“È il tuo colore!” gli ricordò Yuri, entrando in pista e osservando l’altro titubare ancora.
“Sì, ma il tuo è più carino!”
“Il mio è come quello dell’anno scorso e poi in bianco saresti stato ancora peggio!” affermò.
“Ah! Lo vedi allora che ho ragione?” lo punzecchiò il più grande, puntandogli contro l’indice.
“Sì, ma cosa ti cambia? È lavoro e lo devi fare!”
“Ma io non voglio! Sarò lo zimbello di tutta l’agenzia e le fan mi fischieranno!”
“Nessuno ti fischierà Yuya, avanti, muoviti, prima iniziamo, prima finiamo e prima potrò tornare a casa!” gli disse, pattinando con eleganza sul ghiaccio, facendo delle piccole e semplici giravolte. “La coreografia è semplice!” gli ricordò, ma Yuya era dubbioso.
“Lo so, ma io non credo di essere tanto bravo e poi non ho la tua eleganza, è già un traguardo per me se riesco a ballare su un palco con i piedi ben piantati per terra e se poi cado e mi rompo la testa? A questo scommetto che non ci ha pensato nessuno!” obbiettò, reggendosi ai pannelli che delimitavano il campo, muovendo qualche passo per acquisire sicurezza.
Yuri sollevò gli occhi al cielo, arrendendosi al fatto che non sarebbero usciti da lì tanto presto, avvicinandosi a Yuya.
“Yuri, c’è del ghiaccio nero qui!” lo chiamò intanto il più grande, fissando un punto vicino ai propri pattini.
“Chissà, magari qualcuno è caduto, ha battuto la testa e il sangue è penetrato nel ghiaccio!”
“Cosa?” Yuya lo guardò terrorizzato e Yuri rise.
“Ti prendo in giro, scemo. Sarà solo sporco, succede, si forma, specialmente negli angoli e nel perimetro del campo, ora per favore, puoi venire qui che iniziamo?” lo spronò, tornando al centro del campo.
“Non capisco perché lo dobbiamo fare e perché lo debba fare io con te!”
“Ehi, tante grazie!” Yuri si mise le mani sui fianchi, offeso.
“Oh, non fraintendermi, non sei tu il problema, sono io. Non sono adatto a questo genere di cose, sarebbe stato meglio avessi fatto tu un solo come allo scorso concerto, eri bravissimo, mi sei piaciuto un sacco e tutti erano incantati” lo vantò, muovendosi per raggiungerlo.
“A me continua a non essermi andato molto a genio che ho dovuto ripeterlo perché la prima volta sono caduto!” ricordò, indispettito nei confronti di se stesso e Yuya gli si avvicinò sogghignando.
“Perfezionista!” lo prese in giro, abbassandosi poi su di lui per dargli un veloce bacio sulle labbra. “Io invece ero ammirato, sembravi un angelo!”
“Adesso non esagerare!” si schernì Yuri, prendendolo per le spalle, scivolando appena indietro con i pattini, mettendosi in posizione. “Sei pronto?”
Yuya sospirò: “Sì, se proprio devo… prima però!” fu colto da un’idea improvvisa.
“Oh no, andiamo, che c’è?” Chinen iniziava a indispettirsi, stavano perdendo tempo prezioso: avevano dato loro libero accesso alla palestra, ma questo non voleva dire che ci voleva spendere tutto quel tempo, senza combinare niente peraltro.
“Mi fai rivedere la coreografia, prima? Ti prego, solo una volta, per rinfrescarmi la memoria” disse, sorridendogli e Yuri non poté obbiettare.
“Va bene, ma poi proviamo sul serio!” lo ammonì e Takaki annuì.
“Sissignore!” esclamò.
Yuri si distanziò un poco da lui, trovando la propria area di movimento e iniziò a scivolare elegantemente sul ghiaccio, lasciando da subito l’altro a bocca aperta. Non gli era affatto difficile muoversi, sia che fosse su un palco che su quella fredda lastra, non aveva problemi, la danza era qualcosa che gli apparteneva in ogni fibra del suo essere e gli veniva così naturale da sembrare nato per fare esattamente ed esclusivamente solo quello.
Yuya non riusciva a staccargli gli occhi si dosso: i passi era semplici, come l’altro gli aveva detto, eppure li faceva apparire come qualcosa di incredibile. Lo vide piroettare due volte su se stesso, allargando poi le gambe, scivolando in avanti e Yuya rimase colpito dall’espressione del suo volto, rilassata e allo stesso tempo seria, concentrata, come se si trovasse in un altro mondo e Yuya comprese una volta di più come mai si fosse innamorato di Yuri. Lo osservava e si sentiva rilassato e in pace con il mondo, così come lo era Yuri mentre danzava.
Quando Yuri finì di ballare si fermò, affannando leggermente e già accaldato per tutto quel movimento, ma l’altro sembrava essere ancora immerso nei propri pensieri. Yuri si spinse pattinando vicino a lui, posandogli le mani sui polsi e sorridendo.
“Yuuyan?” lo chiamò con tono divertito, distogliendolo dai propri pensieri.
“Sì? Scusa, ho capito, sei stato…” cercò di articolare una frase e Yuri rise, avvicinandosi maggiormente a lui.
“Credo che per una volta tu abbia ragione, Yuu!” mormorò, chinando appena il capo di lato. “Questa tutina non va bene, sarebbe un problema se anche durante il concerto ti succedesse questo” gli disse, abbassando lo sguardo tra le sue gambe.
Yuya sbatté diverse volte le palpebre e abbassò la testa, sorridendo, mordendosi poi le labbra, allungando le braccia per stringere il più piccolo contro di sé, senza vergogna.
“Non puoi biasimarmi, Yuri, mi piace vederti ballare, mi piace ogni cosa che fai, ma questa in particolare” gli disse, abbassandosi su di lui, baciandolo e attirandolo contro di sé.
“Yuu” ansimò Yuri quando si separarono, ma spingendo il bacino verso quello del più grande, intrappolando la sua eccitazione tra i loro corpi.
“Mi dispiace, piccolo, ma io non credo di poter seriamente riuscire a provare, adesso” gli disse, stringendolo di nuovo contro di sé e portando una mano dietro il suo collo, sfilando il piccolo bottoncino dall’asola, abbassando la cerniera del costume.
“Non mi stavo opponendo, tranquillo” gli rispose Yuri tra un bacio e l’altro, spingendolo a indietreggiare sul ghiaccio e costringendolo contro il pannello che delimitava il campo.
Yuya lo prese meglio per la vita, invertendo le loro posizioni, spogliandolo, sfilandosi le maniche del costume, scendendo con le labbra a baciare ogni centimetro di pelle che veniva scoperta e sentendo a sua volta Yuri accarezzarlo. Lasciò le proprie mani a vagare velocemente sul corpo del più piccolo, separandosi solo un istante dalla sua bocca, inumidendosi le dita, portandole poi sul suo sedere, cerando la sua apertura per prepararlo: avrebbe voluto prendersi più tempo, gli piaceva portare lentamente Yuri al punto di non ritorno, ma in quel momento non potevano permetterselo e anche Yuri sembrava impaziente quanto lui.
Mosse le dita dentro il suo corpo, cercando di trasformare i suoi gemiti in ansimi di desiderio, sentendo la mano di Yuri circondare il suo sesso e dargli a sua volta piacere. Gli morse una spalla, prendendolo poi per i fianchi e sollevandolo, puntando bene le lame dei pattini sul ghiaccio, tenendosi in equilibrio contro i pannelli, mentre aiutava Yuri a scivolare su di lui.
Il più piccolo gli strinse le braccia al collo e le gambe attorno alla vita, iniziando a muoversi, sentendo Yuya al contempo spingere per andargli incontro e fargli provare sempre più piacere.
Yuri chinò il capo, cercando le labbra del più grande, mordendogliele, mentre tutto il proprio corpo era avvolto da un intenso calore che neanche le bassissime temperature della palestra riuscivano a contrastare.
Yuya spostò una mano per stringere Yuri dietro la schiena, per riuscire a muoversi meglio in lui e parlò piano contro il suo orecchio: “Piccolo, non credo di riuscire a toccarti più di così, dovresti…” lasciò in sospeso e Yuri annuì, reggendosi a lui solo con un braccio e portando la mano tra i loro corpi a stringere il proprio sesso, muovendola velocemente, ansimando forte per le spinte che sentiva dentro di sé, venendo nella propria stretta.
Yuya gli baciò il collo, stringendolo contro di sé, muovendosi ancora dentro di lui, spingendolo contro i pannelli e seguendolo a sua volta nell’orgasmo.
Takaki posò la fronte contro la spalla del più piccolo, riprendendo fiato e sfilandosi poi delicatamente da lui, lasciando che tornasse con i piedi per terra. Yuri si sollevò il costume fino alla vita, lasciandosi poi andare esausto per terra, gemendo per il contrasto tra il ghiaccio sotto di lui e il proprio corpo ancora bollente.
Yuya lo imitò poco dopo, sedendosi di fianco a lui e prendendogli una mano, portando indietro la testa, sorridendo.
Yuri lo guardò con la coda dell’occhio e mosse le dita, cercando un po’ di ghiaccio, posandolo sul collo del più grande.
“Ah, Yu, è fredda!” mugolò infastidito.
“Così calmerà i tuoi bollenti spiriti, Takaki!” lo riprese scherzosamente, rivestendosi completamente e poi spostandosi sulle gambe del fidanzato, posandogli una mano sul collo, baciandogli una spalla.
“Mi si ghiaccerà il sedere!” commentò il più grande, guardandolo e Yuri inarcò un sopraciglio, perplesso.
“Potresti vincere il premio come il fidanzato più romantico dell’anno!” lo riprese Chinen, tirandogli un po’ i capelli e facendolo ridere.
“Sollevati, piccolo!” lo incentivò Takaki, passandogli una mano sulle schiena e Yuri obbedì, permettendogli di rialzarsi e aiutandolo a rivestirsi.
“Grazie” gli disse Yuya, parlando a voce bassa, sfiorandogli le labbra con un bacio, prendendogli le mani. “Adesso possiamo provare, poi andiamo a mangiare fuori, che dici?” gli propose, spostandosi insieme verso il centro della pista da ballo, vedendo Yuri annuire.
“Dopo tutto questo esercizio extra, dobbiamo recuperare, ti pare?” rispose il più piccolo guardandolo con fare malizioso, sorridendo poi, sentendo la risata di Yuya riempire la palestra.

comm: 500themes_ita, genere: oneshot, genere: romantico, tabella: inverno, fanfiction: hey! say! jump, pairing: takachii, comm: think_fluff, hey! say! jump: takaki yuya, genere: fluff, genere: erotico, tabella: 500themes, rpf, hey! say! jump: chinen yuri, warning: slash

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