Titolo: Wherever you are
Fandom: RPF - Hey! Say! JUMP
Personaggi: Yamada Ryosuke, Chinen Yuri
Pairing: Yamachii
Rating/Genere: PG/ song-fic, romantico, fluff
Warning: slash
Wordcount: 1.201
fiumidiparole (escluso il testo della canzone)
Prompt: la storia è scritta per la community
500themes_ita con il prompt ‘Compagno di vita’.
Note: è da tanto che non scrivo song fiction, prima me ne nutrivo, poi ho scoperto che non erano abbastanza e le ho abbandonate. Ho pensato molto a come potessi utilizzare questa traccia, data la bellezza del suo testo. Volevo scrivere qualcosa di originale, ma allo stesso tempo non volevo che nulla venisse tagliato per cui la soluzione migliore mi è sembrata questa. Non lo so, secondo me non rende per niente, ma immagino che non sarò mai soddisfatta pienamente di nulla, per cui me la farò andare bene.
Questa piccola cosa, inoltre, ha un suo preciso perché in quanto è stata scritta per
nellieklash per la quale questa canzone è molto importante e per omaggiare due sue fanart che mi danno tanti #feelings. Ecco. Sperando che ti piaccia e di essere riuscita a rendere almeno un pochino i tuoi Yamachii come tu li immagini >*<
Disclaimer: i personaggi non mi appartengono, non li conosco personalmente e niente di quanto descritto ha fondamento di verità. La storia non è scritta a scopo di lucro.
La canzone è
Wherever you are degli ONE OK ROCK.
Tabella:
500themes “Ryosuke”
Chinen raggiunse il divano chinandosi in avanti incrociando le braccia sulla spalliera, sbirciando da sopra la spalla del fidanzato l’album di foto che questi stava sfogliando.
“Ne hai ancora per molto?” gli chiese, facendogli passare un braccio attorno alle spalle per stringerlo. “Andiamo a letto, sono stanco” propose trattenendo uno sbadiglio.
Ryosuke gli baciò il polso scoperto, posandogli le mani sul braccio e voltando appena il capo all’indietro per guardarlo.
“Ho ancora alcune foto da scegliere, ma se vuoi puoi precedermi in camera, io ti raggiungo appena ho finito” assicurò, sollevando il volto per riuscire a sfiorargli le labbra con le proprie.
“Mh, continuo a dire che io ci avrei messo la metà del tempo. È praticamente tutta la sera che ci stai dietro!” gli rese noto il più piccolo.
Yamada rise.
“Lo so, lo so, ma volevo sceglierle io, tu queste non le avresti di certo volute!” gli fece notare prendendo una fotografia che ritraeva il suo fidanzato da piccolo e che Ryosuke trovava assolutamente adorabile, ma che non riscontrava il medesimo parere di opinione da parte di Chinen.
“Visto?” gli fece notare l’ovvio, indicando la sua espressione contrariata, punzecchiandogli una guancia con l’indice, scoppiando poi a ridere.
Chinen roteò gli occhi esasperato, non l’avrebbe mai spuntata con Ryosuke, ne era sicuro, in un modo o nell’altro riusciva a fargli fare sempre quello che voleva.
“Ok” si arrese, risollevandosi e posandogli una mano sulla spalla, “Non fare tardi, domani ci dobbiamo alzare presto e io non voglio fare tardi perché non hai voglia di alzarti” si raccomandò.
“Ricevuto, capo!” ridacchiò Ryosuke, augurandogli la buonanotte e tornando a concentrarsi sulle fotografie, scegliendone un’altra da unire al gruppetto che aveva fino a quel momento selezionato e che avrebbe dovuto portare l’indomani a lavoro.
A ciascuno dei membri era stato chiesto di far avere all’agenzia tutta una serie di foto che li ritraeva e tratte dai loro ricordi di infanzia con cui poter fare una sorta di collage da inserire come scenografia al prossimo concerto e Ryosuke aveva insistito per scegliere lui anche quelle di Chinen.
Quando fu soddisfatto delle proprie scelte richiuse gli album sistemandoli ordinatamente sul tavolino, riponendo in disparte quelle che gli servivano e spense le luci, scorgendo quella bassa della camera da letto dalla porta socchiusa.
“Chii” chiamò piano il compagno per farsi accorgere della sua presenza e sorridendo quando si rese conto che Chinen già dormiva beato nel loro letto. Si cambiò, indossando il pigiama, osservando il volto rilassato del compagno, scostando le coperte facendosi spazio al suo fianco, accorgendosi come l’altro avesse preso posto al centro del letto con il viso rivolto sul suo cuscino.
Spense la luce sul comodino e rimase a osservare il ragazzo riposare, grato al leggero chiarore della luna che si infilava oltre le persiane lasciando la stanza nella semioscurità.
I’m telling you
I softly whisper
Tonight, tonight
You are my angel
Aishiteru yo (I love you)
Si avvicinò piano a lui, senza svegliarlo e iniziò ad accarezzargli i capelli per cullarlo: gli piaceva quando poteva permettersi di lasciarsi andare a certi atteggiamenti con Chinen, poter essere veramente se stesso e lasciarsi trasportare da quello che provava per lui; scivolò meglio sdraiato sotto le coperte e gli posò un bacio sulla fronte.
“Ti amo” mormorò piano, lasciando che l’oscurità della notte le portasse con sé, sentendo poi Yuri muoversi e ricercare il calore del suo corpo. Yamada si intenerì e lo circondò meglio in un abbraccio continuando a osservarlo. Non riusciva a staccargli gli occhi di dosso.
Futari wa hitotsu ni (We’re going to become one)
Tonight, tonight
I just say
Wherever you are, I always make you smile
Wherever you are, I’m always by your side
Wherever you say, kimi wo omou kimochi (you’re always on my mind)
I promise you forever right now
I don’t need a reason
I just want you baby
A volte Ryosuke si ritrovava a pensare che fosse davvero molto fortunato ad avere Yuri al suo fianco: era stato innamorato di lui per anni e ne aveva passati altrettanti a cercare di nascondere quei sentimenti che poi aveva scoperto essere ricambiati e adesso che era lì con lui, che lo osservava riposare sereno tra le sue braccia era come se avesse bisogno di razionalizzare che quello che stava vivendo non era solo un sogno, ma la realtà a cui tanto aveva aspirato. Era stato certo fin da subito che quello che provava per Chinen non fosse solo del semplice affetto che si prova per un amico, perché ogni volta che vedeva il suo viso avrebbe voluto che fosse sempre sorridente, quando stavano insieme desiderava con tutto se stesso poter prolungare quegli attimi all’infinito, per poter restare sempre al suo fianco e Chinen era sempre presente nei suoi pensieri.
Day after day
Kono saki negai koto zutto (We still have a long way in front of us)
Douka konno boku to zutto (No matter what happens, always, always)
Shinu made stay with me (Until death, stay with me)
We carry on
Si accostò ancora di più al fianco del ragazzo addormentato osservando il suo profilo, baciandogli il naso e poi le labbra, dapprima con leggerezza, poi con più convinzione, facendo in modo che l’altro si svegliasse.
“Ryosuke” mormorò il più piccolo con la voce confusa dal sonno.
“Yuri” lo chiamò Yamada posandogli una mano sulla guancia, accarezzandolo gentilmente.
“Che c’è?” gli chiese dubbioso, tirando indietro la testa per osservarlo.
“Niente” bisbigliò il più grande, sorridendo. “Scusa se ti ho svegliato. Ti stavo guardando dormire e…” fece una pausa.
“E?”lo spronò a continuare Chinen, socchiudendo appena gli occhi, facendo scivolare un braccio sotto quello di Yamada per abbracciarlo.
“Ti piace stare con me?” gli chiese d’improvviso.
Chinen lo guardò dubbioso e gli posò l’indice sulla punta del naso sorridendo appena: “Scemo, ma cosa vai a pensare?” domandò, mentre lasciava scivolare delicatamente le dita tra quelle del più grande sopra le lenzuola.
“Certo che sì. Lo sai che ti amo” confessò, scorgendo nello sguardo del più grande il bisogno che confermasse le sue certezze. “E poi me l’hai promesso, no? Hai promesso che saresti stato sempre al mio fianco, che mi avresti reso felice” ricordò quello che Ryosuke gli aveva detto, seppur con un leggero imbarazzo, il giorno che si era dichiarato.
“E sei felice?”
“Certo che lo sono” affermò Yuri con sicurezza, sollevando le braccia a cingergli il collo e baciandolo sulle labbra, lasciando che Ryosuke lo stringesse e ricambiasse il bacio con altrettanta passione.
Wherever you are, I never make you cry
Wherever you are, I never say goodbye
Wherever you say, kimi wo omou kimochi (you’re always on my mind)
I promise you forever right now
Quando si separarono, Ryosuke guardò Chinen sorridendo, stringendolo a sé e lasciandosi a sua volta coccolare da lui.
Chinen si distese su un fianco, accarezzandogli i capelli e Ryosuke dopo un breve attimo di silenzio, parlò di nuovo.
“Non ci siamo mai presi un giorno solo per noi” affermò. “Per festeggiare il nostro incontro. Siamo sempre così pieni di lavoro che anche gli anniversari passano in secondo piano” constatò con una punta di tristezza.
Chinen posò la testa sulla sua, continuando a far passare le dita tra i suoi capelli.
“Se devo essere sincero non credo sia poi così importante. Sai, perché?” chiese, ma riprendendo a parlare prima che l’altro potesse rispondere. “Perché per me è speciale ogni giorno che passiamo insieme, oggi è più importante di ieri, Ryosuke, perché siamo ancora insieme” confidò.
Bokura ga deatta hi wa futari ni totte ichiban (For us, the day we should celebrate the most)
Mune no kinen no subeki hi da ne (Is the one we first met)
Soshite kyou to iu wa futari ni totte niban (So, the second day we should celebrate the most)
Me no kinen no subeki hi da ne (Is the one we call today)
Yamada si scostò da lui di poco e sorrise, prendendogli una mano e intrecciandola con la propria.
“Hai ragione” concordò con lui, tendendosi per baciarlo.
“Non vorrei nessun’altro al mio fianco, Ryosuke. Tu sei il solo che ho scelto come mio compagno di vita e l’unico con cui voglio stare!” affermò con sicurezza.
Yamada si morse le labbra, sentendo il proprio cuore sul punto di scoppiare tanta era l’emozione provata a quelle parole, limitandosi ad annuire.
“Ti amo, Yuri” riuscì solo a dire, sintetizzando in quelle due importanti parole tutto quello che provava per lui.
“Ti amo” replicò a sua volta Chinen, sistemandosi poi insieme sotto le coperte, addormentandosi, stretti l’uno all’altro, nel calore di un abbraccio.
Kokoro kara itoshii hito (Someone I love from my heart)
Kokoro kara aiseru hito (Someone I can love, from the bottom of my heart)
Kokoro boku no ai no mannaka ni wa (In the center of this love)
Itsumo kimi ga iru kara (are you, my heart)