Titolo: Kono mama moto futari (Rimaniamo così ancora per un po’ solo noi due) [Love Rainbow - Arashi-]
Fandom: RPF - Kis-My-Ft2/KAT-TUN
Personaggio: Kamenashi Kazuya, Tamamori Yuta
Pairing: Katama
Rating: nc-17
Genere: pwp, erotico
Warning: slash
Wordcount: 1.082
fiumidiparoleNote: la storia è scritta per la community
500themes_ita con il prompt “scalando le pareti del controllo” .
Disclaimer: I protagonisti di questa storia non mi appartengono, non li conoscono personalmente e i fatti di seguito descritti non hanno fondamento di verità. La storia non è scritta a scopo di lucro.
Tabella:
500themes Per un papero: Marry Christmas
vogue91 <3
Yuta quella mattina si svegliò in modo naturale: amava quando succedeva perché il suono molesto della sveglia puntata sempre troppo presto iniziava a odiarlo un po’.
Quando invece poteva concedersi del tempo per riposare era felice, anche perché questo voleva dire che avrebbe potuto passare l’intera giornata con il suo ragazzo; si volse e vide però la parte di letto accanto alla sua vuota. Si girò tra le lenzuola osservando la stanza e vedendo Kazuya fare capolino sulla soglia della porta: aveva un asciugamano legato attorno ai fianchi che lasciava intravvedere la linea dell’inguine, i capelli umidi per la doccia e qualche gocciolina d’acqua sulle spalle che il più grande premurò di asciugare con una seconda spugna.
“Tama-chan, ti sei svegliato finalmente” lo salutò il ragazzo, avvicinandosi al letto e Tamamori si sollevò sulle ginocchia, tendendosi per arrivare a baciarlo sulle labbra, un tocco prima leggero, poi stringendo maggiormente Kamenashi contro di sé schiuse le labbra per approfondirlo, cercando la sua lingua e suggendo il labbro inferiore quando si scostò da lui.
“Ti sei svegliato di buon umore stamattina?” ridacchiò Kazuya, stringendolo per i fianchi e sedendosi con lui sul letto.
“Oggi non hai da fare, vero?” domandò per tutta risposta il più piccolo e Kamenashi scosse il capo.
“Sono liberissimo e sono tutto tuo se mi vuoi” scherzò, tornando a baciarlo e facendolo stendere sotto di sé.
Tamamori annuì, slacciandogli l’asciugamano e ribaltando le posizioni.
“Mi sono appena lavato” gli disse Kazuya, senza però la reale intenzione di impedirgli di proseguire ciò che l’altro aveva in mente.
“Poi ne potrai fare un’altra, insieme a me, magari, non trovi che sia vantaggioso?” domandò Yuta, passando a baciargli il collo e scendendo sul petto, dove vagò con la lingua rincorrendo alcune gocce dispettose che si stavano asciugando direttamente sulla sua pelle, posando baci sulle braccia e sullo stomaco, senza un tragitto prestabilito, lasciandosi guidare pigramente dall’istinto e dai sospiri del più grande. Posò una mano sulla sua coscia, accarezzandolo, sentendo la mano di Kamenashi intrecciarsi alla sua e portarsela poi alle labbra, baciandone le nocche, lasciandola libera di continuare a muoversi su di lui, posarsi sulla sua erezione, mentre Yuta con la lingua segnava i contorno delle ossa dell’inguine da una parta e dall’altra ne percorreva la linea con i polpastrelli.
Kamenashi era abbandonato a quelle cure, passava distrattamente una mano tra i capelli di Yuta, assecondandolo quando si spostò sulla sua erezione e con la lingua iniziò a stimolarlo sulla punta, schiudendo le labbra per scivolare su di lui, inglobandolo piano, molto lentamente, sentendo i gemiti di Kazuya aumentare e iniziare a muovere a tratti il bacino verso la sua bocca.
Le mani del più grande erano entrambe sulla sua testa e spingevano perché lo prendesse ancora più a fondo e Tamamori non tardò ad accontentarlo, spingendosi maggiormente verso di lui, sentendolo completamente nella propria bocca, allontanandosi, lasciando che scivolasse contro il suo palato più e più volte, aiutandosi anche con le mani, stringendolo alla base e proseguendo verso l’alto quando lo sfilava da sé.
“Yu” lo chiamò Kamenashi, tirandogli i capelli perché si allontanasse, prendendolo per le braccia, in modo che si stendesse di nuovo su di lui.
Lo guardò con occhi carichi d’eccitazione, sentendo quella del più piccolo premergli contro il fianco e portò due dita alle sue labbra, in modo che le inumidisse e poi riprese a baciarlo, mentre scivolava sulla schiena, cercando la sua apertura, forzando per entrare con un primo dito sentendo Tamamori inarcarsi, intrecciare le gambe con le sue, abbandonandosi velocemente a quell’intrusione e facendo poi spazio anche a un secondo dito, sfilandoli entrambi quando sentì Yuta agitarsi su di lui.
Cambiò nuovamente le posizioni, mandando il ragazzo disteso sotto di sé e piegandogli una gamba, tornando a infilare due dita dentro di lui, chinandosi con la bocca sul suo corpo, spingendo anche la lingua, sentendo Yuta gridare, impreparato a tutto quel piacere, ancora di più quando strinse il suo sesso con la mano libera, torturandolo in quel modo, facendolo gridare di impazienza, lasciandolo poi orfano del suo tocco.
Si risollevò, chinandosi a baciarlo, prendendogli le gambe e facendosi spazio tra esse, iniziando a penetrarlo e sentendo Tamamori sospirare di sollievo; gli prese di nuovo il sesso con la mano libera, premendo il pollice sulla punta, accarezzandolo in quel modo, sentendo Yuta agitarsi ulteriormente, mentre avanzava in lui con una calma quasi dolorosa, facendo forza su se stesso per continuare quella lenta agonia per entrambi, ma che accentuava il piacere ancora di più, fino a che non fu completamente dentro di lui.
Si fermò e lo osservò: aveva il volto sudato, la bocca socchiusa, le labbra rosse per i troppi baci e per averle morse cercando di resistere a tutto quel piacere e Kazuya sorrise.
Lo chiamò dolcemente, accarezzandogli una guancia, vedendolo schiudere gli occhi per guardarlo e si ritrasse da lui di pochi centimetri, affondando poi di nuovo, muovendosi in quel modo per diverso tempo, fino a che non sentì Yuta implorare di dargli di più e allora si mosse veloce, gli afferrò una gamba, portandosela meglio contro il fianco, attirandolo verso di sé, muovendo il bacino avanti e indietro con decisa forza, sentendo i gemiti del più piccolo farsi sempre più impazienti; strinse maggiormente le dita sulla sua erezione quando Yuta si aggrappò alle sue spalle, premendo le unghie sulla sua pelle, graffiandolo, muovendo la mano con rapidità costringendolo a venire tra i loro corpi.
Tamamori si accasciò sul materasso, le braccia larghe e il fiato accelerato e Kazuya, a sua volta, scalando le pareti del controllo, si lasciò travolgere dall’orgasmo, venendo con un’ultima spinta dentro il corpo del più piccolo.
Kamenashi si lasciò andare tra le braccia di Tamamori il quale lo strinse a sé, passandogli una mano tra i capelli e pettinandoglieli piano, aspettando che si riavesse, sentendolo poi uscire delicatamente da lui e stringerlo, baciandogli una tempia, scendendo sulla guancia, fermandosi poi sulle labbra.
“Buongiorno…” mormorò piano Kazuya, stringendo a sé Tamamori.
“Non mi avevi ancora salutato” confermò Tamamori, sorridendo.
Kamenashi ridacchiò baciandogli una spalla.
“Qualcuno mi ha distratto” gli ricordò, passandogli una mano sul petto e scivolando sulla vita, abbracciandolo e poggiando una mano sul suo stomaco.
“Beh, sai come si dice chi ben comincia la giornata…” lasciò in sospeso, voltandosi verso di lui e infilando una gamba tra quelle del più grande, baciandolo sulle labbra.
“… la finisce nel migliore dei modi e la nostra si prospetta davvero splendida” affermò Kazuya, rotolando nuovamente su di lui e baciandolo teneramente.