[YokoFuji] Present for you

Dec 25, 2012 13:27

Titolo: Present for you
Fandom: RPF - Kis-My-Ft2
Personaggi: Yokoo Wataru, Fujigaya Taisuke
Pairing: Yokofuji
Rating: PG
Genere: fluff
Warning: pre-slash
Wordcount: 1.530 fiumidiparole
Note: la storia è scritta per la Maritombola indetta da maridichallenge con il prompt 02. Vecchi jeans e per la 500themes_ita con il prompt ‘sul bordo della sanità’.
La storia è scritta per yukiko_no_niji per augurarle Buon Natale.
Disclaimer: I protagonisti di questa storia non mi appartengono, non li conoscono personalmente e i fatti di seguito descritti non hanno fondamento di verità. La storia non è scritta a scopo di lucro.
Tabella: Maritombola
Tabella: 500themes


Wataru spense l’aspirapolvere affacciandosi all’ingresso in ascolto: gli era sembrato di sentire il campanello di casa suonare, ma non ne era tanto sicuro.
“Dlin dlon!”
Beh, in fin dei conti non si era sbagliato; posò a terra l’elettrodomestico e andò alla porta.
“Chi è?” domandò, posando una mano alla maniglia.
“Wataru, sono io!” cantilenò dall’altra parte la voce di Fujigaya.
Yokoo aprì all’amico e lo vide sfoderare il suo miglior sorriso.
“No!”
“Eddai, non sai neanche cosa ti voglio chiedere! O se ti voglio chiedere qualcosa!” aggiunse poi per non dargliela subito vinta.
“E ti dirò di più, non mi interessa neanche, Taisuke” affermò, entrando in casa, lasciando il suo ospite all’ingresso, salvo poi ritrovarselo subito alle calcagna.
“Bella bandana!” mormorò il più piccolo, indicando il fazzoletto di tela bianco che l’altro portava sulla testa.
“Sparisci! Ho da fare!” lo liquidò Yokoo, levandosi quell’improvvisato copricapo casalingo prendendo di nuovo in mano l’aspirapolvere per tornare a pulire.
“Eddai, Wataru, esci un po’ con me. Voglio andare a fare shopping e mi serve un tuo consiglio!”
Yokoo lo guardò sollevando un sopraciglio e squadrandolo.
“Vuoi un mio consiglio? Sei serio?”
“Assolutamente!” annuì pronto Fujigaya.
“E che ne è stato di te che neanche una settimana fa mi hai detto di voler modernizzare il mio guardaroba e… aspetta com’era?” finse di pensarci su e Taisuke alzò gli occhi al cielo, facendo un gesto con la mano a sottolineare quanto quello che stava andando a rivangare non aveva alcuna pertinenza al momento. “Ah sì, vecchi stracci, chincaglierie e cianfrusaglie!” lo citò.
“Oh ma che c’entra, io scherzavo, ti prendi troppo sul serio, Yokoo-san.”
“Sarà, ma adesso comunque non ho tempo, per favore, ho troppo da fare, sono certo che te la caverai benissimo da solo anche senza di me!”
Fece per riaccendere l’aspirapolvere quando Fujigaya gli si mise davanti, posando le mani sulle sue, sul manico della scopa elettrica.
“Ti preeeegoooo” gli chiese, stringendogli le dita e guardandolo implorante. “Ti prego, ti prego, ti prego, ti prego, ti prego, ti prego, ti prego, ti prego, ti prego, ti prego, ti prego, Wataru!” fece i caprici e la sua voce aveva assunto una tonalità talmente fastidiosa che Yokoo dovette cedere per farlo smettere.
“Va bene, finiscila, però!”
“Grazie, Wataru!” gli disse felice il più piccolo, saltellando sul posto e accompagnandolo in giro per la casa, osservando rimettere a posto le cose che aveva tirato fuori per le pulizie di quel giorno, fermandosi quando lo vide entrare al bagno.
“Vuoi seguirmi anche qui?”
“Posso?” domandò con un sorriso e Yokoo gli spinse la fronte con la mano, sorridendo e lasciandolo fuori, chiudendo a chiave la porta.
In effetti, nonostante tutto non riusciva a dire di no a Taisuke, faceva tanto lo scontroso con lui, ma alla fine gli voleva bene e averlo intorno gli piaceva.

*

Cosa aveva detto?
Beh, si rimangiava qualsiasi pensiero carino avesse fatto nei confronti del più piccolo, non era poi questa gran cosa averlo intorno o, in quel caso, girargli intorno: non ne poteva più di quei negozi e soprattutto era stanco di seguire Taisuke ovunque andasse.
Odiava il centro commerciale in modo direttamente proporzionale a quanto l’altro lo amasse e questo Fujigaya pareva non volerlo capire. Anzi, a suo dire ogni negozio che visitavano era il più esclusivo e particolare e il più piccolo era convinto che lui potesse trovarli altrettanto attraenti: come prima tappa aveva deciso di entrare in un negozio di accessori per comprarsi un bracciale nuovo e un anello, insistendo per voler prendere qualcosa di unico anche per lui in ricordo di quella loro giornata insieme e non era servito a nulla negare e declinare gentilmente, Taisuke aveva fatto di testa sua.
E aveva fatto anche come gli pareva quando, nonostante le rimostranze di Yokoo, aveva voluto regalargli quattro paia di boxer nuovi e una serie di calzini di colori diversi, ovviamente in tinta con la biancheria. Fortunatamente poi, per benevolenza di una forza più grande, il numero di scarpe corrispondente al suo non coincideva con il modello e il colore che piaceva al più piccolo e su quello erano riusciti a trattare.
“Ok, allora prenderemo una maglietta!” aveva esclamato Fujigaya, affatto turbato da quella disfatta, ma deciso a recuperare.
“Possiamo evitare?” chiese implorante il più grande. “Mi avevi detto che tu dovevi fare shopping, non io!”
“Ma infatti io sto facendo shopping, non ti sto facendo sborsare uno yen, così è più bello no?” cercò di convincerlo, ma Yokoo non ne poteva proprio più.
Dopo l’ennesimo negozio, in cui avevano acquistato due maglie, di cui una identica a quella che l’amico aveva comprato per sé la settimana precedente, Wataru non ne poteva più: era praticamente arrivato, sul bordo della propria sanità mentale e per il bene proprio e di Taisuke, sperava che l’altro si fosse stancato di acquistare e avesse pietà di lui riportandolo a casa.
“Ce ne possiamo andare per favore?” aveva chiesto supplice per l’ennesima volta, andando dietro al più piccolo che osservava dei jeans esposti in una vetrina.
“Guarda quelli come sono carini, secondo me ti starebbero bene!”
“Io non ho bisogno di un altro paio di pantaloni!”
Taisuke l’aveva guardato sconvolto, facendolo voltare e osservandogli il sedere critico.
“Taisuke!” l’aveva ripreso l’altro, ma Fujigaya si era limitato a stringendosi nelle spalle.
“Questi vecchi jeans? Andiamo, Wataru, da quando ti conosco li hai sempre portati! È ora di cambiare!”
“E questo magari non ti fa presupporre che mi vadano ancora bene e soprattutto che mi piacciano? Sono comodi, non ho bisogno di… Taisuke!” si lasciò scappare un grido quando l’altro lo tirò contro la sua volontà dentro il negozio e andò dritto verso la commessa, ignorando lui e parlando alla ragazza.
“Mi scusi, il mio amico vorrebbe provare quei jeans, avete la sua taglia? Una quarantasei” chiese, senza dare il tempo a Yokoo di ribattere e spingendolo nel camerino, dopo che la commessa ebbe trovato loro il modello adatto.
“Su, coraggio, provali!” gli disse Fujigaya, chiudendo la tenda e aspettando che l’altro avesse finito.
“Oh, ma stai benissimo!” si complimentò con lui il più piccolo, facendolo voltare e guardando attraverso il riflesso dello specchio come il modello gli cadesse perfettamente, tirandogli su la cinta dei pantaloni, poggiandogli le mani sulla vita.
“Sì! Li prendiamo!” disse, dandogli una pacca affettuosa sul sedere e scomparendo dalla cabina, salvo poi affacciarsi di nuovo e fargli l’occhiolino. “Lasciateli, questi li prendo io!” affermò, afferrando i vecchi jeans dell’amico e sorridendogli, andando alla cassa a pagare.
Yokoo, per l’ennesima volta, non poté fare altro che arrendersi e prendere le sue cose, uscendo dal camerino per raggiungere l’amico.
“Non fare quella faccia, dai, adesso ti riaccompagno a casa!” gli disse e Wataru tirò un sospiro di sollievo; salirono nella macchina del più piccolo che si mise alla guida con un sorriso allegro sul viso, soddisfatto.
“Posso sapere perché hai fatto tutto questo?” domandò Yokoo, spostando lo sguardo dalla strada che stava osservando dal finestrino, vedendolo stringersi nelle spalle, senza rispondergli.
Pochi minuti ancora e si ritrovarono di nuovo davanti a casa del più grande; Wataru scese per primo, aiutando Taisuke a recuperare le buste, prendendo quelle che Fujigaya gli tendeva, sentendolo poi ringraziarlo.
“Veramente dovrei essere io a ringraziare te” gli fece notare, sollevando le buste con gli acquisti e Taisuke sorrise.
“Beh, in effetti un motivo a tutta questa follia c’è…”
Yokoo lo guardò confuso e Taisuke rise.
“Te ne sei dimenticato” affermò, passandosi un dito sul naso e Yokoo fece un attimo memoria, spalancando poi gli occhi.
“Taisuke! Mi dispiace! Mi sono dimenticato del tuo compleanno!”
“Non fa niente!” minimizzò il più piccolo, mi sono preso comunque il mio regalo, volevo passare del tempo con te e l’ho fatto, sono contento così, mi hai regalato una bella giornata Wataru, grazie!” gli sorrise, ma il più grande non era dello stesso avviso: stava male per essersi scordato di che giorno fosse e per di più era stato veramente antipatico e lamentoso nei suoi confronti.
“No che non va bene, mi dispiace davvero. Sono un amico orribile e se ci fosse qualcosa che desideri che mi faccia rimediare…”
“Vuoi fare qualcosa per me?”
“Sì, oggi mi hai comprato tante cose e io non ho niente per te.”
“Chiudi gli occhi” gli chiese il più piccolo.
“Cosa?”
“Avanti, chiudi gli occhi! Ora ti dico qual è il mio regalo” continuò a sorridere e Yokoo non sapeva cosa fare: non capiva in che modo il fatto che lui chiudesse gli occhi potesse essere per l’altro un regalo, ma obbedì, attese e poco dopo sentì le labbra di Taisuke posarsi sulle sue.
Aprì gli occhi di scatto, portando indietro la testa sorpreso da quell’azione e vedendo Fujigaya restare immobile, le labbra tese verso di lui e gli occhi chiusi.
Lo guardò e sentiva che sarebbe morto di imbarazzo, però glielo doveva in fondo, se era quello che desiderava: si accostò di nuovo a lui e gli posò una mano sulla guancia, schiudendo di poco le labbra, posandole su quelle del più piccolo che le incurvò piano in un sorriso, modellandole sulle due, lasciando schioccare un bacio nell’aria.
Si separarono la frazione di secondo successiva e Taisuke ancora sorrideva.
“Grazie Yokoo-san!” gli disse divertito, in quel modo solo loro di scherzare e Yokoo abbassò un istante lo sguardo, prima di ricambiare a sua volta il gesto.
“Buon compleanno, Fujigaya-san!”

comm: 500themes_ita, genere: oneshot, kis-my-ft2: yokoo wataru, comm: maridichallenge, challenge: maritombola, fanfiction: kis-my-ft2, pairing: yokofuji, genere: fluff, kis-my-ft2: fujigaya taisuke, tabella: 500themes, rpf, warning: slash

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