[Hikanoo] Scent of good
Titolo: Scent of good
Fandom: RPF - Hey! Say! JUMP
Personaggi: Yaotome Hikaru, Inoo Kei
Pairing: Hikanoo
Rating: nc-17
Genere: AU, erotico
Wordcount: 822 fiumidiparole
Note: la storia è scritta per la community diecielode per la tabella Humanity Strip con il prompt ‘accappatoio’ e per la 500themes_ita con il prompt ‘implorare’.
Warning: slash
Disclaimer: I personaggi non sono miei, non li conosco personalmente e quanto di seguito accaduto non vuole avere fondamento di verità. La storia è scritta senza alcuno scopo di lucro.
Tabella: Humanity Strip
Tabella: 500themes
Hikaru ritornò in camera strofinandosi i capelli con il cappuccio dell’accappatoio avvicinandosi verso il letto e sorridendo nel vedere Kei che ancora dormiva. Si sedette sul bordo del materasso dalla parte in cui riposava il più grande e lo osservò: Kei era voltato su un fianco, un braccio sotto il cuscino e una mano sopra lo stesso accanto al viso, le spalle lasciate scoperte dal lenzuolo scivolato verso il basso che gli scopriva la schiena sul cui candore della pelle Hikaru si perse, saggiando con gli occhi quella morbidezza, sorridendo.
Salì meglio sul materasso, chinandosi a baciargli una spalla, scivolando piano con i polpastrelli sulle scapole e al centro della schiena, verso il sedere, facendo in modo che l’altro si stendesse come lui desiderava, ma sempre rimanendo ancorato al mondo dei sogni.
Scostò il lenzuolo osservando meglio il suo corpo nudo e premette sulle ginocchia, facendogli divaricare la gambe, iniziando ad accarezzare invasivo il suo sesso, prima con tocchi solo accennati, poi quando si accorse che il corpo di Kei iniziava a reagire inconsciamente lo prese completamente nel palmo della mano vedendolo crescere, sentendolo indurirsi nel suo pugno, abbassandosi con le labbra, posandole sulla punta, per tutta la lunghezza, assaporandolo con la lingua, risalendo e scendendo lento, con movimenti quasi ipnotici e sorridendo quando vide la mano di Kei scendere e iniziare ad accarezzarsi e gemere, ma senza svegliarsi. Hikaru lo prese per un polso, portandosi la mano sulla testa, tra i capelli, sentendo le dita di Kei muoversi su di lui, e riprendendo il lavoro che aveva interrotto con la bocca, portandogli l’altra mano sul suo stomaco, accarezzandolo svogliatamente in un percorso in risalita, sfiorando e pizzicando i capezzoli, aprendo la mano sulla gola, accarezzandola, percependo poco sotto la mascella il battito accelerato del suo cuore. Con indice e medio segnò il contorno delle labbra, così che Kei le schiudesse, infilandole nella sua bocca costringendolo a inumidirle.
Fu allora che Kei si destò, prendendogli il polso e guardandolo confuso.
“Hikaru” parlò, ma la voce gli uscì in un sussurro roco, dovuto all’eccitazione e al sonno appena interrotto, un suono talmente erotico che Hikaru volle sentirlo di nuovo, per cui premette le labbra sulla sua erezione e lo inglobò completamente nella propria bocca, costringendolo a gridare e muovere in avanti il bacino con uno scatto.
Kei ansimò, giocando con la lingua sulle sue dita, lasciandola scorrere tra le falangi, abbandonandole quando Hikaru abbassò il braccio e portò la mano tra la sua schiena e il materasso, verso il sedere, infilando un primo dito dentro di lui, trovando un facile e cedevole accesso, così da poter infilare anche un secondo e un terzo dito, muovendoli insieme dentro di lui, sfilandosi e affondando di nuovo, mentre si allontanava con la bocca da lui, prendendolo di nuovo, facendo in modo che inseguisse con i fianchi quel calore.
Hikaru rallentò il movimento della bocca su di lui, sfilando le dita e passandole sulla linea di divisione, spingendole ancora, fino a che Kei non ne poté più, implorandolo di smetterla con quella tortura, ma Hikaru non aveva il medesimo intento.
Si allontanò da lui solo per posargli un bacio sulla bocca, facendogli scoprire il proprio sapore e guardandolo in modo provocatorio, parlando con voce roca: “Voglio farti venire così” espresse quel desiderio. “Voglio vederti e voglio sentirti raggiungere l’orgasmo così” spiegò meglio, tornando verso il basso, disseminando di baci il petto, leccando i capezzoli, giocherellando con la punta e la lingua, sentendo Kei gemere più forte e implorare ancora, spingendogli la testa perché continuasse da dove si era interrotto.
E Hikaru riprese, schiudendo la bocca e prendendolo di nuovo, sentendo la punta dell’erezione del più grande sfiorargli la gola, iniziando a succhiare forte, mentre di nuovo introduceva contemporaneamente tre dita dentro di lui e le muoveva insieme, cercando di riprodurre i movimenti dei loro amplessi e capendo quando Kei stava per lasciarsi andare, suggendo nel medesimo istante e tentando di spingere in lui con più forza, sentendolo tirargli i capelli e venire nella sua bocca.
Hikaru chiuse gli occhi e inghiottì sotto lo sguardo sbalordito di Kei che riprendeva abbondantemente fiato con il volto rosso e gli occhi lucidi. Si risollevò sul materasso stendendosi accanto a lui, spostandogli un ciuffo di capelli dalla fronte.
“L’hai fatto davvero” si stupì Kei, posandogli una mano sul collo e Hikaru rise.
“Certo, te l’avevo detto… volevo vedere com’era… a te piace quando lo fai e volevo provare” spiegò, baciandolo sulle labbra e facendolo arrossire.
Hikaru gli passò l’indice sul naso, teneramente, sentendo le mani di Kei slacciargli la cinta dell’accappatoio e infilare le braccia dentro la spugna per abbracciarlo, inspirando il profumo della sua pelle.
“Sai di buono” commentò Kei con il volto ancora rosso, nascosto contro il suo petto.
Hikaru rise, stendendosi sulla schiena, stringendo l’altro contro di sé, intenerito da quel suo bisogno di coccole dopo quanto successo.
“Anche tu, Kei-chan… anche tu lo sei” mormorò, accarezzandogli i capelli.
Fandom: RPF - Hey! Say! JUMP
Personaggi: Yaotome Hikaru, Inoo Kei
Pairing: Hikanoo
Rating: nc-17
Genere: AU, erotico
Wordcount: 822 fiumidiparole
Note: la storia è scritta per la community diecielode per la tabella Humanity Strip con il prompt ‘accappatoio’ e per la 500themes_ita con il prompt ‘implorare’.
Warning: slash
Disclaimer: I personaggi non sono miei, non li conosco personalmente e quanto di seguito accaduto non vuole avere fondamento di verità. La storia è scritta senza alcuno scopo di lucro.
Tabella: Humanity Strip
Tabella: 500themes
Hikaru ritornò in camera strofinandosi i capelli con il cappuccio dell’accappatoio avvicinandosi verso il letto e sorridendo nel vedere Kei che ancora dormiva. Si sedette sul bordo del materasso dalla parte in cui riposava il più grande e lo osservò: Kei era voltato su un fianco, un braccio sotto il cuscino e una mano sopra lo stesso accanto al viso, le spalle lasciate scoperte dal lenzuolo scivolato verso il basso che gli scopriva la schiena sul cui candore della pelle Hikaru si perse, saggiando con gli occhi quella morbidezza, sorridendo.
Salì meglio sul materasso, chinandosi a baciargli una spalla, scivolando piano con i polpastrelli sulle scapole e al centro della schiena, verso il sedere, facendo in modo che l’altro si stendesse come lui desiderava, ma sempre rimanendo ancorato al mondo dei sogni.
Scostò il lenzuolo osservando meglio il suo corpo nudo e premette sulle ginocchia, facendogli divaricare la gambe, iniziando ad accarezzare invasivo il suo sesso, prima con tocchi solo accennati, poi quando si accorse che il corpo di Kei iniziava a reagire inconsciamente lo prese completamente nel palmo della mano vedendolo crescere, sentendolo indurirsi nel suo pugno, abbassandosi con le labbra, posandole sulla punta, per tutta la lunghezza, assaporandolo con la lingua, risalendo e scendendo lento, con movimenti quasi ipnotici e sorridendo quando vide la mano di Kei scendere e iniziare ad accarezzarsi e gemere, ma senza svegliarsi. Hikaru lo prese per un polso, portandosi la mano sulla testa, tra i capelli, sentendo le dita di Kei muoversi su di lui, e riprendendo il lavoro che aveva interrotto con la bocca, portandogli l’altra mano sul suo stomaco, accarezzandolo svogliatamente in un percorso in risalita, sfiorando e pizzicando i capezzoli, aprendo la mano sulla gola, accarezzandola, percependo poco sotto la mascella il battito accelerato del suo cuore. Con indice e medio segnò il contorno delle labbra, così che Kei le schiudesse, infilandole nella sua bocca costringendolo a inumidirle.
Fu allora che Kei si destò, prendendogli il polso e guardandolo confuso.
“Hikaru” parlò, ma la voce gli uscì in un sussurro roco, dovuto all’eccitazione e al sonno appena interrotto, un suono talmente erotico che Hikaru volle sentirlo di nuovo, per cui premette le labbra sulla sua erezione e lo inglobò completamente nella propria bocca, costringendolo a gridare e muovere in avanti il bacino con uno scatto.
Kei ansimò, giocando con la lingua sulle sue dita, lasciandola scorrere tra le falangi, abbandonandole quando Hikaru abbassò il braccio e portò la mano tra la sua schiena e il materasso, verso il sedere, infilando un primo dito dentro di lui, trovando un facile e cedevole accesso, così da poter infilare anche un secondo e un terzo dito, muovendoli insieme dentro di lui, sfilandosi e affondando di nuovo, mentre si allontanava con la bocca da lui, prendendolo di nuovo, facendo in modo che inseguisse con i fianchi quel calore.
Hikaru rallentò il movimento della bocca su di lui, sfilando le dita e passandole sulla linea di divisione, spingendole ancora, fino a che Kei non ne poté più, implorandolo di smetterla con quella tortura, ma Hikaru non aveva il medesimo intento.
Si allontanò da lui solo per posargli un bacio sulla bocca, facendogli scoprire il proprio sapore e guardandolo in modo provocatorio, parlando con voce roca: “Voglio farti venire così” espresse quel desiderio. “Voglio vederti e voglio sentirti raggiungere l’orgasmo così” spiegò meglio, tornando verso il basso, disseminando di baci il petto, leccando i capezzoli, giocherellando con la punta e la lingua, sentendo Kei gemere più forte e implorare ancora, spingendogli la testa perché continuasse da dove si era interrotto.
E Hikaru riprese, schiudendo la bocca e prendendolo di nuovo, sentendo la punta dell’erezione del più grande sfiorargli la gola, iniziando a succhiare forte, mentre di nuovo introduceva contemporaneamente tre dita dentro di lui e le muoveva insieme, cercando di riprodurre i movimenti dei loro amplessi e capendo quando Kei stava per lasciarsi andare, suggendo nel medesimo istante e tentando di spingere in lui con più forza, sentendolo tirargli i capelli e venire nella sua bocca.
Hikaru chiuse gli occhi e inghiottì sotto lo sguardo sbalordito di Kei che riprendeva abbondantemente fiato con il volto rosso e gli occhi lucidi. Si risollevò sul materasso stendendosi accanto a lui, spostandogli un ciuffo di capelli dalla fronte.
“L’hai fatto davvero” si stupì Kei, posandogli una mano sul collo e Hikaru rise.
“Certo, te l’avevo detto… volevo vedere com’era… a te piace quando lo fai e volevo provare” spiegò, baciandolo sulle labbra e facendolo arrossire.
Hikaru gli passò l’indice sul naso, teneramente, sentendo le mani di Kei slacciargli la cinta dell’accappatoio e infilare le braccia dentro la spugna per abbracciarlo, inspirando il profumo della sua pelle.
“Sai di buono” commentò Kei con il volto ancora rosso, nascosto contro il suo petto.
Hikaru rise, stendendosi sulla schiena, stringendo l’altro contro di sé, intenerito da quel suo bisogno di coccole dopo quanto successo.
“Anche tu, Kei-chan… anche tu lo sei” mormorò, accarezzandogli i capelli.