Fandom: Harry Potter;
Pairing: Draco/Harry;
Rating: R;
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico;
Warning: Post 7°libro (senza epilogo), PWP, Sesso non descrittivo, Slash;
Beta:
Narcissa63;
Summary: «Ehi, Harry!» ti saluta allegramente Finnigan, riempiendo con la sua parlata allegra i venti minuti che impiegate a raggiungere la vostra meta. La sfolgorante insegna della più gettonata disco-gay del momento vi accoglie amorevole ed il buttafuori, che ormai vi conosce da tempo, è abbastanza benevolo da non lasciarvi attendere troppo sotto quel temporale.
Note: La storia è scritta sulle note di
“Stereo Love” di Edward Maya, da cui sono tratte la strofa iniziale, quella finale ed il titolo della fic; quindi, vi consiglio di ascoltarla durante la lettura.
Dedica: Per il compleanno di
Lyrael <3 Tesoro, è giusto un pensierino per augurarti una giornata piena di gioia, in cui possano realizzarsi tutti i tuoi desideri! Buon Compleanno e 100 di questi giorni!
Losing Control
Posso arrivare alla tua anima?
Riesci ad arrivare ai miei pensieri?
Puoi promettermi che noi non
lasceremo andar via
tutte le cose di cui ho bisogno
tutte le cose di cui hai bisogno.
Possiamo fare in modo che sembri così reale.*
Chiudi la porta di Grimmauld Place N°12 alle tue spalle e rimani lì, fermo sul pianerottolo, in attesa di scorgere i fari dell’auto di Dean e Seamus. Alzi lo sguardo, ringraziando il labile scudo offertoti dal balcone, nonostante l’Impervius che hai lanciato sui tuoi abiti.
La pioggia si abbatte su Londra, infida ed impietosa, scrosciando con indifferenza, insensibile alle persone che corrono alla ricerca di un riparo. E’ una cappa fitta - non una semplice pioggerella sottile, che infastidisce più che bagnare - e crolla a terra infradiciando qualunque cosa in un secondo netto, come un monsone.
Sbuffi infastidito, alzando il bavero della giacca per proteggerti dal freddo; i tuoi ex-compagni di Casa sono di nuovo in ritardo.
Dopo la guerra, decidere di tornare a vivere a Casa Black e trovarti un lavoro nella Londra Babbana è stata la migliore idea che tu abbia avuto. Niente carriera da Auror, basta battaglie, grazie tante. Un semplice lavoro da fotografo freelance ti è sufficiente, e gli incantesimi con cui è protetto l’ex Quartier Generale dell’Ordine ti permettono di vivere serenamente, lontano dall’attenzione dei tuoi colleghi maghi. La magia è un’utile risorsa che non smetterai mai di usare, ma hai fatto in modo di costruirti una vita il più anonima possibile.
Un suono di clacson ti riscuote e ti lanci in una piccola corsa per raggiungere l’automobile dei tuoi amici ed entrarci in fretta dentro.
«Ehi, Harry!» ti saluta allegramente Finnigan, riempiendo con la sua parlata allegra i venti minuti che impiegate per raggiungere la vostra meta. La sfolgorante insegna della più gettonata disco-gay del momento vi accoglie amorevole ed il buttafuori, che ormai vi conosce da tempo, è abbastanza benevolo da non lasciarvi attendere troppo sotto quel temporale.
E’ un sabato sera come tanti, una notte di svago che ti sei guadagnato onestamente, dopo una pesante settimana lavorativa. Osservi lo spettacolo attorno a te, abbracciando con lo sguardo la ressa di persone che si muove come un sol uomo, a ritmo con il TUMPA-TUMPA della musica che rimbomba tra le pareti, rulla sul pavimento e risale il tuo corpo. Ti lasci stordire dalle luci psichedeliche e permetti a Seamus di trascinarti subito in pista, dove lo stringi con familiarità.
Un sorriso ti sfugge, ripensando alle danze impostate del Ballo del Ceppo, in mezzo alle quali ti sentivi un pesce fuor d’acqua. Lì invece è tutto diverso, più libero, privo di schemi, istintivo, primordiale, quasi animalesco.
La tua mente si svuota e, dopo Seamus, attiri a te un altro ragazzo. E’ un tipo avvenente, un Babbano come tanti, giovane ed alla moda. Ti si struscia addosso senza inibizioni e ti domandi se, per quella notte, sarà lui la tua compagnia - il corpo che ti concederà il calore che cerchi.
Più tardi raggiungi il bancone del bar, dove Dean e Seamus ti stanno aspettando. Noti che il loro sguardo è fisso su uno dei ballerini, sulle pedane in alto, vestito con succinti abiti da marinaio.
«Non ha un’aria familiare?» domanda Thomas meditabondo, e tu osservi meglio l’oggetto delle loro attenzioni.
Il tuo sguardo fende la folla, aderendo a quella figura sinuosa e sensuale. E’ un giovane uomo, all’incirca vostro coetaneo, dal fisico asciutto e sottile. Muscoloso, senza essere eccessivamente pompato, come lo sono altri ballerini. Si muove con agilità e ritmo, affascinante e pericoloso come un serpente, butta la testa indietro ed il cappello del costume cade a terra, rivelando dei capelli biondi così chiari da essere quasi bianchi, che alle luci al neon sembrano azzurro elettrico. E, all’improvviso, il fiato ti s’incaglia in gola e non esiste nient’altro. Avverti unicamente il rombo della musica nel petto, vedi solo lui, senti solo lui.
«Per le giarrettiere di Morgana!» l’esclamazione abbandona spontaneamente le sue labbra, senza rendere conto al tuo volere «E’ Draco Malfoy».
«Cosa?!» ribattono all’unisono i tuoi amici, con il tuo medesimo tono esterrefatto, ma è già troppo tardi, perché ti stai avventurando nella ressa di corpi per raggiungere la tua vecchia nemesi.
Ti arrampichi sulla pedana e, non appena Draco incrocia il tuo sguardo, tutto attorno a voi si ferma. Ti accosti a lui, sin quasi a far aderire i vostri toraci ed accarezzi le sue braccia nude. Curiosamente, non avete bisogno di spiegazioni. Lui afferra l’orlo della tua maglietta e la solleva per togliertela, prima che la tua bocca trovi la sua. Solo allora la musica, l’ambiente intorno a voi e lo sguardo delle persone che vi si appiccica addosso, tornano ad avere un senso.
Afferri la sua mano e lo porti via con te. La porta della dark room si apre docile, concedendovi il passaggio, e lo spingi contro la prima parete a disposizione, appropriandoti nuovamente delle sue labbra. Il resto diventa confuso e non ricordi bene il momento in cui vi siete Smaterializzati a casa tua, in camera da letto.
Tutto ciò di cui sei cosciente è il suo sapore contro la lingua, la sua pelle liscia sotto i palmi, il suo odore nei polmoni, i suoi gemiti nelle orecchie… i suoi capelli serici tra le dita, mentre la sua testa ondeggia tra le tue gambe, ed il fuoco che ti scorre nelle vene, ogni secondo più intenso.
I preliminari non sono altro che una giocosa battaglia per la supremazia, da cui entrambi uscite sconfitti, succubi del vostro stesso desiderio ed entrare in lui non è che un mero dettaglio, nell’uragano di sensazioni che vi investe. Qualcosa ti dice che più tardi ricambierai volentieri il favore, ma ora puoi solo gemere, mentre affondi il quel calore soffocante e spingi, spingi, spingi… finché tutto il mondo non diventa un rollio fatto dei vostri movimenti cadenzati, del suo fiato che ti scalda il collo, del suo aroma nella tua bocca e di membra sudate che scivolano le une contro le altre. Sembra non essere mai abbastanza, mentre le posizioni si ribaltano e le ore scorrono, la luna fa il suo corso ed il suo sesso invade il tuo corpo.
La pallida luce del mattino, filtrata dalla coltre di nubi che ancora copre il cielo della City, s’insinua tra le persiane e vi coglie impreparati, sfiniti e soddisfatti, abbandonati sul letto.
«Dove diavolo sei stato?» ti viene spontaneo domandargli, in un tono pigro ed ancora incredulo, mentre gli scosti una ciocca dalla fronte.
Non lo incontravi dal processo in cui hai testimoniato per scagionarlo ed ora hai l’impressione di aver trascorso gli ultimi anni ad aspettarlo, anche se prima non lo sapevi. E’ come se non avessi fatto altro che cercarlo in ogni uomo ed in ogni donna che hai conosciuto, come se tutte le esperienze che hai avuto, fossero state solo una preparazione per quella notte.
«Sono sempre stato da queste parti, ma ce n’hai messo di tempo per raggiungermi. Sei ancora il solito ritardatario, Potter» sorride Draco o, per meglio dire, sogghigna in un modo che ti è sin troppo familiare.
«Non ti avevo mai visto, lì» replichi, ricambiando il sorriso.
«Per forza, era il mio primo giorno e, grazie a te, sarà anche l’ultimo» ribatte, ma non c’è astio nelle sue parole, solo una vena di sarcasmo che è più un’abitudine che altro.
«Chi avrebbe mai immaginato di trovare un Malfoy nella Londra Babbana?» sussurri, puntellandoti s’un gomito ed accarezzandolo con lo sguardo dalla testa ai piedi. Non vi toccate, ma il suo corpo è così vicino da poterne sentire il calore.
Lui scrolla elegantemente le spalle - come ci riesca perfino quando è disteso, rimane un mistero - e si mette s’un fianco, assumendo una posizione speculare alla tua. «Cerco di guadagnarmi i soldi onestamente, ed anche se il mio lavoro non si può definire proprio rispettabile, almeno mi dedico a qualcosa che mi piace e che so fare bene. E’ tutto ciò a cui un Mago dalla bacchetta spezzata può aspirare».
«Io la trovo un’occupazione di tutto rispetto, finché ti guadagni i soldi in modo onorevole» asserisci e lui borbotta qualcosa che suona sospettosamente come “Grifondoro”, prima di nascondere il viso tra il tuo petto ed il cuscino, e chiudere gli occhi.
Perché tu non puoi negarlo
mi hai sbalordito
quando tocco il tuo corpo
sento di perdere il controllo.*
FINE.
*La strofa d’introduzione e quella conclusiva sono tratte da “Stereo Love” di Edward Maya.
Note di Narcissa63: Con la gentilezza di sempre, Hikaru Ryu mi ha messo a disposizione questo spazio per fare gli auguri alla festeggiata ed io ne approfitto al volo. Un affettuosissimo Buon Compleanno, Lyrael!! Che ogni tuo desiderio possa realizzarsi…un abbraccio grande.
Potete trovarla anche su:
EFP;
Nocturne Alley;