87 giorni senza te - primi 15 giorni -

Jan 16, 2010 03:48


1° GIORNO SENZA TE

Ciao. Non so bene cosa sia questa cosa che sto scrivendo. Una specie di diario, penso. Non appena ho sentito lo zio russare, sono venuto qui. Ho acceso, il pc, ho guardato un paio di cose, e in mezz’ora ho spento tutto. Mentre meditavo di vandalizzarti la stanza, ho visto la carta della stampante, ed ecco l’idea. Idea, poi. L’ispirazione improvvisa, chiamiamola così, và.

L’intento sarebbe di farti trovare qualcosa da leggere, una volta tornato dalla tua “passeggiata di tre mesi nel bel mezzo del nulla”. Di lasciarti una traccia di me. E anche, sarò sincero, di sentirmi meno solo.

Oggi, comunque, nulla di nuovo. Ho ereditato tutto il tuo lavoro, ora che non ci sei, ma senza il bestiame, cosa vuoi che ci sia da fare?

Saranno tre mesi molto noiosi.

2° GIORNO SENZA TE

Oggi è stato straniante. Totalmente straniante. Voltarmi e non trovarti, dico. Non ci sei, non sei da nessuna parte qua attorno. Ad ogni cosa che facevo, il mio sguardo ti cercava, in ogni posto in cui andavo, per abitudine mi aspettavo di vederti lì. Scoprire che invece non ci sei, capirlo sul serio, è stato come avere un attacco d’asma. Non so se hai presente come funziona - io sì, ne soffrivo da piccolo -: i polmoni ti si svuotano, cerchi di inspirare, ma il respiro ti si blocca a metà, non riesci a prendere aria a sufficienza, e ti senti soffocare, stai malissimo.

Non averti vicino mi fa stare anche peggio.

3° GIORNO SENZA TE

Oggi sto leggermente meglio. Non per vantarmi, ma sono davvero bravo a simulare indifferenza, e gli zii non si sono accorti di quanta voglia abbia di impiccarmi a una delle travi del fienile.



Tranquillo, non lo farò. Ho promesso di aspettarti il più possibile, e manterrò la mia promessa.

4° GIORNO SENZA TE

Ho passato la giornata a chiedermi se ha senso che tu arrivi in tempo.

Cioè.

Tu arrivi che io sto per partire, e poi che fai? La logica suggerisce che mi saluti come farebbe un vero uomo e mi lasci partire, sai?



Se deve andare così, allora preferisco non rivederti proprio. A quel punto potrei tornarmene a casa e non pensarci più, far finta che non sia successo nulla, dire addio per sempre ai miei genitori e scapparmene a Boston.

Ti prego, esci dalla mia testa. Come posso fare per dimenticarmi di te?

5°GIORNO SENZA TE
Nononononononononononono. Ieri notte ho scritto delle cazzate. Non voglio dimenticarmi di te. Non potrei mai.
Arriva in tempo, ti prego.

Ho bisogno di rivederti.

6° GIORNO SENZA TE

La fattoria ha smesso di puzzare. Si sente che non ci sei pi sono più le vacche.

… dai, scherzavo.

7° GIORNO SENZA TE

Niente di nuovo.

Il momento più eccitante della giornata è stato quando Noah mi ha evitato lungo il corridoio solo perché ho allungato una mano verso di lui agitando le dita.

Credo di aver trovato il mio passatempo provvisorio.

8° GIORNO SENZA TE

Grandi notizie.

Più o meno.

Non per forza belle.



Ok, non so se sono grandi, ma volevo dare un tono da “Papparapà!!!” alla cosa, non so se mi spiego.

La notizia, la notizia.

Forse Noah sospetta di noi.



Non è ASSURDO?! Passa 22 ore su 24 chiuso in camera ed è l’UNICO che sospetta di noi!!! Ok, ora ti spiego com’è andata. Stavo andando a fare la doccia, quando lui è uscito dal suo antro dalla sua stanza. Dovevo avere un'espressione distratta o che, perché mi fa qualcosa tipo "Che è, sei triste, ti manca il tuo amichetto?"
NON SO se si riferisse a te, in realtà. Magari parlava del mio amichetto di New York.
... di uno dei miei amichetti di New York.
...
Be’, quando me lo ha detto io gli ho sorriso amabilmente, l’ho sbattuto contro al muro - ah, la differenza di forza tra uno che lavora tutto il giorno e uno che non fa un cazzo dalla mattina alla sera! - e gli ho sussurrato dolcemente "Vuoi prendere il suo posto?"
Avresti dovuto vedere la sua faccia.

Ho riso per dieci minuti, non riuscivo a smettere, davvero! Lui credo che sia rimasto paralizzato dov’era per almeno mezz’ora, invece.

Ah, Noah, Noah, ma quanto è COGLIONE Noah?

9° GIORNO SENZA TE

Stasera a cena lo zio ha parlato del prossimo giorno di spesa, e a suggerito che andassimo io e il coglione, alias Noah. Io ovviamente, con la mia bellissima e ammirabilissa faccia tosta, ho subito detto che per me non ci sarebbe stato problema, che, anzi, sarei stato felice di passare un po’ di tempo con mio cugino.

Non ti dico gli strepiti. Ti giuro, tra noi due, la checca sembrava lui.

Alla fine lo zio ha mandato tutti a dormire senza aver espresso un verdetto, ma io so già che…

10° GIORNO SENZA TE

AH!!!! LO SAPEVO!!!
Noah ha rotto così tanto che lo zio alla fine ha deciso che andranno loro due, e mi ha pure chiesto scusa!!!

Il mio regno del terrore sta funzionando.

11° GIORNO SENZA TE

Sai, credo che tutto questo potrebbe essere divertente. Cioè, sai, fingere di essere un povero etero incompreso e maltrattato dal cugino, per poi, in realtà, essere quello che maltratta subdolamente dietro le quinte.

Lo era, infatti. Era divertente quando potevo riderne con te, quando ci vantavamo tra noi di quanto eravamo stati furbi a fregarli tutti.

Adesso ho solo questa stanza vuota e un mucchio di fogli bianchi sui quali scrivere i miei monologhi come se fossero lettere indirizzate a te, come se potesse davvero arrivarmi una risposta.

Mi faccio pena da solo.

12° GIORNO SENZA TE

La noia la depressione la noia la depressione la noia la depressione la noia la depressione la noia la depressione.

Che qualcuno mi spari.



Voglio una fottuta tv.

13° GIORNO SENZA TE

Lo zio e Noah sono partiti stamattina presto per la grande spesa. Prima di salire in macchina lo zio mi ha dato una specie di pacca su una spalla e ha borbottato un “Ti affido la fattoria, ragazzo.”.

Ti confesso di esserne rimasto sorpreso.

Povero vecchio zio, è un uomo buono a modo suo, rude, burbero e bigotto, certo, ma onesto e leale. Niente a che vedere con quel cretino di suo figlio.

Purtroppo però, è anche troppo fiducioso e credulone.

Avergli mentito così spesso mi fa sentire un po’ in colpa.



Ma giusto un po’, eh. Non credere che in questo corpo perfetto batta un cuore, è tutta una recita.

… sì, voleva essere una battuta, ma evidentemente stanotte non sono in vena.

Me ne vado.

14° GIORNO SENZA TE

Forse dovrei socializzare con i tre braccianti rimasti. Cioè. Passiamo le giornate a fare lavoretti da nulla da un capo all’altro della proprietà, ognuno praticamente di sua iniziativa. Oggi che lo zio non c’era, poi, in teoria avrei dovuto dirgli io cosa fare - pazzesco, eh? -. Non l’ho fatto, mi sembra ovvio. Non sono tagliato per certe cose.

… però socializzare non sarebbe male.

Ah, sì, Noah è tornato, evviva.

15° GIORNO SENZA TE

E anche oggi ho fatto l’asociale. A parte quelle poche parole scambiate a cena e i mugugni di assenso che faccio quando lo zio mi affida un lavoro, sono quasi sempre silenzioso.

Sto diventando sempre più simile al finto te. Che cosa inquietante.

robascritta simonjournal

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