Oggi è 1° dicembre 2010 e sembra solo ieri che cominciavo l'Avvento del 2009. Nel frattempo, però, sono successe un bel po' di cose, compresa la fuga della mia Ispirazione. Ho mandato un appello a Chi l'ha visto? ma lei non ne vuol sapere di tornare. La tenterò con promesse di premi Pullizer, Strega, Bancarella!
Calendario dell'Avvento 2010 da un'idea malvagia della mia beta e cousin del cuore
michiru_kaiou7, che trovate
qui.
Titolo: Degli alberi di Natale e dei bambini
Fandom: X (Kamui: il volto dell’amore)
Personaggi: Fuma/Kamui
Prompt: "Non preoccuparti della dimensione del tuo albero di Natale. Agli occhi di un bambino sono tutti alti 10 metri." (Larry Wilde)
Contaparole: 209
Note: E' tutto una parodia, chi mi conosce, sa. Seishiro-chan è di
michiru_kaiou7, ma ormai è pochino anche mio.
- Dobbiamo comprare albero, addobbi, ghirlande, candele profumate… - Esordì Kamui entrando nella piccola cucina della casa un tempo appartenuta a Subaru Sumeragi e adesso nido d’amore suo e di Fuma.
- Dobbiamo? - gli rispose scettico Fuma fissando il suo compagno (di casa, perché compagno e basta non lo avrebbe ammesso mai) attraverso gli occhiali da vista, che metteva più per aumentare il suo fascino diabolico che per effettiva necessità.
- Hai promesso a Seishiro-chan che avremmo trascorso il Natale insieme; beh, bisogna addobbare la casa- rispose con calma Kamui, quasi sillabando le parole, perché Fuma era peggiore del peggior sordo quando doveva metter mano al portafoglio.
- E l’albero che c’entra? Lo abbiamo già: te lo ha regalato una delle tue adepte.
Kamui fissò il bonsai d’abete che una delle signore del suo gruppo di sostegno di telenovela’s victim gli aveva regalato l’anno prima.
- È un bonsai, Fuma!- sbottò esasperato.
- Non preoccuparti, agli occhi di un bambino tutti gli alberi sono alti 10 metri!- chiosò Monou tornando alla sua colazione.
- Stiamo parlando di Seishiro Sakurazuka- sentenziò Kamui con voce ferma.
Fuma rimase con la tazza a mezz’aria, fissò Kamui negli occhi per alcuni secondi, poi scrollò le spalle - D’accordo, pulcino, dobbiamo comprare l’albero di Natale!
Titolo: Chiacchiere tra amici
Fandom: X
Personaggi: Fuma, Yuto e Seishiro
Prompt: "Durante il periodo natalizio si assiste a un notevole crollo del gusto e dell'intelligenza. Uomini maturi e responsabili indossano cravatte fatte con foglie di agrifoglio e bevono bevande alcoliche piene di uova fresche e di formaggio fresco di latte fermentato" (P. J. O'Rourke)
Contaparole: 306
Note: Ancora parodia, potrebbe essere un missing moment ma quella zitellacce delle Clamp non scriverebbero mai nulla di simile.
Yuto Kigai, Seishiro Sakurazuka e Fuma Monou erano soliti fare colazione assieme il sabato mattina e commentare i fatti della settimana. Per lo più era una sequela di “Ho fatto crollare questo, ho distrutto quello” da parte di Fuma, oppure “Sono uscito con una bionda giovedì, una mora venerdì, potevo uccidere il buffone di Koya, però era domenica e l’ho lasciato andare” da parte di Kigai. Sakurazuka era più riserbato, non faceva pettegolezzi sulle persone che uccideva, però ci teneva ad elencare ogni movimento, parola o respiro compiuti da Subaru Sumeragi nel corso della settimana.
Quella mattina fu un articolo della sezione “Costume e società” sul giornale locale che attirò l’attenzione di Yuto.
- Senti questa Sei-chan!
Seishiro represse l’istinto di traforare la bella camicia di Armani, regalo di Kanoe-san, con il braccio e strapargli il cuore dal petto - Ti ho detto di non chiamarmi in quel modo- rispose esasperato.
Yuto lanciò un’occhiata divertita a Fuma e questi scoppiò a ridere.
- Dicevo, senti cosa dice questo giornalista, citando uno scrittore americano: "Durante il periodo natalizio si assiste a un notevole crollo del gusto e dell'intelligenza. Uomini maturi e responsabili indossano cravatte fatte con foglie di agrifoglio e bevono bevande alcoliche piene di uova fresche e di formaggio fresco di latte fermentato".
- Sembra di sentire parlare te, Sei-chan!- commentò Fuma sorseggiando il secondo caffè bollente della mattinata. Seishiro lo fulminò con il solo occhio rimasto.
- Taci, moccioso! E, comunque, per quel che riguarda voi due, la questione non si limita al solo Natale!- e si alzò da tavola lasciando qualche moneta per pagare il conto - Ci vediamo in giro - disse accomiatandosi con grande dignità.
- Salutaci tanto il tuo Sumeragi, Sei-chan!- lo canzonarono i due compari.
Seishiro giurò a se stesso che li avrebbe strozzati con le sue mani prima della Fine del Mondo.
Sono fuori dai giochi, praticamente ancor prima di cominciare, ma come più volte detto, anche altrove, è un mese complicato. Continuo a scrivere e a seguire la challenge, ma senza l'affanno del post quotidiano.
Titolo: Dimenticanze
Fandom: La Bella addormentata nel bosco (Disney)
Personaggi: Re Stefano e la regina
Prompt: "Se quest'anno nessuno ha intenzione di mandarmi dei regali per Natale, non vi preoccupate. Ditemi solo dove abitate e io verro' a prenderli da solo." (Henny Youngman)
Contaparole: 195
Se quest'anno nessuno ha intenzione di mandarmi dei regali per Natale, non vi preoccupate. Ditemi solo dove abitate e io verrò a prenderli da sola.
Firmato Malefica
Re Stefano smette di leggere la lettera appena consegnateli da un araldo e fissa la Regina, seduta accanto alla finestra; questa ha lasciato via il lavoro a ricamo per ascoltare la missiva appena consegnata. Dalla sala grande giungono i rumori dei servitori che stanno allestendo il banchetto per la festa di Natale. Mancano pochi giorni alla Vigilia e tutto il regno è in fermento, il primo Natale dopo cent’anni di sonno profondo.
- Mia adorata moglie, non ti sarai, di nuovo, dimenticata di invitare madame Malefica ? - domanda il buon re.
- Oh, ecco cos’era quella cosa importantissima che dovevo fare - geme la regina, mordendosi le labbra.
Re Stefano stancamente si lascia cadere sul trono - Corri al castello di Aurora e Filippo - ordina all’araldo - e di’ loro che ci aspettano altri cent’anni di sonno profondo, se tutto va bene, e di ringraziare la Regina per questo!
- Stefano!- sbotta stizzita la Regina - Che poi non è che Malefica si sia affannata ad invitarci per la Pasqua…
Titolo: Il signor S e il Natale
Fandom: Harry Potter
Personaggi: Severus Piton
Prompt: "Il Natale muove una bacchetta magica sul mondo ed ecco, tutto è più dolce e più bello" (Norman Vincent Peale)
Contaparole: 203
Note: non è stata betata, possibili errori di canon, HP è solo un ricordo sfocato nella mia mente.
Mancavano poche settimane alle festività natalizie e, come ogni anno, non c’era sala, aula o sgabuzzino del castello che ospitava la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts che non fosse addobbato a festa: ovunque un tripudio di luci, festoni, ghirlande di agrifogli e ogni altra demenza natalizia che i suoi colleghi riuscissero a creare muovendo le loro bacchette. Severus Piton passava per i corridoi storcendo il naso e, quando era certo che nessuno badasse a lui, annullava qualche incantesimo più fastidioso di altri, tipo le armature canticchianti carole. Essendo il direttore della Casa di Serpeverde, imponeva festeggiamenti contenuti ai suoi ragazzi: solo un piccolo albero decorato con candele rosse e un ramo di vischio sopra la porta della Sala Comune, e solo perché lo imponeva la tradizione. Nell’aula di Pozioni, il suo regno indiscusso, poi evitava ogni orpello, all’insegna della massima serietà e mestizia, perché gli studenti capissero che non bastava certo una data sul calendario o un po’ di magia a rendere il mondo un luogo dolce e bello: il mondo faceva schifo e, nella sua veste di tutore ed insegnate, era suo dovere ricordare loro che lucine colorate, ghirlande o, peggio, armature canticchianti non potevano che offuscare la dura realtà.
Titolo: Non può essere sempre Natale
Fandom: originale
Personaggi: lo Spirito del Natale una ragazza fan del Natale
Prompt: "Vorrei poter mettere lo spirito del Natale all'interno di un barattolo e poterlo tirare fuori mese per mese, poco alla volta" (Harlan Miller)
Contaparole: 326
- Hey tu, fammi uscire da qui!- gridò con il suo vocione profondo lo Spirito del Natale intrappolato in un barattolo di vetro per biscotti. Era un folletto grassoccio, vestito di rosso, aveva due piccole ali da farfalla sulla schiena, a ogni batter d’ala cadevano fiocchi di neve (per questo motivo il barattolo era ormai drammaticamente ricolmo di neve).
- Sei già uscito questo mese- rispose con voce atona la sua carceriera, una ragazza gentile e sorridente per lo più, ma con una patologica passione per il Natale.
Quando l’aveva incontrata per la prima volta, ormai quasi un anno prima, le era parsa una persona perbene e si era fidato, anzi ne aveva lodato gli sforzi per far rivivere l’atmosfera natalizia presso parenti, colleghi di lavoro e perfino passanti frettolosi. Casa sua era un trionfo di decorazioni e ghirlande, luci colorate e nelle stanze riecheggiavano le musiche delle carole e l’odore dei biscotti allo zenzero. Una padrona di casa perfetta, si era detto lo Spitiro del Natale accentando il suo invito a trattenersi per il periodo delle feste. Fu a gennaio, quando era pronto a far le valigie e ad andare in vacanza, che iniziò a pensare che la sua ospite amasse un po’ troppo il Natale, ma non ci badò e per lei fece un po’ di straorinario prolungando il Natale fino a Carnevale. Quando a marzo vide la prima rondine, si disse che il troppo guasta e si accomiatò dalla sua amica, ma questa invece di lasciarlo andare, grata per quel Natale lungo tre mesi, lo tramortì con un bastoncino candito scaduto e lo rinchiuse nel barattolo. Ormai era autunno e lui era ancora prigioniero, poteva uscire solo una volta al mese, il giorno 25, per ricreare insieme a quella psicotica il Natale perenne: lucine, candele, ghirlande e panettone anche a Ferragosto.
- Uscirai il prossimo mese - continuò con un sorriso poco rassicurante la ragazza - E poi, sta allegro, manca poco a Natale!
Titolo:
Fandom:
Personaggi:
Prompt: "Non è strano che a Natale qualcosa ti faccia rattristare tanto? Non so esattamente cosa ma è qualcosa a cui non dai molta importanza non avendolo provato in altri momenti." (K. Bosher)
Contaparole:
NON SCRITTA, ANCORA
Titolo: Conversazioni
Fandom: Originale (BJD fandom)
Personaggi: Aida di Montefrondoso e Okita Soji
Prompt: “Mi piace la neve. Mentre scende ci parla e sembra che il tempo si fermi. Tutti sono tappati in casa e bevono cioccolate bollenti.” (Da "Everwood” - Episodio 1.09 “Un padre a metà”)
Contaparole: 230
Note: Soji ed Aida sono le mie bambole e pensano e parlano e fanno queste cose e anche altre. Tranquilli, mi dicono già che ho qualche rotella fuori posto.
La casa è immersa nel silenzio, la padrona di casa è a lavoro, non tornerà prima di qualche ora. Aida si sistema il vestito e passa una mano stancamente tra i capelli, pensando che fa freddo con quell’abito e dovrà chiedere alla signorina Haruka di cambiarla. Si accorge solo allora che Soji si è arrampicato sulla finestra e guarda fuori.
- Soji, tesoro, che fai? - chiede preoccupata che possa farsi male.
- Piove, ancora- sbuffa il ragazzino.
- Lo so, è tedioso - conferma con un sorriso Aida - Ma adesso scendi di lì, se cadi alla signorina Haruka verrà un colpo.
- Mi piace la neve - continua il bambino giapponese ignorando la richiesta di scendere - Mentre scende ci parla e sembra che il tempo si fermi - Lo sguardo perso in un ricordo lontano - Qui invece piove sempre e la pioggia non mi piace! - conclude incrociando le braccia al petto e mettendo su il suo proverbiale broncio.
- Prendiamo una cioccolata calda, vuoi?- propone Aida con aria divertita.
- Cioccolata? Sì- esclama felice il piccolo samurai e salta giù con gesto atletico. Aida trattiene un urlo di spavento e alza gli occhi al cielo: il viso sorridente del suo giovane amico è un ottimo deterrente contro le sgridate - Anche con la pioggia ci si può chiudere in casa a bere cioccolate bollenti, Aida-san?
- Certo, tesoro - sorride Aida avviandosi in cucina.
Titolo: Neve
Fandom: X(Diario di un segreto)
Personaggi: Fuma/Kamui
Prompt: Cade la neve, / anelano calore / anche le stelle. (Haiku anonimo)
Contaparole: 105
- Fuma-san, che fai?
- Guardo la neve cadere.
- Questo peggiorerà la tua salute.
- Non importa, ho un bravo infermiere.
Sul volto bianchissimo e magro di Kamui apparve fugace un sorriso, è così raro che Fuma faccia un complimento; così, per una volta, non insiste nel chiudere gli shoji, ma si limita a coprirlo con un tanzen più pesante.
- Cade la neve, anelano calore anche le stelle - la voce del capitano Monou è solo un bisbiglio, ma risuona come un tuono nel silenzio irreale della montagna innevata. Kamui si siede accanto a lui e rimangono in silenzio a guardare la neve cadere.
Titolo:
Fandom:
Personaggi:
Prompt: Pupazzo di neve
Contaparole:
NON SCRITTA, ANCORA
Titolo: Letterina di Natale
Fandom: Originale (BJD-fandom)
Personaggi: Soji e Aida, me medesima citata
Prompt: "Caro Babbo Natale..."
Contaparole: 325
Soji guardava distratto alla televisione sgranocchiando un biscotto allo zenzero dopo l’altro. Fu colpito da una particolare pubblicità tanto da richiamare l’attenzione di Aida, che si stava esercitando nel solfeggio nella stanza accanto.
- Aida-san, puoi venire subito? - chiamò a gran voce.
Preoccupata dal gridare insolito per un bambino così tranquillo, Aida lasciò perdere quello che stava facendo e si diresse nel soggiorno.
- Che accade, Soji tesoro?
- Chi è quel vecchietto con la barba?- chiese il ragazzino indicando lo schermo.
- E’ Babbo Natale, sciocchino - rispose la ragazza con un sorriso.
- E porta dei regali? - chiese ancora Soji alquanto dubbioso.
- Solo ai bambini buoni che gli scrivono una letterina piena di amore - sentenziò con falsa severità Aida, ma subito le scappò una risata. Essendo nato in Oriente e avendo ricevuto una’educazione di tipo militare, tanti aspetti del mondo moderno occidentale sfuggivano al piccolo samurai - Vuoi scriverne una?
- Io non sono un bambino - si risentì subito il giapponesino - E poi Babbo Natale-san sarà molto occupato - aggiunse meditabondo.
- Babbo Natale ha tempo per tutti, anche per le persone grandi - lo rassicurò Aida - Scriviamola assieme la lettera, vuoi?
Caro Babbo Natale,
anche se non sono più un bambino, avrei lo stesso un desiderio che vorrei tu esaudissi. Quest’anno niente spade nuove o vestiti, ma vorrei tanto un fratellino con cui giocare ed esercitarmi alla scherma. Aida-san è buona e gentile e m’insegna a suonare il violino, e Haruka-san mi compra tante cose e mi porta in giro, però sono femmine e non sanno fare le cose da maschio. Quindi quest’anno portami un fratellino, grazie!
Okita Soji
Aida scoppiò a ridere, ma si disse entusiasta dell’idea, voleva tanto anche lei un piccolino da vezzeggiare e coccolare, perché Soji era un po’ scontroso alle volte. Haruka, invece, non fu particolarmente entusiasta della richiesta ma davanti agli occhioni dell’uno e dell’altra sospirò - Vedremo, vedremo… - ed uscì ad imbucare la letterina per Babbo Natale.