Salviamo il pianeta, facciamo crescere gli alberelli di drabble

Feb 12, 2010 23:45

Oggi è stata una giornata assurda, di quelle che non ti scordi per un pezzo, e la festeggio a modo mio, con tre drabble per altrettanti alberi!

Good night, good luck!

Titolo: Mary
Fandom: Sherlock Holmes
Citazione: “Pensai non potesse venirne altro che male…” di fiorediloto @ Albero delle drabble holmes-ita
Personaggi: Mary Morstan
Pairing: Holmes/Watson, Watson/Mary
Genere: riflessivo, pov di Mary
Rating: G
Contaparole: 195
Betareader: si ringrazia fiorediloto per la disponibilità e i consigli!


Non pensai, non volli pensare, ma non poteva venirne nulla di buono; mi fu chiaro, ben prima di diventare la signora Watson, che tra John e Mr Holmes c’era qualcosa di ben diverso dell’amicizia virile. Una donna certe cose le sa! Benché nessuno dei due tradì mai, né davanti a me, né davanti ad altri, un gesto, una parola, uno sguardo che potesse essere equivocato, per me era ugualmente palese.
Feci finta di nulla: credevo (o forse dovrei dire speravo?) che qualunque cosa li unisse s’interrompesse come d’incanto il giorno del nostro matrimonio. Con ciò non voglio dire che John non sia affettuoso e devoto nei miei confronti (a ben vedere il nostro è un matrimonio più che riuscito), ma Holmes non uscì dalla sua vita solo in virtù di un anello nuziale.
Avrei potuto gridare allo scandalo, minacciare di rendere pubblica la relazione, trascinare il grande Sherlock Holmes in tribunale, vederlo marcire in galera come sodomita (nella mia testa, il corruttore non poteva essere che lui), ma avrei ottenuto solo di ferire John e allontanarlo da me.
Lo amo troppo per non accettarlo così come il buon Dio lo ha fatto, Holmes incluso.

Titolo: Visione
Fandom: X (AU - Diario di un segreto)
Citazione: "…quando vide una macchia blu in quel mare scarlatto" di michiru_kaiou7 @ Il bosco dei racconti bonsai drabble_tree
Personaggi: Kamui Shiro, Fuma Monou
Pairing: Fuma/Kamui
Genere: storico, alternative universe
Rating: G
Contaparole: 196
Betareader: me medesima
Note: Fa arte di una raccolta di spinoff tratti da "Diario di un segreto", fanfiction storica ambientata nel Giappone dei samurai, nel 1865.


Si era perso, come uno sciocco bambino, si era perso e, quel che era peggio, lo aveva perso, aveva perso di vista il capitano, il suo capitano.
- Fuma-san - piagnucolò Kamui gironzolando senza metà nell’immenso giardino d’aceri che circondava la tenuta del daimyo Aizu. Si era allontanato dal gruppo incantato dalla meraviglia del luogo, i grandi alberi secolari, lo stagno con le carpe rosse, le rocce disposte armoniosamente e, quasi senza accorgersene, della delegazione della Shinsengumi presso il clan Aizu, di cui faceva parte, non c’era più nessuna traccia.
Kamui continuò a muoversi come a tentoni, aveva perso l’orientamento in quella foresta che quasi non lasciava passare la luce del sole. Ad un tratto, intravide una macchia blu in quel mare scarlatto, la divisa del capitano Monou, e si sentì sollevato.
- Fuma-san - chiamò a gran voce affrettandosi verso la sua direzione. Fuma si voltò verso di lui, la chioma fluente flagellò l’aria, le maniche del kimono ondeggiarono e la sua possente figura si mosse a raggiungerlo.
- Mi ero perso - si scusò Kamui con un inchino.
- Non avevo dubbi! - sorrise il capitano e lo afferrò per un polso per non perderlo più.

Titolo: Un giorno per Canada
Fandom: Axis Powers Hetalia
Citazione: “Canada fece qualche timido passo in avanti” di kimbnr @ Il bosco dei racconti bonsai drabble_tree
Personaggi: un po' tutte le Nazioni, Canada in particolare
Pairing: nessuno
Genere: silly
Rating: G
Contaparole: 303
Betareader: si ringrazia kimbnr per la disponibilità e le dritte sul canon.


Quel giorno, la consueta riunione tra le Nazioni si teneva sulle piste da sci di Vancouver. Nessuno sapeva chi avesse deciso di tenere una conferenza mondiale in un posto del genere ma, a parte Giappone che stava gelando per il freddo, nessuno ebbe da ridire.
America, abbigliamento tecnico con i colori della bandiera, ciarlava da solo sulle sue grandi doti atletiche che coprivano ogni disciplina sportiva, mentre Cina gli ricordava che alle ultime Olimpiadi i suoi aveva superato gli americani per numero di medaglie d'oro. Svezia e Norvegia erano già sugli sci, perfettamente a loro agio, Finlandia aveva tirato fuori la slitta e accompagnava Francia, Germania, Italia del Nord e Italia del Sud verso lo chalet, dove Spagna ed Inghilterra litigavano sulle bevande da preparare: tè o caffè? Incurante di loro, Belgio distribuiva gustose praline di cioccolato alle Nazioni già sedute sulle panche di legno, davanti al fuoco.
In un angolo, dimenticata da tutti, ma sorridente e soddisfatta, una Nazione osservava l’arrivo dei suoi colleghi; quando furono tutti, Canada fece qualche timido passo in avanti e si schiarì la voce.
- Salve a tutti amici! Welcome to Vancouver 2010! Bienvenue à Vancouver 2010!
- Chi ha parlato? - chiese guardingo Svizzera.
- Non vedo nessuno, aru - disse Cina guardandosi intorno, presto imitato da tutti gli altri.
- Tu che dici, Angleterre, uno dei tuoi amici invisibili? - sfotté Francia, che finì per essere quasi strangolato da Inghilterra.
- Perché, qualcuno ha parlato?- sbottò tronfio America.
- Forse l’abominevole uomo delle nevi - scherzò Russia, con la solita flemma.
Il sorriso di Canada non si spense: era abituato ad essere invisibile, ma quell’anno le Olimpiadi invernali si sarebbero tenute a Vancouver, per una volta si sarebbe parlato di lui e magari c’era la speranza che i ragazzi dell’hockey rimandassero a casa Russia e America con le pive nel sacco!

x, sherlock holmes, axis powers hetalia, tabù

Previous post Next post
Up