[AU X] Un pomeriggio al cinema

May 31, 2009 20:33

Titolo: Un pomeriggio al cinema
Fandom: X (AU: Kamui il volto dell'amore)
Coppia: Fuma/Kamui-Consuelo + Seishiro/Subaru
Prompt: [Lista due: Matrimonio] 12. Bianco @ Meme di Maggio di michiru-kaiou7
Rating: PG
Conteggio Parole: 1640 (OpenOffice Writer dixit)
Riassunto: [...] L'idea era stata del Sumeragi, e per questo motivo Fuma avrebbe dovuto capire da subito che non poteva nascervi nulla di buono,
Note: Questo racconto fa parte della raccolta Kamui: il volto dell'amore, e chi non sa di cosa parlo non merita il mio riassunto non ci capirà nulla. Il film di cui si parla è Takumi-kun, un live-action film giapponese del 2007, tratto dai romanzi, e poi manga, di Shinobu Goto. Per saperne di più e rotolare nella trashitudine con me gioiati qui

L'idea era stata del Sumeragi, e per questo motivo Fuma avrebbe dovuto capire da subito che non poteva nascervi nulla di buono, ma si era lasciato convincere lo stesso ad accompagnare Kamui, alias Consuelo, al cinema quel pomeriggio, estorcendo a Seishiro la promessa di accompagnarlo. Così in quattro si erano recati in una piccola sala fuori mano, dove nessuno di loro conoscenza avrebbe potuto vederli in compagnia del pulcino travestito da eroina sudamericana di una telenovelas ambientata nel XIX sec.
Anche il film lo aveva scelto Kamui e Fuma si era dato dell'idiota solo a guardare la locandina esposta accanto al botteghino.

“Che film è? Non è l'ultima fatica di Wim Wender” aveva esclamato inorridito Seishiro alla vista di due ragazzini efebici sdraiati su un prato con indosso delle orrende divise scolastiche color carta da zucchero, cravatta viola, pantaloni a righe grigie e calzini bianchi con i mocassini neri “Subaru-kun, non esiste che io debba sopportare la vista di due mocciosi vestiti così male. Perfino Fuma e Yuto da soli riescono a fare di meglio di questi qui!”

“Ah, grazie, papà!” esclamò Fuma, analizzando a sua volta la locandina “Ma non sarà un film per bambine moleste sovraccariche di ormoni impazziti?”

“E' una storia d'amore!” sbottò Kamui con gli occhi già a cuoricino alla vista dell'idillio adolescenziale “Ma tu che cosa ne vuoi sapere dell'amore!”

“'Sti due ricchioni?” domandò perplesso Monou: dato che per lui la sua relazione con Kamui/pulcino non aveva niente a che fare con l'essere omosessuale, si permetteva allegramente di denigrare la categoria.

“Sono due giovani promesse del mondo della musica pop e anche degli attori molto validi” si risentì Subaru, diventando subito rosso sotto l'occhiataccia di Seishiro. Non lo disse ma si chiese come mai il suo compagno fosse così ben informato al riguardo.

Ad ogni modo, il biglietto fu pagato e i quattro amici si accomodarono nella sala gremita di adolescenti con la divisa alla marinaretta.

“Speriamo che non parlino a voce troppo alta, così almeno dormo” pensò Fuma sedendosi davanti ad una comitiva di ragazzine delle medie, oscurando lo schermo alla poverina che sedeva dietro.

Il pulcino si sedé al suo fianco, ma si lamentò per tutto il tempo delle poltroncine troppo piccole per la sua gonna con i cerchi; Subaru e Seishiro sedevano subito dopo.

Il film cominciò con la scena di una mensa scolastica e un ragazzino in cerca di un posto dove potersi sedere...

Lo studente trova finalmente un tavolo libero, ma un secondo ragazzo lo avvicina: il suo sorriso brilla, letteralmente, e inizia a fare strani discorsi sul potergli stare accanto, amarlo...

Fuma e Seishiro avevano un punto interrogativo stampato in faccia; benché nessuno dei due fosse stato uno studente modello e non rimpiangesse i tempi della scuola, non si ricordavano di aver mai proferito simili frasi a nessuno compagno di scuola: semplicemente i maschi non dicono certe idiozie, pensavano.

Kamui e Subaru invece erano attentissimi e non trovarono affatto strano l'approccio così diretto del secondo attore nei confronti del protagonista, anzi, si dissero, fosse capitata a loro tanta chiarezza nei discorsi dei loro rispettivi compagni!

Il protagonista, che si scopre chiamarsi Takumi-kun, si alza e cerca di sganciarsi dall'importunatore senza grandi risultati; poi, senza motivo apparente, un gruppetto di sei studenti accerchia il malcapitato ed uno di loro gli lancia contro un piatto con riso e curry.

La scena rallenta, la telecamera riprende la traiettoria vorticosa del piatto di ceramica e del suo contenuto, in quella che dovrebbe essere una citazione da “Odissea nello spazio” di Kubric, quando la scimmia lancia l'osso verso il cielo.

Dovrebbe, pensò Seishiro mentre il primo pop-corn gli andava di traverso, ma a ragionarci bene, era solo un piatto con del cibo, palesemente finto, che volava a rallentatore verso lo spettatore.

Poi la camera gira e si vede il piatto diretto verso Takumi-kun, questi rannicchiarsi sulla sedia girandosi verso destra. Ha tutto il tempo, tutto lo spazio e tutti i motivi di alzarsi dalla sedia e schivare il piatto.

Insomma è quello che avrebbe fatto Fuma, per poi dare una testata al deficiente che aveva lanciato il riso al curry e decapitare il resto dei commensali. E' quello che avrebbe fatto Seishiro, perché l'idea di insudiciare col curry la giacca, per quanto orrenda, lo faceva star male. Ma non è quello che fece Takumi-kun e probabilmente non avrebbero fatto nemmeno Subaru e Kamui, che provavano già un'istintiva simpatia per il protagonista della storia.

Ad ogni modo, ecco il piatto sul punto di colpire il povero ed indifeso Takumi-kun, quando nel campo entra, da sinistra, un'altra giacca color fata turchina, seguita da una zazzera dal colore indefinibile e poi il buio.

Rumore di cibo spiaccicato in giro. Primo piano su Takumi-kun, il piatto cade, la musica sale, l'eroe si volta e, con uno sguardo che non terrorizzerebbe neanche l'uomo di paglia del Mago di Oz, imbruttisce il gruppetto di bulli. Tutta la mensa accorre per vedere la rissa che seguirà, l'eroe fa un discorsetto a tutti e il capo dei bulli quasi scoppia in lacrime per i sensi di colpa, così abilmente istillati in lui dalla parlantina arguta dello studente dalla zazzera color rossiccio-castano. Questi si avvicina a Takumi-kun e gli dà un amabile colpetto sulla spalla, ma il giovane allontana il braccio, manco fosse stato un lebbroso. Gie, così appare il suo nome nei titoli poco più avanti, non sembra offendersi (Fuma avrebbe spezzato le manine di Takumi-kun e Seishiro gli avrebbe fatto avere il conto della tintoria, come minimo) e con un passo da ubriaco si allontana, lasciando nella disperazione più cupa il capo bulletto, che cade in ginocchio manco fosse stato abbandonato all'altare. Partono i titoli d'apertura.

Fuma si voltò verso Seishiro e questi ricambiò l'occhiata.

“Noi ce ne andiamo” esordirono in coro, ma non mossero neanche un passo verso l'uscita perché i loro rispettivi compagni li avevano avvinghiati per un braccio e guardavano lo schermo con occhi commossi.

“Povero Takumi-kun!” esclamò Subaru, tirando su con il naso.

“Quello lì è proprio come Johnny!” aggiunse Kamui.

Il resto del film non era degno di ulteriori descrizioni: Fuma faticò a tenere gli occhi aperti, se non fosse stato per Kamui che gli stritolava il braccio e commentava ogni scena spiegando cosa avrebbero fatto o non fatto i protagonisti di “Consuelo: il volto dell'amore”; Seishiro meditò su come potersi vendicare su Subaru per questa sua idea geniale di far divagare un po' Kamui portandolo al cinema. Finché, ad un tratto, una scena catturò l'attenzione del quartetto.

Takumi-kun e Gie salgono una collina al tramonto, si dichiarano il loro amore e si baciano, mantenendo una distanza di almeno mezzo metro l'uno dall'altro.

Kamui e Subaru tirarono su con il naso per la commozione, Fuma alzò gli occhi al cielo e Seishiro borbottò che non c'era il minimo slancio erotico in quei due.

Le ultime parole famose...

Cambio di scena: una dolce musica di pianoforte, uno sfondo bianco e tanta luce. Primo piano dei due protagonisti, sguardi innamorati. La camera realizza un lungo campo, si scoprono i petti glabri e nudi, anche se in realtà Takumi-kun è avvolto da un lenzuolo bianco come un antico romano. Gie si avvicina a Takumi, gli poggia una mano sulla spalla e lo invita a sdraiarsi sul letto (non si capisce se è un letto: è tutto bianco, potrebbero essere in un bicchiere di latte come su una nuvoletta di drago, la scenografia langue). La voce di Takumi-kun, fuori campo, spiega le sue sensazioni e la camera zooma sul volto di Gie (amore, passione, possesso? Chi può dirlo, l'attore sembra fornito di una sola espressione facciale!). Takumi-kun è immobile, stile salma, e non reagisce ai primi timidi approcci del compagno, che lo bacia teneramente sul collo, accarezzandogli la spalla nuda. La camera gira intorno alla coppia, cogliendo i gesti teneri dei preliminari, le mani che s'intrecciano, i volti che si avvicinano per un lungo bacio a fior di labbra. Ogni cosa è bianca e risultano appena impercettibili le nudità dei due attori, la schiena di Takumi-kun che viene baciata, ora avidamente, da Gie, abiti sparsi sul pavimento, le lenzuola si confondono con lo sfondo e i due amanti sembrano inghiottiti dalla purezza nivea dell'insieme. Gie bacia Takumi-kun e finalmente questi sorride, guardandolo per la prima volta con gli occhi dell'amore; la musica sale e Gie possiede il suo amico in un tripudio di candore perlaceo quasi abbagliante.

“Ma che cazzo mi hai portato a vedere!” sbottò Fuma al colmo della sopportazione.

“E' romantico!” si risentì Kamui.

“E' così dolce” aggiunse Subaru ancora sognante, mentre passavano i titoli di coda.

“E' profondamente idiota” lo corresse Seishiro alzandosi “Se volevi un po' di romanticherie, bastava chiedere” aggiunge allusivo.

Fuma si voltò di scatto e lo fissò sconvolto “Guarda, dopo 'sti due ricchioni che si rotolano tra la panna montata, mi ci mancava proprio l'immagine di te con il Defi...ehm il Sumeragi che... Adesso vomito!”

“Almeno loro fanno, Fuma!” lo rimproverò Kamui.

“Taci, Carmela! Se non sbaglio, essendo tu una specie di santa, non puoi fornicare al di fuori del matrimonio, no?” Fuma si guardava le puntate della telenovela preferita del pulcino solo per poter usare contro di lui parti della trama.

“Con-su-e-lo! Quando diamine te lo impari? E sappi mio caro saputello, che Consuelo e Johnny sono stati sposati”

“Ma poi hanno scoperto di essere fratello e sorella e che bruceranno all'inferno. Ancora un punto per me, pulcino”

“Crepa!” Kamui uscì dalla sala offeso a morte, seguito da Fuma che rideva con tanto di lacrime agli occhi, mentre Seishiro approfittò per strappare un bacio a Subaru, sussurrandogli cose sconce all'orecchio.

“Sei-Seishiro-san!” balbettò questi rosso in volto come un peperone.

Non era stato poi un pomeriggio del tutto perso!

meme, x, consuelo, fanfiction

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