Il frutto letterario di questa estate sono due storie: una l'ho pubblicata nello scorso post. L'altra è questa. Nata come una cosa leggera, un divertimento senza pretese, alla fine è diventata una specie di professione di fede involontaria. C'è finito dentro tanto di quello in cui credo, e scriverla è stato anche liberatorio, oltre che divertente
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