[Doctor Who] Tre passi verso le stelle
Titolo: Tre passi verso le stelle
Fandom: Doctor Who
Personaggi: Rose Tyler, Nine, Ten
Rating: PG/SAFE
Avvertimenti: Time line: 1x01,
Conteggio Parole: 428
Note: 1. Scritta per il Live Show #1 di X-Fandom @maridichallenge
Indietreggia. Un passo. Due. Lentamente. Un passo, sempre indietro (L'uscita. Dov'è l'uscita?). Ancora più indietro (È uno scherzo? Deve essere uno scherzo). Rose deglutisce, gli occhi che saettano intorno a lei, spaventati, circondati da manichini; manichini che si muovono. Se fosse uno scherzo - uno vero, uno non confinante con la realtà, come in questo momento - forse avrebbe trovato la forza di ridere. Una risata liberatoria, per scacciare via tutta la paura; dopo si sarebbe arrabbiata il necessario per dissuadere qualsiasi altro tentativo di prendersi gioco di lei in modo così crudele.
Infine indietreggia troppo. Cade. L'uscita non è lì. Alza gli occhi. Non è uno scherzo. Gli chiude. Trema, i denti stretti, i pugni chiusi. Il terrore ha lo stesso sapore del vuoto, del niente che ti riempie e ti lascia sola; forse è per questo che si chiama paura. Ma quando l'afferrano - quando la afferra, perché è una persona sola (è un lui, scopre aprendo gli occhi) deve fare solo un passo, solo uno; un passo grande, un passo così importante, il primo passo per la corsa della sua vita. Rose ancora non lo sa - stringe la mano è il vuoto si colma; diventa caldo, dinamico, vivo. E ora può lottare; può scappare combattendo.
Rose sorride, anche se è inseguita da manichini viventi e nelle mani di uno sconosciuto con una rotella (o più) fuori posto.
Sono due i passi che Rose fa senza voltarsi verso la T.A.R.D.I.S. Due passi avanti (senza voltarsi). Il cuore batte veloce, si lamenta nel petto come se potesse vivere; come se potesse parlare. È una sensazione nuova. Si sente leggera, fatta di spuma di mare. Poi realizza: si sente felice. E triste. Felice e triste. Non è il suo cuore a sentirsi vivo; è lei ad esserlo. Si sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Prende un piccolo respiro.
Altri due passi avanti. Due passi per dimenticare il Dottore, per lasciarsi tutto alle spalle. Come se potesse dimenticare! Ride. Mickey ha lo sguardo spaventato. Lo sguardo di chi non riconosce, di chi non sa chi si ha davanti. Così spaventato. Rose non potrebbe mai averlo (invece sì, invece ce lo avrà, anche se non lo sa ancora; prima di una vigilia di natale, quando il Dottore non sarà più quel Dottore; quando il Dottore diventerà per la prima volta il suo Dottore, anche se con un'altra faccia. Allora Rose avrà quello sguardo, il terrore di averlo perduto per sempre).
Si volta. Sono tre passi. Tre passi prima di correre; tre passi verso la T.A.R.D.I.S. (tre passi verso le stelle).
Fandom: Doctor Who
Personaggi: Rose Tyler, Nine, Ten
Rating: PG/SAFE
Avvertimenti: Time line: 1x01,
Conteggio Parole: 428
Note: 1. Scritta per il Live Show #1 di X-Fandom @maridichallenge
Indietreggia. Un passo. Due. Lentamente. Un passo, sempre indietro (L'uscita. Dov'è l'uscita?). Ancora più indietro (È uno scherzo? Deve essere uno scherzo). Rose deglutisce, gli occhi che saettano intorno a lei, spaventati, circondati da manichini; manichini che si muovono. Se fosse uno scherzo - uno vero, uno non confinante con la realtà, come in questo momento - forse avrebbe trovato la forza di ridere. Una risata liberatoria, per scacciare via tutta la paura; dopo si sarebbe arrabbiata il necessario per dissuadere qualsiasi altro tentativo di prendersi gioco di lei in modo così crudele.
Infine indietreggia troppo. Cade. L'uscita non è lì. Alza gli occhi. Non è uno scherzo. Gli chiude. Trema, i denti stretti, i pugni chiusi. Il terrore ha lo stesso sapore del vuoto, del niente che ti riempie e ti lascia sola; forse è per questo che si chiama paura. Ma quando l'afferrano - quando la afferra, perché è una persona sola (è un lui, scopre aprendo gli occhi) deve fare solo un passo, solo uno; un passo grande, un passo così importante, il primo passo per la corsa della sua vita. Rose ancora non lo sa - stringe la mano è il vuoto si colma; diventa caldo, dinamico, vivo. E ora può lottare; può scappare combattendo.
Rose sorride, anche se è inseguita da manichini viventi e nelle mani di uno sconosciuto con una rotella (o più) fuori posto.
Sono due i passi che Rose fa senza voltarsi verso la T.A.R.D.I.S. Due passi avanti (senza voltarsi). Il cuore batte veloce, si lamenta nel petto come se potesse vivere; come se potesse parlare. È una sensazione nuova. Si sente leggera, fatta di spuma di mare. Poi realizza: si sente felice. E triste. Felice e triste. Non è il suo cuore a sentirsi vivo; è lei ad esserlo. Si sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Prende un piccolo respiro.
Altri due passi avanti. Due passi per dimenticare il Dottore, per lasciarsi tutto alle spalle. Come se potesse dimenticare! Ride. Mickey ha lo sguardo spaventato. Lo sguardo di chi non riconosce, di chi non sa chi si ha davanti. Così spaventato. Rose non potrebbe mai averlo (invece sì, invece ce lo avrà, anche se non lo sa ancora; prima di una vigilia di natale, quando il Dottore non sarà più quel Dottore; quando il Dottore diventerà per la prima volta il suo Dottore, anche se con un'altra faccia. Allora Rose avrà quello sguardo, il terrore di averlo perduto per sempre).
Si volta. Sono tre passi. Tre passi prima di correre; tre passi verso la T.A.R.D.I.S. (tre passi verso le stelle).