Titolo: Wrong time line
Fandom: Doctor Who
Personaggi: Rose Tyler, Eleven
Rating: PG/SAFE
Avvertimenti: What if (una sorta), TWT
Conteggio Parole: 360
Note: //
Riassunto: Il Dottore, un sorriso in un volto che non è il volto del suo dottore, una giacca in tweed e un fez in testa, la fissa dall'alto al basso.
Scritto per la quinta settimana del Cow-t @
Maridichallenge con il prompt "Grande" (-500w) + scritto per la
VIII notte bianca (yay!) @
Maridichallenge con il prompt "Doctor Who, Eleven/Rose, bowtie"
Rose strizza gli occhi, assottigliandoli quel tanto che basta per poter vedere le proprie ciglia come contorno di ciò che ha di fronte. Il Dottore, un sorriso in un volto che non è il volto del suo dottore, una giacca in tweed e un fez in testa, la fissa dall'alto al basso. Sente il suo braccio dietro la schiena, che la sorregge, e si rende conto di aver avuto un mancamento - o qualcosa di molto simile, poco importa cosa fosse.
«Rose?» sussurra, e nonostante sia preoccupato - oh, anche se la voce è diversa, il suo tono è sempre lo stesso - continua a sorridere. Sorride con un sorriso largo e gli occhi illuminati e i cappelli sparati oltre il fez che si porta addosso - come si è ritrovato con quel fez in testa? pensa Rose, aggrappandosi alla giacca e rimettendosi in piedi. Vorrebbe chiedere cosa è successo? Perché se non l'avesse visto uscire dalla Tardis non l'avrebbe mai riconosciuto. Ma, sopratutto, che ne è stato dei tuoi capelli fantastici?
Invece si rimette completamente in piedi e si guarda intorno. La Tardis sbuffa. Ha sempre sbuffato, con Rose, perché le ha rubato le attenzioni del suo timelord per troppo tempo; però quello è uno sbuffo rasserenante; è uno sbuffo allegro.
Rose deglutisce. Tiene una mano stretta intorno a quella del Dottore, anche se non se ne è ancora accorta. Ha un grande peso sul petto; così grande da farla quasi cadere, di nuovo. Ora ha anche gli occhi lucidi, di felicità e tristezza assieme.
Prende un piccolo respiro.
Ha tante domande, Rose. Troppe. Non sa come sia finita lì, non sa in che universo si trovi, non sa cosa diavolo sta accadendo. In realtà, anche se non sa niente, un si sente felice.
Così alza gli occhi, e la prima cosa che dice è «Un farfallino, Dottore? Davvero?» sorvolando sul fez, perché il fez piace anche a lei. Ne vuole uno.
Il Dottore fa una smorfia che non riesce a distruggere la sua gioia. Credeva che quella rigenerazione non potesse avere tutti quei vecchi sentimenti tutti assieme. È invecchiato, il Dottore, eppure Rose lo fa sentire trecento anni più giovane. «I farfallini sono fighi, Rose».