Ma come mai adesso Giovanni Paolo II lo chiamano il grande? Perchè è stato grande nell'adoperarsi per mantenere i popoli dell'america latina nella schiavitù delle dittature e del capitale? O nel riabilitare gente come Marcincus per finanziare con qualsiasi mezzo la sua lotta contro il comunismo?
Non è luogo di polemiche; non cancello il commento perchè rispetto le opinioni di tutti, ma sono un tipo pacifico, dedito soprattutto al dialogo ecumenico e non mi piace fare polemiche. Grazie.
Lo sospettavo. Apprezzo la politica del non cancellare, anch'io non cancello mai, anche quando mi insultano. Tantomeno cancellerei il commento di qualcuno che in fondo ha ragione. Meglio così, che poi non si sa mai quando finisce. Io veramente non vorrei, fare cose come queste, è che è più forte di me. Il mondo è così sbagliato. Così cattivo. E io non ci posso fare niente. Non posso fare nulla per fermarvi, per non farvelo rendere un posto ancora peggiore. Frustrante, lo so
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Per come la vedo io, riprendendo parte del tuo intervento, un buon cristiano NON deve fare di tutto per far rispettare le leggi di Dio in terra. Mi spiego meglio, altrimenti e' 100% sicuro che verro' frainteso: dal mio punto di vista, un cristiano deve rispettare le leggi di Dio, ma non puo' obbligare gli altri a fare lo stesso. Semmai il meccanismo e' quello dell'esempio, teorico ma soprattutto pratico, grazie al quale un'altra persona possa comprendere il vero significato dell'essere cristiani (ed esserlo sul serio) e semmai sia essa stessa a porre in essere un interessamento, una conversione
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anche se può sembrarti brusco, è il mio modo di dialogare. Su questi temi. Visto il tuo curriculum di studi ho pensato che avresti sicuramente potuto rispondere a questo mio dubbio.
Purtroppo non è un dubbio, è una retorica. Se mi avessi fatto domande circa la fede, la politica, la filosofia, anche se questo non è il posto, visto che il mio blog è solo un resoconto della mia vita sociale e religiosa ad Ischia, ti avrei cmq risposto. Tu hai le tue ragioni valide non perchè debbano essere validate da me e viceversa. Noi viviamo in un paese libero dove ognuno può esprimere il suo punto di vista ed in un certo senso, essendo relativo, è valido per ognuno che lo esprime. L'epoca dell'apologetica è terminata da tempo e non penso che una società laica ne abbia bisogno, visto l'insuccesso di quella religiosa. Quello che conta è il rispetto che possiamo avere gli uni per gli altri indipendentemente dal modo di pensare, quando questo naturalmente non lede la libertà dell'altro. Ti dico solo che sei sempre il benvenuto sul mio sito e sono benvenuti i tuoi commenti, anche se ho la preferenza della lingua inglese, così da rendere comuni i nostri pensieri, visto che di italiani qui ce ne sono ben pochi. Noi cristiani, cmq, non
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