Jan 31, 2010 21:31
Fandom: Harry Potter
Titolo: Potion of you
Rating: Nc-17
Personaggi - Pairing: Draco Malfoy, Blaise Zabini - Blaise/Draco
Avvertimenti: Yaoi, slash, magic!sex
Note: Scritto per il P0rn Fest con il prompt "Harry Potter, Blaise/Draco, bianco e nero". Se non si capisce, si parla di Pozione Polisucco. Il titolo non ha senso, lo so, ma mi piaceva troppo. E' dedicata ad Alice, perché Blaise è figo e perché lei ha pazientato amorosamente mentre fangirlavo guardando Il Principe Mezzosangue con un modellino di Hades sul tavolino del salotto. E la ringrazio anche perché mi ha insegnato a dare il nome ai link. Questa schifezza è tutto per te, puccilove! [Non è solo il titolo, ma tutta la storia a non avere senso. Noi stendiamo un velo pietoso.] Ah, tra l'altro, Blaise non è pazzo. Lo specchio parlante l'ho preso da Il prigioniero di Azkaban, dove era descritto lo specchio della stanza di Harry al Paiolo magico, che flirtava apertamente con lui.
POTION OF YOU
Blaise non l’avrebbe mai fatto se non ne avesse avuto un estremo bisogno.
Non vedeva Draco dalla fine della scuola, che sarebbe ricominciata solo di lì a tre settimane, inoltre non sapeva nemmeno se lui e l’amico si sarebbero rincontrati, viste le strane voci che circolavano sulle cause della morte di Silente e considerato ciò che Draco aveva detto a lui e a Pansy all’inizio dell’anno scolastico precedente, ovvero che non sarebbe nemmeno voluto tornare.
In poche parole, Draco gli mancava.
Così avvicino alle morbide labbra carnose il bicchiere e ne trangugiò il contenuto dall’aspetto, l’odore e il sapore decisamente poco rassicuranti.
Non appena ebbe bevuto un paio di sorsi, lasciò cadere il bicchiere sul pavimento e scivolò a terra, premendosi con forza le mani sul petto.
Si morse il labbro inferiore cercando di trattenere le lacrime e deglutì ripetutamente, fino a quando lo sguardo non gi cadde sui propri avambracci.
Non erano più color mogano, ma pallidi e più sottili.
Blaise si portò le mani alla testa e le affondò nella folta chioma bionda che gli era cresciuta, per poi precipitarsi davanti allo specchio e rimirare il proprio riflesso con desiderio.
Il suo volto era pallido, le sue labbra sottili e ben disegnate, gli occhi dalle iridi chiare e i capelli di un biondo quasi bianco.
Blaise fremette, mentre si slacciava la camicia bianca e faceva scorrere la mano chiara sui propri pettorali asciutti.
Ormai era Draco, doveva immedesimarsi, doveva entrare nella sua mente, provare le sue stesse emozioni, desiderarsi come Draco l’avrebbe desiderato.
-Blaise…- mormorò sfiorandosi il collo.
Sì, lui era Draco. Era Draco e il suo unico desiderio in quel momento era quello di essere posseduto da Blaise.
Si lasciò scivolare sul proprio letto, anzi, sul letto di Blaise, e si cinse con entrambe le braccia.
-Oh, Blaise!- ripeté con più impeto, immaginando che le proprie braccia appartenessero al ragazzo nero.
Si calò i pantaloni e per un istante restò ammaliato a fissare la propria intimità, sfiorandola con titubanza e sorridendo come stregato.
Con un ghigno malizioso si sfilò definitivamente i calzoni e la sua mano destra si serrò quasi con forza attorno al membro che cominciava a destarsi.
-Blaise, sì!-
Non riusciva a smettere di ripetere quel nome: sentirlo pronunciare dalla sua stessa voce, che ormai era un miscuglio tra la propria e quella dell’amico, lo mandava completamente in estasi.
Iniziò a masturbarsi gemendo senza ritegno, mentre con l’altro mano vagava per tutto il corpo, quasi volesse possedere ogni centimetro di pelle.
Inarcò la schiena e si spinse verso l’alto, scoccando occhiate imploranti ad un ipotetico Blaise davanti a lui.
-Più forte, ti prego!-
La sua voce non era che un sussurro roco, che lo spinse quasi al limite.
Oh, sì, Blaise. Draco ti sta supplicando, vuole che tu lo soddisfi. Vuole te, non quel Grifondoro rimbecillito che tanti considerano fantastico solo per la sua dubbia fama. Draco vuole che sia tu a farlo tuo. Fallo, Blaise, fallo!
Smise di masturbarsi, s’inumidì un dito e si penetrò repentinamente con due dita, come se Blaise avesse seriamente potuto sorprenderlo agendo senza preavviso.
-Oddio, sì! Ancora, Blaise, ti prego!- ansimò ad altra voce, spingendosi contro le proprie dita, immaginando di vedere il corpo muscoloso e scuro del compagno sovrastarlo.
In fretta, come se fosse stato Blaise a voler soddisfare ogni suo desiderio, prese a muovere le due dita, aggiungendone poi un altro.
-Sto… sto per venire!- gemette forte, arricciando le dita all’interno del proprio corpo.
E venne, sporcandosi le mani del proprio seme e provvedendo subito a leccarle avidamente, estasiato di sentire il sapore del proprio rilascio.
Del rilascio di Draco.
Mentre la sua pelle cominciava a tingersi del colore abituale, le labbra s’inspessivano, il color ghiaccio degli occhi si mutava in nero, i muscoli s’ingrossavano e i capelli si ritiravano, Blaise si osservò nello specchio e una lacrima gli scese ribelle su una guancia.
-Mio caro, avevo sempre pensato che tu non fossi del tutto normale, ma direi che ora la tua schizofrenia è appurata.- commentò lo specchio con una voce che assomigliava spaventosamente a quella di Lucius Malfoy.
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