CAPITOLO 2°: Un arrivo movimentato: seconda parte
Emily mi segue in cucina, dove ho preparato della frutta fresca (che i vecchi proprietari della casa ci hanno lasciato in segno di benvenuto), con dello yogurt non proprio fresco (dopo ore di macchina…)
Ci sediamo entrambe in silenzio, ed io per rompere il ghiaccio le lancio del cibo
Mossa peggiore non potevo fare, la sua faccia sarebbe uguale anche se l’avessi schiaffeggiata: sembra offesa.
Decido di cambiare tattica, certo che comunque Emily è molto suscettibile…
Meglio rimanere in silenzio! Così mangiamo senza neanche guardarci, ma ad un certo punto non ce la faccio più e le dico:
“Ma insomma Emily, a che gioco stai giocando?”
Lei mi guarda come se le avessi detto che voglio regalarle una tuta blu elettrico e giallo canarino; certo che mia sorella è proprio strana a volte, chissà da chi avrà preso…Ah, mi ero dimenticata che genere di genitori mi ritrovo!!!
Nel frattempo gli ospiti si sono appropriati di casa nostra, se ne vanno dove vogliono a farsi i fatti loro, e prima quando sono entrata in bagno una ragazza sulla trentina mi stava seguendo! Da brivido! Casa nostra è diventata il ritrovo dei pazzi usciti di galera per buona condotta…
Mi alzo, ma Emily rimane lì fissandomi: a che starà pensando?
Non mi interessa in questo momento.
Guardo l'orologio: sono circa le due del pomeriggio, cioè vuol dire che c’è la temperatura perfetta per fare qualche foto in giardino. Vi chiedete se sono pazza? In realtà non ve l’ho ancora detto, ma io da adulta voglio lavorare nel mondo della moda, proprio come mia madre, che attualmente è una fashion designer. Per chi non capisce il termine lo spiego: lei prende dei pezzi di stoffa un po’ qua un po’ là, li incolla e questi si vedono in tutti i negozi più “in”…(stendiamo un velo pietoso, nelle spiegazioni non sono molto brava!) -_-
Va bè, comunque io non voglio creare vestiti, ma se mai indossarli, cioè voglio fare la modella!
Mia madre mi diceva sempre che con i miei capelli lisci e neri come la pece come modella avrei fatto un figurone! Ma ora non sarà più così…sigh!
Promessa a me stessa: sta lontana dalla tintura per capelli come Severus Piton starebbe lontano da un flacone di shampoo…sì, lo so battuta di Harry Potter nel settimo libro (mi piace HP!)
Non importa, io le foto le faccio lo stesso, non m’importa un cavolo dei miei capelli (falso).
Così vado in camera mia, mi metto su il mio costume preferito e vado nel giardino sul retro.
Preparo la fotocamera che mi ha regalato Chelsea il mio scorso compleanno, ma prima di fare la foto rientro un attimo in casa per mettermi un po’ di lucidalabbra.
Adesso che ci penso la mamma voleva far fare un servizio fotografico anche a Emily, ed una sua foto era stata pubblicata su “SadChild”, chissà perché proprio su quella rivista, mah…
Forse se provo a cercare trovo la foto…ah, eccola! Era dentro il libro intitolato “Genitori: un disastro della natura” che avevo letto a sette anni…
Grazie a modthesims, dal quale ho scaricato Emily e la foto.
La foto l’avevo ritagliata direttamente dalla rivista.
E’ vero, quando Emily ha fatto quella foto aveva ancora i capelli ricci, dopo non mi ricordo perché ha supplicato la mamma di farseli fare lisci…altro mistero.
Cosa dovevo fare? Ah sì, mettermi il lucidalabbra, e poi vado subito fuori a fare una foto.
“Sì, questo è il posto perfetto!” dico guardando un punto del giardinetto sul retro. Metto l’autoscatto, mi metto in posa e…
Click!
Uhhh, che bello andiamo a vederla!!!
Ovviamente sullo sfondo c’è anche un armadio, perché gli intelligentoni dei miei genitori hanno preso una casa troppo piccola, così il mio armadio è stipato fuori in giardino, che cavolo!!!
…Mi aspettavo qualcosa di meglio dalla foto…Quando avevo i capelli neri, cioè prima di tingerli, le foto uscivano meglio, adesso sembro una gotica, cosa che non sono affatto!!!
Uff! Perché come segno di ribellione non potevo farmi il tatuaggio a farfalla che ho sempre desiderato?!? Rivoglio i miei capelli…
Vengo distratta da delle voci che vengono dal giardino di fronte, e vado a dare un occhiata:
mio papà ci sta provando con la prima tipa che capita, cioè una di quelle ragazze che sono venute a darci il benvenuto, un classico. Mi apposto per osservare la scena.
Mio padre sembra confuso (non mi è nuova…), visto che si gratta la testa…è forfora quella che vedo? Eh Sì!!!Che schifo!!!
Meglio rientrare…Ehi, ma mia mamma sta dipingendo sotto il gazebo, e non si è neanche accorta che papà sta facendo le avance a un’altra…
Dopo un po’ che sono lì fuori a vedere quello che succede, rientro dentro, seguita dai miei genitori che si fanno l’occhiolino e se ne vanno in camera loro, che mia madre ha sistemato da poco.
Notate un pacchetto di sigarette? Mio padre…
Io mi siedo sul divano e osservo nuovamente la scena: quando i miei si fanno l’occhiolino e si dirigono in camera loro vuol dire solo una cosa; vogliono stare da soli.
Non per niente un quarto d’ora dopo vedo mio padre uscire dalla stanza (casualmente con solo su i boxer…) Certo che dai! Un conto è quando sono soli, ma ci sono degli ospiti (se così si possono chiamare) in casa!
Mio padre va in bagno, e poco dopo sapete chi entra? Proprio la tipa che è entrata in bagno quando prima c’ero io…Da brivido (di nuovo)!
Ma ovviamente mio padre non si lascia spaventare, e attacca subito bottone con quella (che tra l’altro ha la faccia tinta ed è scottata talmente tanto che la sua pelle si confonde con la sua maglia…), ma lei stranamente lo respinge.
Così il mio vecchio rientra in camera, e poco dopo ne escono lui e mia madre (vestiti) e si siedono al tavolo della cucina a mangiare qualcosa…
“Ginny, vuoi svegliarti a venire a mangiare qualcosa?” mi urla dietro mia madre
“Ehm mamma, non per dire, ma sono circa le tre del pomeriggio…” le faccio notare
“Non importa! Un pasto va fatto in famiglia!”
Sì, come se fossimo una famiglia…Credo che cambierò nome: Kiky Lee…Mmmhh, bello mi piace…e potrei anche espatriare in Oklahoma…Oppure andare a vivere…
I miei pensieri vengono interrotti da della musica proveniente da camera mia: non mi sembrava di aver acceso lo stereo.Anzi, non mi sembrava neanche di avere uno stereo
Entro in camera e vedo Emily che sta facendo ginnastica! Lei è visibilmente imbarazzata e inizia a balbettare:
“Ehm, ciao…che-che ci fai qui?”
“Questa è la mia camera.Ma quello"e indico lo stereo "non è mio.”
“Ah, già…” si guarda le scarpe
Adesso che la guardo noto che come tuta da ginnastica ha su un completo da fatina tutto rosa, un po’ assurdo direi.
Vedo che non si vuole muovere, così le dico:
“Emily, mi permetti un po’ di privacy? Mamma e papà ti vogliono per fare il pasto insieme a loro…Come una famiglia.” Concludo con il tono sul sarcastico andante
“E, e tu? Non vieni?” mi chiede timidamente
“No, non ho fame. Ma ora fuori da camera mia!” la fulmino con lo sguardo e le indico la porta.
Lei esce, dimenticandosi dellostereo e io mi chiudo dentro.
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Al prossimo aggiornamento!