Rock'n'Roll... is just Rock'n'Roll !!

Jun 19, 2008 20:41

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Thank you a Bordo che mi ha fatto notare delle risorse aggiuntive per il mio articolo. Tiè:
http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Piero_Scaruffi
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Sapete cosa mi fa incazzare?

Chi fa il critico musicale senza di musica capirne un granché, o poco meno.

Tipo quel sedicente critico di Piero Scaruffi che forse di musica rock non ne ha mai ascoltata eppure sembra in grado di poter definire chi è o meno un artista rock competente.

Leggermi la sua demolizione sui Beatles etichettandoli come fenomeno commerciale (e dimostrando quindi di aver ascoltato soltanto il doppio cd "the best of 1955-1967" e aver letto qualche recensione su TV Sorrisi e Canzoni) dimenticando forse quanta influenza hanno avuto lavori del calibro di Sgt. Pepper's, o White Album, o Abbey Road.

Leggermi la sua demolizone sui Queen è stato ancora più triste. Riporto le sue parole:
(tratte dal suo sito www.scaruffi.com)

"I Queen cavalcarono due mode degli anni '70: l'hard-rock e il glam-rock. Lo fecero con scarsa originalita` (non erano certo uno dei complessi piu` originali e tecnicamente dotati dell'epoca) ma con enorme successo di pubblico.

Formati nel 1971 dal cantante Freddie "Mercury" Bulsara (anche pianista) e dal chitarrista Brian May, composti da giovani laureati della classe media, i Queen esordirono con un album, Queen (Elektra, 1973), che vantava una tecnica di chitarra di terza mano, un canto fra il comico e il melodrammatico, e una sezione ritmica fra le piu` meschine di sempre. Ma il contenuto musicale (un mucchio di cliche` piu` o meno casuali) era trascurabile: i Queen divennero celebri soprattutto portando alle estreme conseguenze la teatralita` decadente degli Slade (Mercury in realta` si ispirava all'attrice e cantante Liza Minnelli). In studio il gruppo usava massicciamente le tecniche di overdub per produrre effetti vocali e chitarristici che erano al di fuori della portata dei musicisti."

Si legge tra le righe come gli stia sul cazzo la provenienza borghese dei componenti della band. Chi valuta un gruppo (così come un generico artista) in base alla povertà in gioventù, dovrebbe pensare a fare il politico piuttosto che il critico musicale, a meno che non si voglia sottolineare un particolare Background sociale, cosa che qui non accade.

Parlare di tecnica chitarristica di terza mano riguardo a Brian May, ed esaltare Jimi Hendrix, è una sorta di ossimoro.

Jimi Hendrix ha scritto un volume fondamentale del "manuale d'uso della chitarra elettrica" (diamine senza esagerare, assieme a Pete Townshend, Geroge Harrison, Chuck Berry e altre decine di Artisti, perché in effetti gli unici a "deificare" Hendrix come unico vate della chitarra sono esclusivamente non chitarristi, o musicofili cialtroni come Scaruffi) nel 1965, ma leggere l'esaltazione con tanta ignoranza tecnica nel descrivere Hendrix e nel demolire May è di una comicità unica.

Forse lui non ha mai ascoltato seriamente May. Forse non sa neanche quanto di Hendrix c'è in May. Per non parlare del tocco di May. Lui tanto sa solo dire "assolo clownesco" di Somebody To Love, se avesse mai impugnato una chitarra sarebbe in grado di cogliere la precisione e la dolcezza del suo tocco. Una precisione e dolcezza che sono pochi al mondo a possedere. Ma d'altronde per poter riuscire ad ascoltare tutti gli album che ha poi recensito gli ci sarebbero voluti dei secoli perennemente collegato ad una radio. A meno che non si voglia giudicare una intera opera da un ascolto, frettoloso. Tipico del musical-giornalista.

Volendo fare una recensione seria, sarebbe il caso di ascoltarsi un album sette, forse otto volte, e ripeterlo a distanza di mesi. Allora si può apprezzare e giudicare qualcosa.

INOLTRE, vorrei ricordare, che per poter giudicare, bisogna conoscere. Visto che non si cresce ascoltando musica rock ma leggendo Pessoa (cito), ricordo che la cultura musicale così si chiama perché necessita di studio, di lettura, di ascolto. Non si può pretendere di mettere su qualche CD e conoscere tutto.

Il sistema del Sig.Scaruffi è come assaggiare trenta torte di varietà di mele diverse nel giro di mezz'ora. Alla fine in bocca si ha solo un generico pattume.

Vorrei dare un consiglio a questi "critici". Ascoltate di più (musica) e scrivete di meno.

E un'ultima cosa. UN-CRITICO-CHE-PER-L'ENNESIMA-VOLTA-MI-DEFINISCE-GLI-AC/DC-UN-GRUPPO-HEAVY-METAL-DI-MUSICA-NON-NE-CAPISCE-UNA-BEATA-MINCHIA. E' solo uno dei tanti Etichettatori del pianeta, come i commessi del market con la pistola sparaprezzi (che in compenso però loro lavorano).

Ma d'altronde chi non ha mai imbracciato uno strumento, non sa neanche cosa sia un giro blues. Per lui basta sapere che è nato a Chicago nel 19xx

rock, angolo delle minche tagliate

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