Il respiro delle stelle - Norse Prompt #4

Nov 16, 2013 16:05

NORSE PROMPT #4 - L’uomo sciocco giace sveglio tutta la notte pensando ai suoi molti problemi. Quando arriva il mattino egli è esausto, e i suoi problemi sono ancora lì. - Hávamál, 23

Autore: Geilie
Fandom: Doctor Who (2005)
Personaggi: 11th Doctor, Amy Pond
Rating: verde; Pg
Avvertimenti: malinconica, ma non troppo; ambientata da qualche parte all’inizio della quinta stagione.

Il respiro delle stelle (450 parole)

Amy non l’avrebbe mai creduto possibile, all’inizio, ma la TARDIS le crea non pochi problemi di… be’, immagina di poterlo definire jet lag. Suppone di aver capito come debbano vivere gli astronauti, o i norvegesi durante i loro sei mesi di buio, che non possono distinguere il giorno dalla notte e perdono i bioritmi naturali.
Sta di fatto che sulla TARDIS Amy ha cominciato a soffrire d’insonnia. Non che sappia se è davvero notte, quando si sveglia, perché mentre viaggiano è tutto relativo e in effetti non è mai notte (né giorno). A dormire ci prova ancora, però, e immancabilmente si sveglia nel suo lettino a castello, nel bel mezzo di qualche sogno, e non riesce più a riaddormentarsi. Allora ha preso l’abitudine di alzarsi e vagare per i corridoi. Ha scoperto così la biblioteca con piscina, due campi da tennis, una stanza con uno strano albero-lampadario e una camera da letto piena di vasi di fiori, con una maglietta rosa un po’ sgualcita piegata sul cuscino. Non ha mai chiesto niente al Dottore, a riguardo, ma si è convinta che si tratti di una specie di tempietto privato e ha deciso di non metterci più piede.
Stanotte va dritta verso la sala di controllo, con l’idea di affacciarsi dalla porta della TARDIS per guardare le stelle, e si stupisce non poco di trovare lì il Dottore.
«Tu non dormi mai?» chiede, e in effetti è curiosa di scoprirlo. Magari gli alieni come lui non hanno neanche bisogno di dormire…
«Quasi mai, no. Starei sveglio tutto il tempo in ogni caso e alla fine sarei più stanco di prima, perciò preferisco star sveglio direttamente.»
«La logica di questo ragionamento mi sfugge…»
«E poi trovo che ci siano modi molto più produttivi per trascorrere il proprio tempo. Monitorare lo stato di salute delle stelle, ad esempio. Alpha Centauri ha un po’ di tosse, ultimamente, sono preoccupato» dice lui in tutta serietà, tirando fuori uno stetoscopio chissà da dove.
«Mi stai prendendo in giro. Mi stai prendendo in giro?»
Lui le piazza un dito sulla bocca per intimarle di fare silenzio.
«Mi shtai shicurrmente prndend in giro» bofonchia lei.
Poi lui la fa avvicinare, le porge lo stetoscopio e le dice solo “ascolta con le tue orecchie”.

Amy, col tempo, capisce che il Dottore non dorme perché ha paura di sognare, e non è sicura di volerne sapere il motivo. Ma tutte le notti (o giorni, o quel che è), quando si sveglia e non riesce a riprendere sonno, non ci riflette su, non si mette a rimuginare; invece, infila i piedi nelle pantofole, va fino alla sala di controllo e si siede accanto a lui, ad ascoltare il respiro delle stelle.

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