Titolo: The Enemy
Fandom: DC Comics
Beta:
cialy_girlPersonaggi: Dick Grayson, Slade Wilson
Rating: Pg
Parole: 305 (W)
Challenge:
Special #8 @
it100Prompt: I - Affetto
Significato: 1
Note: Titolo randomico, yep ò_ò
- Slade ;O;
Disclaimer: Non mi appartengono, non ci guadagno, mi diverto.
Il principale problema di Slade Wilson è l’imprevedibilità.
Un attimo prima si fionda nel tuo salotto, ti abbraccia e ricorda commosso i vecchi tempi vaneggiando su deliranti legami nati dal semplice fatto di aver visto crescete te e tutti i tuoi amici - omettendo il fatto di aver cercato più e più volte di impedirla, quella crescita -, il momento dopo ti sta sparando addosso con una mitragliatrice. E nel suo cervello, che è attivo al novanta percento, tutto questo ha una motivazione assolutamente valida, rientra in uno schema prestabilito enorme, ma che resterà sempre oscuro ai poveri mortali.
L’altro problema è non vederlo come una cattiva persona.
È una cosa che nessuno dei Titans di seconda generazione riesce a fare.
Perché non puoi ritenere un uomo cattivo dopo averlo visto con i tuoi occhi cadere in ginocchio per la morte del figlio, dell’amante sedicenne che gli si era rivoltata contro, della ex-moglie, per il secondogenito che, impossessato da spiriti maligni provenienti da un’altra dimensione, gli ammazza il suo migliore amico ed è lui stesso a doverlo uccidere per liberarlo e per la figlia che lo rinnega e lo odia, probabilmente all’oscuro di tutti questi avvenimenti che nessuno ha la forza di rivelarle - suo padre in primis.
I Titans lo reputano un sociopatico, uno stronzo e un uomo con un sacco di problemi, ma per quelle volte che è passato dalla loro parte l’hanno accettato come se si trattasse davvero di una persona benvoluta nelle loro vite.
«Deathstroke.» lo saluta Dick, entrando nel proprio appartamento. Slade, seduto sul divano, si limita a fissarlo.
E probabilmente tra dieci secondi avrà le sue mani intorno al collo e combattendo distruggeranno mezza casa - l’ha appena sistemata, diosanto -, ma anche volendo proprio non ce la fa, ad odiarlo.
«Ciao, moccioso.» lo saluta. Dick abbassa la testa e lo ascolta.