[Flashback #4]Twenty years ago, she was born...
Chi: Claire Peter
Dove: New York.
Cosa: Claire passa il suo ventesimo compleanno da sola. O forse no.
Quando: Domenica, 21 Agosto 2010
Stato: Finito.
Venti.
Dieci più dieci.
Venti.
Dio, come passa veloce il tempo! pensò Claire, distraendosi un momento dalla ricerca che stava svolgendo.
Si trovava nel suo appartamento di New York (cortesia del signor Bennet) alle prese con una ricerca su una malattia dal nome impronunciabile che apparentemente poteva colpire solo le donne al di sopra dei quarant'anni (Claire ogni volta si stupiva di quanto i suoi studi la maggior parte delle volte non avevano nulla a che fare con ciò che le interessava veramente) la sera del suo ventesimo compleanno.
I suoi amici quando erano venuti a conosenza del fatto che oggi fosse il suo compleanni si erano offerti di portarla in giro per locali, ma Claire non era in vena di festeggiare.
Nathan come al solito aveva telefonato per farle gli auguri, ma quest'anno non potevano vedersi per celebrare insieme, in più la sua famiglia era da qualche parte negli Stati Uniti a spendere le vacanze estive mentre lei era sommersa dallo studio.
E Peter...
Oh, Peter probabilmente era da qualche parte alle Maldive e i suoi auguri le sarebbero arrivati tra qualche mese.
Argh!
Non aveva notizie dello zio da mesi, sembrava che si fosse dimenticato di lei.
Ma di certo Peter non si dimenticherebbe di me...no?
Improvvisamente un pensiero le attraversò la testa: e se in realtà lui si fosse davvero dimenticato di lei?E se era morto?E se...
No, doveva smettere di pensarci.
Peter non poteva essersi dimenticato di lei.
Peter le voleva bene, non avrebbe mai tradito la sua fiducia.
E non era morto.
Infatti lei non si stava preoccupando.
Nossignore.
Affatto.
Claire scosse la testa, poggiò la penna sul foglio e diede un'occhiata al lavoro svolto fin'ora: due pagine protocollo di appunti inutili.
Sospirò alzandosi e si avviò verso la cucina, aprì il frigo, prese una birra e del gelato e si spostò in sala da pranzo con passo lento, accese la tv e si immerse in una maratona di Buffy: l'Ammazzavampiri.
Si prospettava un triste compleanno.
Dove: New York.
Cosa: Claire passa il suo ventesimo compleanno da sola. O forse no.
Quando: Domenica, 21 Agosto 2010
Stato: Finito.
Venti.
Dieci più dieci.
Venti.
Dio, come passa veloce il tempo! pensò Claire, distraendosi un momento dalla ricerca che stava svolgendo.
Si trovava nel suo appartamento di New York (cortesia del signor Bennet) alle prese con una ricerca su una malattia dal nome impronunciabile che apparentemente poteva colpire solo le donne al di sopra dei quarant'anni (Claire ogni volta si stupiva di quanto i suoi studi la maggior parte delle volte non avevano nulla a che fare con ciò che le interessava veramente) la sera del suo ventesimo compleanno.
I suoi amici quando erano venuti a conosenza del fatto che oggi fosse il suo compleanni si erano offerti di portarla in giro per locali, ma Claire non era in vena di festeggiare.
Nathan come al solito aveva telefonato per farle gli auguri, ma quest'anno non potevano vedersi per celebrare insieme, in più la sua famiglia era da qualche parte negli Stati Uniti a spendere le vacanze estive mentre lei era sommersa dallo studio.
E Peter...
Oh, Peter probabilmente era da qualche parte alle Maldive e i suoi auguri le sarebbero arrivati tra qualche mese.
Argh!
Non aveva notizie dello zio da mesi, sembrava che si fosse dimenticato di lei.
Ma di certo Peter non si dimenticherebbe di me...no?
Improvvisamente un pensiero le attraversò la testa: e se in realtà lui si fosse davvero dimenticato di lei?E se era morto?E se...
No, doveva smettere di pensarci.
Peter non poteva essersi dimenticato di lei.
Peter le voleva bene, non avrebbe mai tradito la sua fiducia.
E non era morto.
Infatti lei non si stava preoccupando.
Nossignore.
Affatto.
Claire scosse la testa, poggiò la penna sul foglio e diede un'occhiata al lavoro svolto fin'ora: due pagine protocollo di appunti inutili.
Sospirò alzandosi e si avviò verso la cucina, aprì il frigo, prese una birra e del gelato e si spostò in sala da pranzo con passo lento, accese la tv e si immerse in una maratona di Buffy: l'Ammazzavampiri.
Si prospettava un triste compleanno.