Chi: Claude e Peter
Dove: New York - Appartamento di Peter Petrelli
Cosa: Peter ritorna nel suo appartamento dopo il suo ritiro e dopo un'assurda litigata con il fratello e scopre che il suo appartamento non è esattamente... Vuoto come si aspettava.
Quando: Martedì 25 dicembre 2007.
Nota: Seguito di
[Flashback #1] Natale in casa PetrelliStato:
FinitoEra rilassante. Stare sul tetto di un palazzo.
Era come vedere il mondo senza che questo vedesse lui.
Non che fosse un problema, comunque. Era sempre stato così e Claude era felicissimo di come andavano le cose.
Guardò per un attimo la piccionaia che aveva trovato anche su quel tetto prima di tornare a fissare il cielo. Seriamente, perché su quasi ogni tetto di New York c'era una piccionaia?
Mise le mani in tasca e si strinse nel lungo cappotto invernale. Il naso era la prima cosa che gli si congelava quando faceva così freddo, seguito dalle orecchie e dalla punta delle dita. Voleva salvare almeno quest'ultime.
Era già Natale da qualche minuto, o almeno i rintocchi provenienti da un campanile poco distante gli facevano credere che fosse così. Non che gliene importasse qualcosa, ma era sempre una buona scusa per sedersi in poltrona e guardare un po' di televisione con una bottiglia di whisky in mano.
Televisione... Quando era arrivato in quell'appartamento tutto era pulito e spolverato alla perfezione, ma sembrava essere disabitato da mesi, se non anni.
Non sapeva realmente spiegarsi il perché della sua presenza lì, era soltanto un buon appartamento e gli dispiaceva lasciarlo vuoto.
Ci era capitato una sera, pochi mesi prima, stanco di abitare in un posto troppo trafficato -il che è tutto dire per uno che ha scelto di vivere a New York-.
Si voltò e, dopo aver lanciato un ultimo sguardo alla piccionaia -e relativi piccioni-, si incamminò verso le scale che portavano ai piani inferiori dell'edificio.
Essere invisibile gli permetteva di non interagire con nessuno degli abitanti del palazzo. Quell'assurdo accento americano gli dava i nervi e le domande lo irritavano più di qualsiasi altra cosa.
Si scosse nelle spalle, colpito da un brivido, quando l'aria calda presente all'interno lo afferrò trascinandolo via dalla porta e dal gelo all'esterno. Senza preoccuparsi di chiudere con l'apposita maniglia l'accesso sul tetto iniziò a scendere i gradini, diretto verso l'appartamento che un tempo apparteneva a Peter Petrelli e che ora, ovviamente, riteneva suo di diritto.
Le bollette non erano un problema. Avrebbe pagato il fratello Presidente del Mondo o qualunque cavolo di carica politica avesse.
Grazie tante, America.