Alla ricerca di nuovi Heroes

Sep 19, 2007 11:32

Chi: Hiro, Ando
Dove: Australia, a Melbourne
Cosa: Hiro e Ando sono appena arrivati a Melbourne e stanno cercando per conto del Centro di Ricerca una nuova persona dai poteri speciali.
Quando: Lunedì 19 Settembre 2011. Tarda mattinata. Pomeriggio. Sera.

Nonostante fossero passati cinque anni, Ando non si era ancora abituato alle sensazioni che si ( Read more... )

hiro, peter, ando

Leave a comment

16:00 pete_petrelli October 19 2007, 18:48:04 UTC
L'unica cosa buona che Peter aveva ottenuto in sei mesi in giro per l'Australia era un cangurino di legno, per Claire. Decise che aveva passato abbastanza tempo tra Sidney, Melbourne e deserto - oh, il deserto. Peter era terribilmente stanco del deserto. Come se averci passato un anno intero in un dannatissimo buker, ed essersi quasi perso nel Sahara due anni prima non fosse stato abbastanza per una vita.
Il canguro di legno non valeva sei mesi di ricerca. Ma era carino. A Claire sarebbe piaciuto.

Sarebbe partito domani, dopo qualche ora di sonno, e sarebbe arrivato in volo fino in Nuova Zelanda. Non pensava di spenderci più di tre settimane.
Dopo quello, non sapeva: non pianificava mai più di un mese in anticipo. E, una volta, non avrebbe mai creduto che sarebbe arrivato a pianificare così tanto la sua vita.
Adesso doveva mangiare qualcosa. Aveva ancora qualche dollaro in tasca, sì? ...No. Be', non è facile amministrare il denaro quando la tua fonte di guadagno è - inesistente.
Ma se era sopravvissuto prendendo (rubare era la parola esatta, ma Peter non era una persona esatta) tramezzini e pizze da dove gli capitava finora, non l'avrebbe ucciso continuare per qualche tempo.

Poi un ragazzino gli sbattè contro, e successe. A Peter era successo meno di quanto avrebbe voluto, negli ultimi quattro anni: sette volte. A volte doveva scandagliare i pensieri della folla (e ancora non era facile), altre volte doveva intrufolarsi in case di potenziali persone diverse e osservare non visto, altre ancora - come questa volta - capitava. La sensazione poco confortevole di un cambiamento di cui non si ha davvero controllo, non per i primi minuti. La consapevolezza quasi irreale di saper fare qualcosa d'impossibile, un senso che si affina, un'altra, nuova prospettiva.
Odore.
La marca di crema per le mani della signora che stava passando. Quanti sacchi d'immondizia c'erano in quel cassonetto. Come profumavano in modo diverso i bambini rispetto alle madri, le madri rispetto alle altre donne e le donne rispetto agli uomini.

Wow. Be', non era del tutto gradevole, ma era figo. Adesso doveva solo riuscire a fermare quello che gli era andato addosso.

"Hey, ragazzino! Tu."
Corse in avanti e lo prese per la spalla. Forse aveva trovato qualcos'altro di buono, in Australia.

Reply


Leave a comment

Up