Titolo: Bravate nel segreto della camera da letto
Rating: Giallo
Genere: Generale
Personaggi: Gilbert Beilschmidt (Prussia), Ludwig (Germania)
Wordcount: 491 (
fiumidiparole)
Prompt: Set Handmade / #5. Tutti insieme @
mmom_italiaNote: accenni a Self!love, Threesome, W Academy!AU. Scritta per il
mmom_italia«West!» chiamò ancora Gilbert, afferrandolo per un braccio nel tentativo di fermarlo.
«Fratellone, non ci posso credere!» protestò con vigore Ludwig, svincolandosi dalla sua presa e fulminandolo con una tremenda occhiata di rimprovero. Il prussiano si sentì sminuito da quell'espressione e quasi ferito.
«Non hai mai fatto niente di male in vita tua?!» si lamentò l'albino stringendosi colpevole nelle spalle.
«West, aspetta! Dove stai andando?!».
Prussia non era mai stato così agitato. Ne aveva combinate tante nella W Academy, ma non era mai stato colto in flagrante dal suo fratellino, così ligio al dovere da far quasi paura.
«West!» chiamò ancora Gilbert, afferrandolo per un braccio nel tentativo di fermarlo.
«Fratellone, non ci posso credere!» protestò con vigore Ludwig, svincolandosi dalla sua presa e fulminandolo con una tremenda occhiata di rimprovero. Il prussiano si sentì sminuito da quell'espressione e quasi ferito.
«Non hai mai fatto niente di male in vita tua?!» si lamentò l'albino stringendosi colpevole nelle spalle.
«Che cosa c'entra questo con... con...» il biondo divenne a dir poco paonazzo mentre cercava di esprimersi compitamente. Era una cosa per lui molto imbarazzante da dire.
«... con la masturbazione!» sussurrò con un filo di voce, esasperato. Si vedeva che era sconvolto.
Il fattaccio era avvenuto poco più di venti minuti prima: Germania stava tornando nella camera che divideva con suo fratello dopo alcune ore passate in biblioteca a cercare delle notizie per il prossimo numero del giornalino scolastico - tanto sapeva bene che se avesse dovuto fare affidamento su Italia probabilmente non avrebbero avuto niente su cui scrivere. Non appena aveva aperto la porta, si era trovato davanti una delle scene più imbarazzanti della sua vita: Prussia, Francia e Spagna che, seduti in diverse posizioni e punti della stanza, gemevano piano masturbandosi senza il minimo pudore.
L'immagine della mano sporca di sperma di Francis sarebbe tornata a perseguitarlo nei suoi incubi, di questo Ludwig era più che certo.
«Ah...!» sospirò quest'ultimo, scuotendo la testa nel vano tentativo di allontanare quel pensiero orribile «Non ci posso ancora credere...!».
«West, a-aspetta dai» cercò di fermarlo ancora una volta Gilbert. Voleva scusarsi, ma gli riusciva difficile dato il suo ego a dir poco smisurato.
«Mica vorrai andare a dirlo ai professori?!» indagò l'albino, terrorizzato alla sola idea che suo fratello lo denunciasse ai docenti.
«Dovrei farlo» iniziò Ludwig con tono paziente «Ma no, non sto andando dai professori» lo rassicurò.
«E allora dove stai...?»
«Vado a chiedere un nuovo compagno di stanza».
La risposta del più giovane fu una vera e propria doccia fredda per il prussiano, che per un momento si bloccò in mezzo al corridoio.
Dopo alcuni momenti si riprese e tornò al seguito del tedesco: «Come "un nuovo compagno di stanza"?! È-è stato un errore, non dovevi vedere né sapere nient...».
«Non dovevo sapere?» ripeté Germania, fermandosi e voltandosi di scatto verso di lui. In quel momento le sue notevole statura e corporatura lo rendevano ancor più minaccioso.
Gilbert si rese conto di essersi imbrigliato in una situazione ancor più complicata.
«Non volevo dire in quel senso...» iniziò esitante, ma suo fratello riprese a camminare lungo il corridoio.
«Non importa! Forse potrai andare in camera con i tuoi amici!» replicò Ludwig, deciso ad allontanarsi dal fratello: se aveva certe tendenze non voleva neppure pensare a cosa potesse fare mentre dormiva.
«No, non voglio cambiare stanza! Io voglio stare in camera con te» protestò Gilbert, ma ormai suo fratello era già parecchio lontano.