Please, fall in love with me, little rabbit!

Dec 16, 2011 17:21

Titolo: Please, fall in love with me, little rabbit!
Rating: Verde
Genere: Sentimentale
Personaggi: Cheshire Cat!Antonio Fernandez Carriedo (Spagna), White Rabbit!Olanda
Wordcount: 1380 (fiumidiparole)
Prompt: Sogni / Il Paese delle Meraviglie per l' Hetalia Prompt-athon 2011 @ hetafic_it
Note: Shonen-ai, Wonderland!AU
Olanda estrasse da una tasca interna della sua marsina nera un orologio da tasca d’oro piuttosto grande e controllò l’ora: erano le tre e trentotto minuti del pomeriggio.
«Hai fretta di andare da qualche parte...?».
La voce che gli si rivolse era ben familiare all’olandese... purtroppo.
I suoi occhi spontaneamente si spostarono dal selciato innanzi a sé e si posarono su un alto ramo di un albero vicino, sul quale si era materializzato un ragazzo da capelli castani tra i quali affioravano due orecchiette triangolari rosa a strisce violette.

In ritardo.
Olanda era in ritardo. Se non si fosse sbrigato ad arrivare al Castello, la Regina di Cuori Francia l’avrebbe decapitato; eppure, mentre camminava attraverso la foresta, non sembrava avere particolarmente fretta.
Probabilmente era certo che con Francis, per farsi perdonare il ritardo, sarebbe stato sufficiente prenderlo... per il verso giusto.
Non era una cosa che faceva volentieri, ma se era utile a far sì che potesse arrivare senza fretta a destinazione e soprattutto a far rimanere attaccata la sua testa al resto del corpo... be’, era disposto a fare un sacrificio.
Olanda estrasse da una tasca interna della sua marsina nera un orologio da tasca d’oro piuttosto grande e controllò l’ora: erano le tre e trentotto minuti del pomeriggio.
«Hai fretta di andare da qualche parte...?».
La voce che gli si rivolse era ben familiare all’olandese... purtroppo.
I suoi occhi spontaneamente si spostarono dal selciato innanzi a sé e si posarono su un alto ramo di un albero vicino, sul quale si era materializzato un ragazzo da capelli castani tra i quali affioravano due orecchiette triangolari rosa a strisce violette.
Indosso portava una comune camicia gialla, un gilet rosso e pantaloni al ginocchio marroni. Sotto ad essi indossava un paio di calze bianche e scarpe marrone scuro.
Senza dubbio era un genere d’abbigliamento che dava particolarmente nell’occhio per l’accostamento di colori tra loro così differenti.
A completare il tutto, una lunga coda folta di pelo a strisce che si agitava lentamente sotto il ramo. Il movimento ondeggiante ricordava gli ultimi attimi di quiete prima dello scatenarsi della tempesta.
Gli occhi verdi del ragazzo-gatto erano illuminati di una strana luce interessata e non si staccavano minimamente dall’olandese, del quale stavano esaminando puntigliosamente l’abbigliamento: quest’ultimo indossava un gilet a quadretti blu e azzurri chiusi sul suo ampio torace da tre semplici bottoni. Sotto ad esso - attraverso il colletto a “V” - si scorgeva la presenza di una camicia bianca.
Al di sopra portava una marsina nera a coda di rondine tra le cui punte faceva bella mostra di sé una codina bianca a batuffolo.
I pantaloni erano neri e dritti e dal margine inferiore s’intravedevano sbucare lussuose scarpe nere a punta.
L’unica parte dell’abbigliamento che stonava con il suo vestiario raffinato era la sciarpa blu e bianca che Olanda portava adagiata sulle spalle a cingergli il collo - le estremità della quale cadevano sulla sua schiena.
I capelli castano chiaro erano rialzati sulla fronte come al solito a formare una specie di fiammella che copriva l’attaccatura del lungo e candido paio d’orecchie di coniglio che lo rendevano così dannatamente carino nonostante l’espressione sempre seria e quasi arrabbiata.
«Stai andando da Francia, mh?» continuò ad interrogarlo il gatto, incuriosito.
Era una domanda ovvia, quasi scontata: per quel bosco non si andava in altro luogo al di fuori del Castello di Cuori.
«Non sono affari che ti riguardano, Spagna» sentenziò tagliente Olanda, muovendosi per riprendere il cammino.
«Aaah! Dai, Olanda! Perché mi tratti sempre male...?» domandò Antonio, scomparendo dal suo rifugio sull’albero per comparire qualche istante dopo in mezzo al sentiero a bloccare il passaggio al coniglio.
«Spostati, devo andare» ordinò quest’ultimo, squadrando il felino dall’alto della sua non indifferente statura con sguardo minaccioso.
Il gatto venne intimidito dall’intensità della sua espressione; tuttavia, non mosse neppure un muscolo. Aveva imparato che Olanda, se non istigato apertamente, non avrebbe fatto mai del male a nessuno - e in quel “nessuno” era incluso anche lui, per una volta.
«Perché vai sempre da Francia? Non è giusto! Anch’io voglio passare un po’ di tempo con te!» si lamentò Carriedo.
«Io lavoro al Castello di Cuori, gatto idiota. Non ho tempo da perdere qui con te» fu la cinica replica del Bianconiglio, che spostò in malo modo il suo interlocutore con il preciso intento di proseguire.
«Eppure arrivi sempre in ritardo al castello» gli fece presente Spagna, un momento prima di sparire di nuovo.
«Ma Francia non ti ha ancora decapitato» continuò, riapparendo alle spalle dell’olandese, qualche metro più indietro, iniziando a seguirlo a distanza.
«Sono un dipendente importante del castello» spiegò laconicamente il coniglio.
«Oh, immagino... chissà come sarebbe solo il re la notte a letto, se non ci fossi tu ad intrattenerlo...!» esclamò sarcastico lo spagnolo.
Il Bianconiglio si volse con uno scatto d’ira violenta verso la direzione da cui gli era appena pervenuto quel commento tutt’altro che gradito, ma del felino non c’era più traccia.
«Ah, sono riuscito ad attirare la tua attenzione, finalmente!» esclamò trionfante la voce di Antonio «Guarda che ti ho visto a letto con il re l’altra notte!» l’accuso poi, ricomparendogli davanti.
C’era un’evidente traccia d’indignazione nella sua voce e non solo: anche nei suoi occhi era lampante una nota di viva offesa.
Olanda si limitò a guardarlo con indifferenza ed una punta di fastidio.
«Smettila di starmi intorno, stupido» esclamò, cercando di passare, ma lo Stregatto gli sbarrò nuovamente il cammino.
«Olanda, per favore considerami! Perché mi tratti sempre male...?» domandò, frustrato: erano mesi che cercava di attirare la sua attenzione gironzolandogli intorno ogni volta che lo vedeva comparire nel bosco.
Fin da subito, nonostante li accomunasse lo stesso sesso, Antonio aveva sviluppato un desiderio ed un sentimento estremamente forti nei suoi confronti. Era stato come un colpo di fulmine. Purtroppo, il coniglietto non ricambiava per niente i suoi sentimenti - anzi, lo trattava sempre in malo modo e cercava di allontanarlo puntualmente.
Dopo tanta paziente attesa di un cambiamento d’atteggiamento nei suoi confronti che tuttavia non era mai arrivato, voleva metterlo a conoscenza di tutto.
«Tu...» esordì.
Fin dall’inizio aveva immaginato quel momento come toccante e romantico ed era perfettamente conscio che, invece, non aveva nessuno dei due requisiti.
«Tu... mi piaci!» confessò Spagna, guardando l’altro dritto negli occhi per vedere come avrebbe reagito alla cosa.
Olanda semplicemente lo osservò per qualche attimo, senza assumere nessuna particolare espressione.
«Lo sapevo già» rispose dopo un po’, lasciando Fernandez a bocca aperta.
«Co... cosa?» boccheggiò quest’ultimo.
«Non fai altro che ronzarmi intorno quando vengo qui, idiota; oltretutto sembri così particolarmente interessato al mio fondoschiena...! Era lampante, scemo» spiegò l’olandese.
Spagna lo fissò, arrossendo leggermente: i suoi interessi erano seriamente tanto manifesti...?!
«E allora se te ne eri accorto perché non mi hai mai detto niente?» volle sapere.
«Perché non avevo alcun interesse a mettertene al corrente» fu la gelida risposta che gli giunse.
Da sorpresa l’espressione di Carriedo si fece mesta ed il giovane si sedette a terra a gambe incrociate fissando sconsolato il terreno. Le orecchiette triangolari si appiattirono sulla sua testa mentre chiedeva: «Quindi significa che non t’interesso?».
Finalmente, dopo tanto tempo, era riuscito a porre quell’ostica domanda.
Farlo soffrire gli sembrava un’idea inspiegabilmente allettante. Gli piacevano l’espressione e l’atteggiamento che assumeva in quei casi; perciò non seppe spiegarsi cosa l’indusse a dire: «Se così fosse avrei iniziato già da tempo ad evitare questa strada, stupido gatto».
Forse cercò di consolarlo per magnanimità o più semplicemente un improvviso istinto a dire le cose come stavano: in fin dei conti, anche a lui piaceva un po’ Spagna.
Trattarlo male era solo un comodo espediente per divertirsi.
Quasi a dimostrazione delle sue “buone intenzioni”, il Bianconiglio portò una mano dietro l’orecchio sinistro dello Stregatto e cominciò a grattare.
Spagna incurvò le spalle e piegò di lato la testa, arrossendo, drizzando la coda: per i gatti le orecchie erano un punto piuttosto sensibile e delicato che, se “stimolato”, dava loro immenso piacere.
Antonio iniziò a far le fusa, strofinando la testa contro il palmo della mano di Olanda.
«Quindi è un sì?» chiese, emettendo versi con la gola.
Il coniglio gli s’inginocchiò davanti.
«Può essere. Non farti strane idee».
L’avvertimento fu solo fiato sprecato: Fernandez - al colmo della felicità - si sporse ad unire le proprie labbra con quelle dell’altro.
Fu un bacio breve e poco romantico, purtroppo: l’olandese si affrettò a premere le mani sul torace dello spagnolo e allontanarlo, mettendosi in piedi a propria volta.
«Devo andare» sentenziò.
Carriedo lo fissò rattristato per qualche secondo, poi sorrise ed iniziò a perdere consistenza, fino a divenire un’ombra evanescente.
«Okay, però ti aspetto qui, domani» disse, prima di scomparire interamente.
A quel punto, Olanda fu libero di proseguire.
Mentre camminava, estrasse l’orologio.
«È tardi» commentò, leggermente contrariato: anche quella sera avrebbe dovuto vendersi per aver salva la testa.
A ben pensarci, avrebbe dovuto escogitare un modo meno... raccapricciante per non finire decapitato. Qualcosa che, magari, includesse le parole “io”, “Spagna” e “letto” poste all’interno della stessa frase e che non contemplasse la forzata presenza della Regina di Cuori: aveva la netta sensazione che si sarebbe rivelata un’esperienza interessante per lui... e non proprio indolore per Spagna, il che era tutto divertimento guadagnato.

rating: safe, pairing: olanda/spagna, fandom: axis powers hetalia

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