Titolo: Incontro segreto
Rating: Rosso
Genere: Erotico
Personaggi: Young!Balder, Rosa
Wordcount: 1102 (
fiumidiparole)
Prompt: Cunnilingus per il
p0rn fest #9 @
fanfic_italiaNote: Cunnilingus, Het, Lemon, PWP
Era da tempo che Rosa non percepiva una tale foga nel suo amante. Balder era sempre così timido, riservato e timoroso che qualche membro dei loro clan li scoprisse che era assai difficile che manifestasse apertamente istinti primordiali come quello sessuale in maniera del tutto spontanea.
«A-ah... Balder... mhn!».
Era da tempo che Rosa non percepiva una tale foga nel suo amante. Balder era sempre così timido, riservato e timoroso che qualche membro dei loro clan li scoprisse che era assai difficile che manifestasse apertamente istinti primordiali come quello sessuale in maniera del tutto spontanea.
Le labbra del Saggio di Lumen la interruppero, catturando le sue in un altro frenetico e appassionato bacio mentre le sue mani vagavano sulla sua pelle calda e liscia, soffermandosi con particolare interesse sui fianchi e sul leggero solco che le decorreva al centro della schiena.
Ad ogni tocco la Strega di Umbra mugolava di piacere e chiudeva gli occhi per poter meglio godere del momento.
Iniziò a strusciare il pube contro l'erezione del suo compagno, eccitata, ondeggiando al suo stesso ritmo. Era una sensazione bellissima quella che sentiva crescerle in petto, più simile ad una necessità di entrare in contatto intimo con Balder piuttosto che un semplice desiderio.
Interruppe il bacio e si raddrizzò col busto, agitandosi con più enfasi.
Il suo partner si unì a lei nel gemere con un certo trasporto. Salì a stuzzicarle i capezzoli già turgidi dei seni, mordicchiandosi il labbro inferiore in un'espressione concentrata e divertita insieme.
«Oh! Balder...!» gemette, inarcando la schiena all'indietro e sottraendo in tal modo i capezzoli alle sue attenzioni «Come sei focoso stanotte...!».
L'interessato cercò di riappropriarsi dei suoi capezzoli ma Rosa si agitava troppo perché potesse avere una presa salda su di essi, con suo sommo dispiacere.
«Se me lo permettessi potrei fare di meglio, mia cara...» esclamò con una punta di rabbia nella voce.
Balder avrebbe desiderato poterle succhiare i seni e mordicchiarne le punte rosee, ben conscio di quanto le facesse piacere; tuttavia, la sua compagna era ben oltre quelle banalità iniziali. Per il livello d'eccitazione cui si trovava, le sue parole suonarono come un'offerta di ben altro tipo.
«Fammi venire, Balder!» esclamò Rosa, mettendosi carponi e spostandosi.
Balder non capì cosa stesse facendo fino a che non si ritrovò con la faccia immersa nella peluria del suo pube.
In un primo istante cercò di liberarsi: i peli gli impedivano di respirare sia col naso sia con la bocca e stava seriamente rischiando di soffocare. Si aggrappò alle sue cosce e tentò di spostarla ma senza alcun successo: Rosa premeva con l'intero peso del suo corpo su di lui per manifestargli tangibilmente le sue richieste.
Vedendo che in quel modo non stava ottenendo granché e l'aria iniziava a mancargli seriamente, Balder decise di adottare un'altra strategia per potersi guadagnare un po' di libertà e si mise a leccare con dedizione il clitoride della sua amante.
Rosa si piegò in avanti per l'improvviso picco di piacere fisico e i suoi gemiti aumentarono di volume e passione mentre dondolava il bacino per acuire ulteriormente il piacere fisico e arrivare al tanto desiderato orgasmo.
La strategia si rivelò efficace: i movimenti sempre più veloci e forsennati della sua compagna crearono una piccola finestra d'opportunità a Balder per riprendere fiato regolarmente.
Con il braccio sinistro l'albino le strinse una coscia per trattenerla in posizione. Con l'altro braccio invece scese ad occuparsi della sua erezione, dolorosamente lasciata a se stessa.
Non era facile conciliare i due gesti ma il Saggio di Lumen riuscì nell'impresa, anche se gli occorse un po' di tempo.
All'avvicinarsi dell'orgasmo di Rosa i suoi umori cominciarono ad aumentare in quantità, finendo con l'imbrattargli tutta la metà inferiore del viso. A lui non importava affatto: gli piaceva il sapore e adorava berne in abbondanza, sino a lasciarne solo uno strato sottile.
Rosa finalmente arrivò all'orgasmo e i suoi umori si riversarono in massa sul volto dell'albino mentre quest'ultimo si dava un gran daffare a leccarli via, come inebriato.
Rosa si spinse contro la sua lingua gridando per il piacere, cogliendolo alla sprovvista.
La pressione inattesa lo spinse di nuovo sull'orlo del soffocamento, ma stavolta la sua reazione fu molto più energica: con i gomiti si puntellò sul materasso e fece leva per raddrizzare il busto.
Rosa scivolò dalla sua posizione, finendo a gambe all'aria con la testa appoggiata sul pene duro dell'uomo.
«Cosa fai?!» protestò lei indispettita, rotolando di lato per raddrizzarsi.
«Hai rischiato di soffocarmi! Te l'ho detto un migliaio di volte di non schiacciarti su di me mentre vieni!» replicò il Saggio, paonazzo in volto.
Alla tremula luce dei mozziconi di candela posizionati sul rozzo comodino si vedeva la lucida patina di umori residui.
«L'ho fatto d'impulso, eri così... bravo!» sospirò Rosa, accarezzandogli la fronte e i capelli con aria adorante «Stavo per venire ancora...!».
Balder le leccò la punta delle dita mentre la spingeva supina sul materasso e si posizionava tra le sue gambe.
La mano destra era ancora saldamente stretta attorno alla sua erezione. Fremeva per il desiderio di arrivare all'orgasmo.
Guidò senza indugio il suo pene verso le labbra umide, ansioso di essere accolto nel suo corpo.
«Ti farò venire ancora... è solo questione di qualche altro minuto!» le promise Balder determinato, penetrandola con delicatezza e strappandole un'accorata esortazione.
Il calore che lo avvolse lo fece mugolare intensamente mentre si spingeva pian piano affondo, scivolando senza alcun impedimento sugli abbondanti umori.
Le spinte arrivarono dopo poco e Rosa si sincronizzò rapidamente con esse.
Gemendo e sospirando insieme, goderono di quel momento di intimo contatto come se fosse la loro ultima notte.
Balder si impegnò a non farle del male mentre usciva e rientrava, premendo sempre di più col bacino per farla godere al massimo che gli era possibile.
Rosa dal canto suo cercava di andargli incontro e di tenere le gambe aperte in modo tale da permettere a Balder di starvi comodamente inginocchiato in mezzo.
La Strega di Umbra venne di nuovo, ansimando pesantemente, inarcando la schiena e sgranando gli occhi.
Il rilascio di altri tiepidi umori sul suo pene lo aiutò ad affondare ancora un po' e agitarsi con ulteriore facilità. In tal modo poté arrivare all'orgasmo con qualche minuto d'anticipo - per suo sommo sollievo - ed eiaculare con un moto di liberazione dentro Rosa.
Quest'ultima fu ben felice di accogliere il suo sperma. Le piaceva percepirne il tepore e la viscosa presenza all'interno del suo corpo.
Balder oscillò ancora dentro e fuori fino a che non ebbe terminato. A quel punto si fermò, chinando il capo e respirando rumorosamente per riprender fiato.
Rosa, sotto di lui, tremava leggermente, emozionata e soddisfatta.
«Finalmente tiri fuori... gli artigli...!» sospirò la Strega «Lo aspettavo dalla prima notte di sesso! È stato... fantastico!».
Balder arrossì e allontanò gli occhi dai suoi, troppo imbarazzato per quel complimento.
«Sono... contento che tu sia soddisfatta» disse, abbozzando un debole sorriso.