Infermiere da incubo

Jan 17, 2015 16:18

Titolo: Infermiere da incubo
Rating: Rosso
Genere: Erotico, Generale
Personaggi: Izaya Orihara, Shizuo Heiwajima
Wordcount: 1277 (fiumidiparole)
Prompt: Lo tortura anche nei suoi incubi per il p0rn fest #8 @ fanfic_italia
Note: BDSM, Crossdressing, Enema, Lemon, Yaoi
«Che cattivo che sei, Shizu-chaaan!» esclamò Izaya mettendo su un broncio infantile «Io mi sto prendendo cura di te!».
Il broncio del moro si trasformò in un sorrisetto sghembo e malizioso.
«E a questo proposito...» esordì con gli occhi lampeggianti di divertimento, mostrando ciò che stava nascondendo «È l'ora della siringa!».

Shizuo non ricordava come fosse finito in un letto d'ospedale. In genere lui spediva la gente all'ospedale. Ormai il suo corpo aveva smesso da tempo di creargli problemi per la sua forza oltre i limiti del suo organismo, quindi non andava più in ospedale così spesso come quand'era piccolo. 
Si sentiva stanco e intontito ed aveva una gran voglia di dormire. Affondò il viso nel cuscino ed emise un sospiro, cercando di ricordare perché si trovasse lì. 
«Ah... ti sei svegliato, Shizu-chan!». 
Quella voce maschile intrisa di pungente sarcasmo fece saltare i nervi di Shizuo nel giro di pochi secondi. Era l'unica voce che riusciva ad accendere la sua ira in un batter d'occhio. 
Digrignando i denti mentre le tempie cominciavano a pulsargli furiosamente, il biondo fece per sollevarsi dal letto e scagliarsi contro la sua nemesi di sempre; tuttavia non riuscì neanche a mettersi carponi sul materasso: era stato immobilizzato su di esso per mezzo di fasce elastiche abbastanza strette che lo bloccavano prono a gambe divaricate. 
Shizuo si rivolse al nuovo venuto. 
«Izaaaayaaa!» gridò in un primo sfogo di rabbia «Che cosa mi hai fatto?!». 
Izaya sfoggiava un insolito completino da infermiera bianco composto di un'uniforme formato ridotto che gli arrivava più o meno a coprire metà coscia. La scollatura generosa mostrava uno scorcio dei suoi pettorali. 
Le gambe erano foderate con un paio di calze bianche a rete e ai piedi calzava delle inquietanti scarpe di vernice rosa confetto appuntite e munite di tacchi a spillo. 
Tra i capelli neri campeggiava una piccola tiara. 
Teneva entrambe le mani nascoste dietro la schiena e pareva star trasportando qualcosa di grosso. 
«Che cattivo che sei, Shizu-chaaan!» esclamò Izaya mettendo su un broncio infantile «Io mi sto prendendo cura di te!». 
Il broncio del moro si trasformò in un sorrisetto sghembo e malizioso. 
«E a questo proposito...» esordì con gli occhi lampeggianti di divertimento, mostrando ciò che stava nascondendo «È l'ora della siringa!». 
Shizuo sgranò gli occhi vedendo comparire tra le mani dell'altro una grossa siringa da almeno un paio di litri. 
«Bastardo! Che cosa vorresti fare con quella?!» ringhiò cercando di liberarsi senza alcun successo: era ancora stanco, troppo per riuscire a strappare le fasce che lo bloccavano prono sul materasso. 
«Adesso vedrai, Shizu-chan...» esclamò Izaya mentre avanzava verso di lui. 
Gli tolse di dosso la coperta, lasciandolo praticamente nudo con solo il leggero e cortissimo vestitino dei pazienti. 
Lo sollevò e gli batté una sonora pacca sul sedere, leccandosi il labbro inferiore nel pregustarsi ciò che stava per fare. 
Shizuo continuò a tentare di divincolarsi invano mentre Izaya gli affondava nel sedere il lungo beccuccio della siringa. 
«Oh!» gemette mentre avvertiva il liquido - doveva essere per forza acqua - che gli veniva pompato dentro. 
Izaya iniziò a muovere il beccuccio come se lo stesse penetrando con la sua erezione e la cosa piacque al corpo di Shizuo, a dispetto dell'odio e della rabbia che crescevano dentro di lui istante dopo istante. 
Il suo pene cominciò a diventare duro man mano che l'acqua lo riempiva e l'estremità della siringa veniva mossa nel suo culo col preciso intento di stimolarlo il più possibile. Izaya era un vero esperto in questo - purtroppo per il suo compagno. 
Quando il flusso s'interruppe, dopo diversi minuti, un sospiro sollevato fuoriuscì dalla bocca di Shizuo accompagnato da un: «Finalmente è finita...». 
«Shizu-chan, scherzi? Io ho appena cominciato» gli rispose Izaya mentre estraeva diverse bottiglie d'acqua da sotto il letto del biondo. 
Ricaricò in fretta la siringa e tornò all'opera. 
La posizione di Shizuo divenne ben presto scomoda e dolorosa, poiché le fasce lo schiacciavano contro il materasso e la sua pancia, gonfiandosi lentamente d'acqua, premeva per avere più spazio. Per l'ennesima volta tentò di spostarsi, però adesso alle fasce elastiche si era aggiunto anche l'impedimento dovuto al gonfiore addominale. 
«Bastardo!» ringhiò Shizuo, non sapendo in che altro modo potersi sfogare. 
Per tutta risposta udì l'inconfondibile sghignazzata di Izaya, segnale inequivocabile che la sua reazione era esattamente ciò che si aspettava e che si stava divertendo tantissimo. 
Le somministrazioni d'acqua proseguirono senza che Shizuo potesse fare alcunché di diverso dal lamentarsi e dal constatare che il suo corpo tutto sommato apprezzava. La sua erezione premeva tra le sue cosce e in lui stava sbocciando l'impulso di masturbarsi con un'intensità tale da lasciarlo di stucco. 
Il dolore allo stomaco si acuì sempre di più, raggiungendo livelli per lui appena tollerabili. Adesso si sentiva talmente pieno che anche volendo non sarebbe riuscito a muovere neppure un muscolo. 
All'improvviso avvertì la siringa venire rimossa e la mano di Izaya che gli si intrufolava tra le gambe per andare a stringergli l'erezione. I decisi movimenti dell'arto provocarono una scarica di piacere inattesa nel biondo, il quale dovette stringere le natiche per impedire all'acqua di fuoriuscire. Gliene aveva somministrata decisamente troppa e adesso faticava a reprimerla, specialmente data la pressione non da poco esercitata sulla sua pancia dal materasso. 
Un gemito di piacere sfuggì dalle sue labbra quando il moro accelerò il ritmo di movimento della sua mano. 
«Ahah! Ti sta piacendo da matti, vero?» domandò con voce suadente e compiaciuta. 
Shizuo non rispose: per niente al mondo gli avrebbe dato la soddisfazione di sentirsi rivolgere un complimento per le sue prestazioni in ambito sessuale. Piuttosto sarebbe morto. 
Il fatto che stesse godendo era però assodato e i versi che ogni tanto si lasciava sfuggire ne erano prova tangibile. A questi si aggiungevano gli sporadici insulti ogni volta che a Izaya veniva la brillante idea di smuoverlo, spingendolo dal sedere ad ondeggiare - e facendo di conseguenza muovere l'enorme quantità di liquido dentro la sua pancia. 
«Ah, dovresti vederti! Sembri incinto!» rise il moro calandogli un sonoro ceffone su una natica.  
«Dannato!» sibilò l'altro a denti stretti «Aspetta che mi liberi e...!». 
«E cosa? Scapperai in bagno?! Ah!» lo schernì senza ritegno Izaya, ridendo di nuovo di lui. 
In effetti un certo stimolo Shizuo lo avvertiva, seppur ancora non era tanto forte da costringerlo a correre in bagno - e se anche lo fosse stato avrebbe fatto lo sforzo di resistere solo per poterlo pestare a dovere. 
«Ti pentirai di tutto questo!» minacciò gridando pieno di rabbia. 
Izaya strinse particolarmente la presa sulla sua erezione, esagerando il movimento di proposito allo scopo di strappargli un mugolio di piacere che Shizuo proprio non riuscì a reprimere. 
Era un'altra vittoria per la sua nemesi, ne era perfettamente consapevole; perciò gli rodeva ancor di più pur non potendoci fare molto: quando godeva doveva esternarlo in qualche modo, era più forte di lui. 
Concentrato com'era sulle sensazioni trasmessegli dal suo corpo, al biondo non occorse molto altro tempo affinché raggiungesse l'orgasmo. 
Venne sul materasso, macchiandosi le cosce col suo stesso sperma mentre Izaya rideva, evidentemente estasiato dallo spettacolo che aveva innanzi. 
«Mi diverto sempre così tanto con te, Shizu-chan!» esclamò alla fine mentre lasciava andare la sua erezione, abbandonandosi al tempo stesso ad una sonora risata. 
Shizuo si svegliò nel suo letto, di soprassalto e col fiato corto, gli occhi sgranati in un'espressione costernata. 
Si guardò intorno con un rapido movimento della testa in cerca del suo carnefice mentre con una mano si accarezzava la pancia attraverso il sottile tessuto inzuppato di sudore della canotta che indossava. 
Tirò un sospiro di sollievo nel constatare che il suo ventre era piatto come al solito. 
Si passò una mano sul viso mentre realizzava che quella tortura non era stato altro che un incubo. 
A quel punto prese il sopravvento una rabbia cieca. 
«IZAAAAYAAAA!» sbraitò afferrando le coperte e strappandole a metà in un vano sfogo della sua furia omicida. 
Se l'indomani si fosse trovato davanti quell'insetto fastidioso l'avrebbe ucciso, poco ma sicuro.

pairing: shizuo/izaya, rating: nsfw, fandom: durarara!!

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