Fetish di dominio

Sep 28, 2014 10:33

Titolo: Fetish di dominio
Rating: Rosso
Genere: Erotico, Slice of life
Personaggi: Bayonetta, Nero
Wordcount: 2174 (fiumidiparole)
Prompt: Pegging per LDF's The Pirates @ fiumidiparole
Note: Age difference, Crossover, Het, Lemon, Pegging, Sex toys
Il rumore della porta che veniva spalancata e le canne delle pistole che battevano sul pavimento svegliarono Nero.
Il ragazzo si mise seduto di colpo ma non si sforzò neanche di sembrare sveglio e pronto a darle ciò che gli avrebbe chiesto sicuramente di lì a poco. Aveva i capelli scarmigliati e ribelli, i vestiti stropicciati e gli occhi gonfi. Sembrava avere bisogno di dormire per giorni interi ma Bayonetta non appena lo vide gli si sedette accanto spalmandosi sul suo petto e strusciando il seno contro il suo torace piatto e solido.

Da quando Bayonetta gli aveva messo gli occhi addosso, Nero non aveva più passato una notte di noia. Dormiva più che altro di giorno - quando non doveva massacrare i demoni - e la mattina presto, ma solo per qualche ora. Passare intere ore a fare l'amore era un passatempo stancante ma nient'affatto spiacevole. 
Bayonetta era una donna difficile da accontentare ma sapeva come soddisfare gli appetiti di un uomo e - soprattutto - riservava sempre molte sorprese. Non tutte però erano così piacevoli.

Erano le nove di sera. Nero era rimasto solo nel piccolo appartamento che divideva con la strega per tutto il pomeriggio. Aveva sonnecchiato sul divano, aveva guardato la tv, poi aveva cenato - non era un granché ai fornelli, per cui aveva mangiato qualcosa di già pronto che doveva solo essere riscaldato - e adesso era di nuovo sdraiato sul divano a dormire. 
Quella notte avevano fatto l'amore per quattro ore di fila e Bayonetta gli aveva permesso di addormentarsi solo alle tre del mattino. Era venuto cinque volte a distanza di poco e aveva dovuto cambiare diversi preservativi per non sporcare di sperma in giro. 
Al mattino era stato svegliato presto - troppo per i suoi gusti - da un paio di grosse tette che gli strusciavano sul petto e poi un paio di labbra carnose gli si erano posate sulla bocca. Per quanto un simile risveglio potesse essere paradisiaco, esso era anche stato accompagnato da un generale malessere fisico dovuto ad un dolore diffuso in tutto il corpo. 
Nero non aveva avuto il coraggio di rimettersi a dormire, perché Bayonetta era il tipo di donna che sentendosi ignorata mentre cercava di coccolare il suo partner sarebbe stata capace di infilargli un vibratore nel culo senza lubrificante e farlo partire alla massima velocità - o, peggio ancora, la canna di una delle sue enormi pistole. 
Aveva certi giocattolini nascosti nel comodino che il solo pensiero di vederglieli usare su di lui lo faceva rabbrividire. Aveva un vero e proprio fetish per i giocattoli erotici dei tipi più disparati. 
Il rumore della porta che veniva spalancata e le canne delle pistole che battevano sul pavimento svegliarono Nero. 
Il ragazzo si mise seduto di colpo ma non si sforzò neanche di sembrare sveglio e pronto a darle ciò che gli avrebbe chiesto sicuramente di lì a poco. Aveva i capelli scarmigliati e ribelli, i vestiti stropicciati e gli occhi gonfi. Sembrava avere bisogno di dormire per giorni interi ma Bayonetta non appena lo vide gli si sedette accanto spalmandosi sul suo petto e strusciando il seno contro il suo torace piatto e solido. 
Con una mano risalì ad accarezzargli i capelli e il viso, accostando quest'ultimo al proprio per poter facilmente raggiungere le sue labbra. Lo baciò senza risparmiarsi e Nero - come tante altre volte prima di allora - si ritrovò ad assaporare il suo lucidalabbra aromatizzato di frutta. 
«Mi sei mancato, Nero» disse la donna, scendendo con una mano verso il basso «Quegli stupidi angeli mi hanno tenuta impegnata tutto il giorno. Hai già mangiato, vero?» proseguì, posando la testa sulla sua spalla. 
«Sì, un'ora fa» rispose l'albino senza troppo entusiasmo. Stava soltanto fornendo un'informazione. 
«Bene, allora possiamo giocare» concluse la strega di Umbra, eccitata, alzandosi in gran fretta in piedi «Mentre ero fuori sono passata a prendere un nuovo giocattolo». 
Sorrise mentre dal nulla faceva comparire un insieme di cinghie da cui pendeva una protuberanza oblunga di dimensioni non proprio indifferenti. 
«Che diavolo è quello?» chiese Nero alzandosi in piedi improvvisamente sveglio. Avvertiva un'aura di pericolo irradiare da quell'oggetto e la cosa non gli piaceva affatto. 
Bayonetta sorrise e gli accarezzò una guancia con la mano libera. 
«È uno strap-on dildo a doppia penetrazione» spiegò la strega in gergo tecnico; tuttavia, Nero ne aveva visti abbastanza di aggeggi come quello per essere in grado di capire cosa diavolo fosse - e soprattutto a cosa servisse - senza tutti quei paroloni né ulteriori spiegazioni. 
«Vorrai mica... usarlo con me?» chiese. 
C'era una supplica implicita in quella richiesta, una preghiera mista a speranza. Fare del sesso normale non era un problema per lui, ma quei giocattoli erano un tormento. 
«Ovviamente» lo disilluse prontamente Bayonetta «Per cosa l'avrei preso, altrimenti?» s'interruppe un momento e sorrise deliziata «Mai fatto sesso anale, Nero?». 
Sesso anale. 
Anale. 
«No» disse l'albino a disagio. Sapeva esattamente come sarebbe andata a finire. Non c'era modo di opporsi alle voglie perverse di Bayonetta. Ci aveva provato qualche volta ed era stato un completo disastro. 
«Non ti preoccupare, userò tanto lubrificante» lo rassicurò la donna, come se quello fosse l'unico problema di cui avrebbe potuto preoccuparsi «Andiamo, forza! Non vedo l'ora di usarlo!». 
Si avviò per prima verso la camera da letto, impaziente di usare il suo nuovo acquisto. 
Nero sospirò esasperato e rassegnato insieme. La sola idea di ritrovarsi quel... quel... dildo enorme dentro il culo gli faceva venir voglia di piantarla in asso lì e andare per locali tutta la notte. Ci teneva a preservare vergine almeno il suo fondoschiena, visto che il resto era ampiamente usato e torturato. 
Anche se avesse cercato di fuggire sarebbe stato inutile, perché in un modo o nell'altro Bayonetta l'avrebbe riportato nel suo letto ed avrebbe fatto sì che ci rimanesse, quindi tanto valeva non farla arrabbiare ed assecondare sin da subito le sue depravazioni, quantomeno per evitarsi sofferenze inutili. 
Rassegnato al suo destino, seguì la sua compagna nella loro stanza. 
Non appena varcò la porta si trovò davanti Bayonetta già completamente nuda. I suoi vestiti erano fatti coi suoi lunghissimi capelli per mezzo della magia, per cui toglierli non le richiedeva alcuno sforzo. L'unico accessorio che aveva indosso era - ovviamente - il suo nuovo strap-on. 
A quanto pareva era una vera esperta in materia anche con quel coso, perché l'aveva messo alla perfezione e impiegandoci veramente poco. Il dildo verde fluorescente svettava come una perenne erezione in corrispondenza del suo inguine, ricordando costantemente al più giovane cosa lo attendeva. 
«Che aspetti a spogliarti, tesoro?» lo incitò la donna, invitandolo con un gesto della mano a raggiungerla sul materasso «Oppure preferisci che lo faccia io?» aggiunse, gli occhi che mandavano lampi di lussuria. 
Nero temporeggiò sulla porta senza sapere cosa dire e Bayonetta, impaziente, decise di non aspettare che prendesse una decisione. Semplicemente spedì una ciocca di capelli ad avvinghiarsi attorno al suo braccio sinistro e lo costrinse ad avvicinarsi. 
Lo prese per le spalle ponendoselo davanti e cominciò a spogliarlo sapientemente e rapidamente. Tolse la felpa e gli sfilò gli stivali, slacciò le cinghie per le fondine sulle cosce e la cintura che gli sosteneva i pantaloni; dopodiché eliminò anche quelli. 
Una volta completamente nudo venne sbattuto con forza sul materasso e la strega di Umbra si issò sopra di lui inginocchiandosi a cavallo delle sue gambe. Era la sua posizione preferita per i preliminari, perché le piaceva da matti essere in posizione dominante. 
Gli accarezzò il pene e poi lo scroto, chinandosi a baciarlo con fervore. Il dildo premeva contro il bassoventre di Nero, sensazione che quest'ultimo non trovava propriamente piacevole, al contrario dell'umido contatto con le labbra della sua donna. 
Una mano di lei scese a prendergli lo scroto e glielo strinse con presa decisamente forte, strappandogli un mugolio di protesta. 
A Nero non servì molto per eccitarsi e diventare duro: Bayonetta sapeva bene dove andare a toccare per farlo eccitare rapidamente. 
Una volta che il suo pene fu abbastanza turgido, la strega si sollevò interrompendo qualsiasi contatto intimo e lo costrinse a voltarsi prono sul materasso. 
Nero sbuffò deluso. Gli piaceva la mano che lei gli aveva tenuto fino ad allora tra le gambe, saldamente incollata ai suoi organi genitali esterni. 
Bayonetta si sporse a prendere dal cassetto del comò il tubetto del lubrificante, non curandosi né delle punte turgide dei suoi seni che strusciavano appena contro la schiena di Nero né tantomeno dello sguardo apertamente terrorizzato dello stesso. 
«Vuoi... davvero farlo?» domandò, cercando di nascondere la sua preoccupazione. Sapeva bene che il culo non era fatto per certe cose e che di conseguenza l'inserimento di un corpo estraneo gli avrebbe causato non poco dolore. 
Era anche vero che Bayonetta l'aveva già addestrato per quel tipo di intrusioni con le sue pistole e soprattutto per mezzo dei vibratori, però niente di quello che fino ad allora Nero aveva accolto nel suo sedere aveva mai avuto dimensioni simili a quelle di quell'erezione fasulla, specialmente in lunghezza. 
«Non dirmi che hai paura...!» lo prese in giro la strega mentre si versava su una mano una abbondante dose di lubrificante «Non è proprio da te, Nero». 
Il ragazzo arrossì per l'imbarazzo e girò dal lato opposto il viso, affondandolo per metà nel cuscino. 
«Non ho paura!» smentì prontamente, sperando che Bayonetta l'avesse sentito chiaramente. 
«E allora lascia fare a me» soggiunse la sua partner, scivolando seduta sulle sue cosce. 
Nero avvertì un lungo dito affusolato e bagnato infilarsi nel suo orifizio, affondando senza la minima esitazione. L'intruso non gli fece molto male finché non percepì quella che a tutti gli effetti doveva essere la nocca che premeva contro le sue natiche: a quel punto un gemito simile ad un rantolo soffocato gli uscì dalla bocca nel sentirsi toccare dal polpastrello di Bayonetta qualcosa di molle ed estremamente sensibile che non avrebbe saputo identificare in alcun modo. 
Il lamento convinse la strega ad estrarre completamente il dito. 
A seguito di quel gesto Nero si rese conto di avere contratto i muscoli delle braccia e della schiena come in uno spasmo e si rilassò abbandonandosi sul materasso. 
Era il pensiero di quell'aggeggio agganciato al pube di Bayonetta a farlo irrigidire così tanto, benché fosse perfettamente consapevole del fatto che se non si rilassava sarebbe stato tutto più doloroso. 
Doveva assolutamente convincersi del fatto che quel dildo non era poi così grosso come sembrava e che alla fine sarebbe stato piacevole, proprio come le altre volte. 
Si era appena abbandonato con sollievo sul materasso quando due dita gli vennero cacciate di nuovo nel sedere a tradimento. 
La sorpresa lo fece sobbalzare e gridare e i suoi muscoli si contrassero improvvisamente. 
«Calmati, tesoro» gli sussurrò all'orecchio Bayonetta «Cercherò di finire in fretta i preliminari, mh? Così potrò penetrarti mentre sei ancora bello lubrificato». 
«Sì...» rispose Nero con voce tesa, adagiando di nuovo il busto. Tutta quella premura non faceva che metterlo sempre più in agitazione. Strinse i denti e cercò di reprimere i gemiti di dolore mentre le dita della donna si muovevano dentro di lui, scivolando l'una sull'altra e contribuendo a rilassare la sua muscolatura anale, allargandola. 
Dopo la prima sofferenza atroce l'albino cominciò a sentire le prime avvisaglie di piacere, con suo enorme sollievo: pur essendo abituato al dolore, non credeva di essere resistente a sufficienza da poterlo sopportare per delle ore intere. 
Si concentrò sul piacere, cercando di ignorare il resto. 
I suoi mugolii di protesta cominciarono a tramutarsi in gemiti di piacere e il suo pene duro iniziò a ringalluzzirsi, premendo con maggior forza contro il materasso. 
Voleva soddisfare i suoi impulsi in maniera normale, poter appagare al tempo stesso se stesso e la sua compagna; invece rimase lì, succube di quel piacere via via più intenso. 
A Bayonetta piaceva da morire sentirlo emettere qualsivoglia tipo di verso. La faceva eccitare da impazzire. 
L'albino era in pieno godimento quando avvertì qualcosa di veramente grosso e duro che gli veniva infilato con la forza nel sedere. Rantolò come se fosse sul punto di soffocare, sgranando gli occhi per la sorpresa. 
«Ahio!» gridò indignato. 
«Oh, avanti non fare il moccioso» lo riprese Bayonetta «Sei così lubrificato che è praticamente entrato da solo. Adesso goditelo». 
Nero aprì la bocca e si produsse in una serie di osceni versi misti di dolore e piacere mentre la strega affondava con colpi secchi del bacino nel suo sedere. Soffriva e godeva insieme. 
Bayonetta cominciò a bagnarsi ben presto dei suoi umori, complici i versi del suo partner e l'estremità interna del suo nuovo giocattolino. 
Emetteva dei gemiti poderosi e carichi di lussuria, strusciando i grossi seni contro la sua schiena. 
Continuarono a mescolare le loro voci in un crescendo di passione e piacere finché non arrivarono all'orgasmo entrambi, Nero prima di Bayonetta e quest'ultima solo poco dopo. 
«Bravo il mio ometto» lo prese in giro lei con tenerezza mentre lui eiaculava con un sospiro soddisfatto «Adesso continuiamo a divertirci, okay?».

«Oooh... che male!». 
Nero si girò su un fianco, stanco di stare disteso prono. C'era già stato abbastanza a lungo durante la notte. 
«Tesoro, come stai?». 
Bayonetta entrò in camera da letto portando una tazza di caffè. Sembrava perfettamente in forma ed era addirittura radiosa. 
Era l'esatto contrario di Nero, che se ne stava raggomitolato su un fianco nascosto sotto le coperte con l'aria di chi avrebbe volentieri ammazzato qualcuno. 
«Uno schifo, non ce la faccio ad alzarmi oggi» disse il ragazzo mentre la sua partner si avvicinava. 
«Oh, non preoccuparti esco da sola» esclamò la strega sorridendogli e porgendogli la tazza. 
Nero si puntellò sui gomiti e prese la tazza. Non si sarebbe mosso dal letto finché il suo culo non avesse smesso di dolergli. Era insopportabile. 
«Avresti potuto andarci più piano!» protestò dopo aver ingurgitato un sorso di caffè. 
«Credevo che dopo tutti quei vibratori ti fossi abituato» asserì Bayonetta in sua difesa. 
Nero emise un verso stizzito, terminando il suo caffè. 
Nel restituire la tazza vuota alla strega, quest'ultima ne approfittò per chinarsi a posargli un bacio sulle labbra. 
«Ti lascerò in pace finché non ti sarai rimesso completamente, d'accordo?» gli propose lei. 
Negli occhi del ragazzo si accese una scintilla di gratitudine. 
«Però poi lo rifacciamo» aggiunse la donna, mandando in frantumi tutte le poche speranze nutrite dal suo partner riguardo al non ripetere l'esperienza. 
«Se proprio devo...» sospirò esasperato. 
«Bene, allora io vado. Tu riposati, mi raccomando!». 
Ciò detto, Bayonetta si diresse ancheggiando verso la porta con l'aria di chi avesse appena ottenuto una gloriosa vittoria.

fandom: bayonetta, pairing: bayonetta/nero, fandom: devil may cry, rating: nsfw

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