Regalo di Natale: Grieving for the children

Jan 05, 2015 13:53

Altro regalo di Natale, stavolta per la tenera Eva. Avevi chiesto una storia angst, quindi spero di averti accontentata. <3


FANDOM: Harry Potter
TITOLO: Grieving for the children
PERSONAGGI: Minerva McGranitt
GENERE: angst, si spera
RATING: verde
NOTE: ambientato nel 1981, o comunque prima degli eventi del Prigioniero di Azkaban.
LUNGHEZZA: 487 parole

Il tuo problema è che li hai sempre visti come dei bambini. Tutti, nessuno escluso.
Forse dipende dal fatto che sei tra i primi ad accoglierli, quando arrivano a Hogwarts; in quel momento, nella tua mente si imprimono le immagini di undicenni spauriti a cui bisognerà spiegare tutto, insegnare tutto, dare sostegno e conforto. Dal primo giorno li accompagni poi per sette anni, in cui la quotidianità fissa altre immagini nella tua memoria - scatti d'infantilità, litigi, piccole soddisfazioni, difetti che svaniscono o si consolidano con l'età, vestiti che improvvisamente sembrano troppo corti e troppo stretti. E il giorno in cui consegni loro i M.A.G.O., sono per te gli stessi undicenni inesperti di sette anni prima.
Col passare degli anni, le cose non cambiano. Leggi sul giornale dell'esordio di un nuovo giocatore di Quidditch, ed ecco: era quello che teneva sempre le mani in tasca perché aveva le dita sporche di inchiostro. Ti viene a trovare un'ex studentessa ormai trentenne: sotto la divisa si intravedevano sempre le sue scarpette rosa shocking. Una coppia accompagna il figlio alla cerimonia dei diplomi: compagni di banco sin dal primo anno, usavano prestarsi pergamene e penne a vicenda.
Per te non crescono mai. Sono sempre dei bambini, anche quando è palese che non lo siano più.
E quando muore un bambino, come si smette di piangerlo?
Se solo imparassi a vederli come adulti, tutto cambierebbe. Perché gli adulti sbagliano, gli adulti prendono decisioni, gli adulti muoiono, e prima o poi si impara ad accettarlo. Finito il periodo del lutto, prima o poi si va avanti.
Ma quando termina il lutto per un bambino?
Agli occhi di tutti sei una donna forte, un modello, un esempio di coraggio. Non mostri il tuo dolore, solo perché sai fin troppo bene come tenerlo dentro. Ciò non significa, però, che una parte di te non pianga costantemente la fine dei tuoi ragazzi.
Come quando scopri che Lily e James sono stati uccisi - lei, vocetta stridula e frangettona a coprirle la fronte; lui, sorrisone dai denti accavallati e unghie sempre sporche. Come quando ti dicono che li ha venduti Sirius - talento naturale per la Trasfigurazione, non riuscivi a sgridarlo quando passa i compiti ai compagni. Come quando vieni a sapere che Sirius ha ucciso anche Peter - timidezza mescolata a sincero entusiasmo, orecchie grandi e piedi lunghi. Come quando pensi a Remus rimasto da solo - occhi enormi e sorriso triste, non fossi stata un'insegnate l'avresti abbracciato di continuo.
Per te sono e saranno sempre bambini, bambini da proteggere, bambini da accompagnare. Non adulti che cedono alla brama di potere o che vengono sacrificati per una orribile causa: bambini, solo bambini. I tuoi bambini.
Gli unici bambini che avrai, i soli cui potrai mai offrire quel che c'è di materno nel tuo cuore.
Se solo li vedessi adulti, Minerva. Invece no.
Come si smette di piangere per un bambino?

harry potter, caro babbo natale, pseudopolis yard

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