Drabble Meme! #2: Meglio così
Charlie/Ninfadora con prompt "bugie", richiesta da beapot. L'ho scritta un po' di getto e non escludo che sarà rimaneggiata e ampliata, ma per ora, Bea, è tutta per te. Enjoy!
Titolo: Meglio così
Fandom: Harry Potter
Pairing: Charlie/Ninfadora
Warning: nessuno
Genere: Generale
Lunghezza: 500 parole (sempre per la serie "DOVREBBERO ESSERE DRABBLE")
Note: mah, non c'è molto da dire. Il punto di vista è tutto di Tonks; non ho messo tra i generi "romantico" perché di romantico, in sé, c'è pochissimo. Non mi sono soffermata né sui sentimenti né su nulla, diciamo che c'è un po' di introspezione ma nemmeno tanto.
La prima bugia che gli hai detto è “non mi piacciono i tuoi capelli”. Non era vero. Al contrario, li adoravi. Avresti voluto passare le giornate infilandoci le dita, scompigliandoli e giocandoci; ti faceva impazzire che fossero rossi, così rossi, e lisci. Sapevi però che, se glielo avessi confessato, lui non l’avrebbe finita di prenderti in giro, così gli hai detto quella bugia. Era meglio.
La seconda bugia che gli hai detto è “non mi piace tuo fratello”. Ma lì Charlie ha capito subito la verità dietro quelle parole. Perché andiamo, a chi non piaceva Bill? Quando però lui te l’ha chiesto, d’istinto hai mentito; forse perché ti vergognavi, o forse perché una parte di te temeva di far dispiacere a Charlie. Insomma, era meglio negare e basta.
La terza bugia che gli hai detto è “non sopporto i draghi”. Falsissimo. Avete sempre condiviso una passione viscerale per quelle creature, tanto che fremevate nell’attesa che il professor Kettleburn vi permettesse di studiarli. Quando però Charlie ha esternato la sua intenzione di partire per la Romania e ti ha chiesto di andarlo a trovare, di quando in quando, tu hai scosso la testa e hai inventato quella bugia lì per lì. Forse credevi che sarebbe bastato quello a fermarlo, a non farlo andare via, perché in cuor tuo sapevi che, se fosse partito, la vostra amicizia non sarebbe mai più stata la stessa. Lui però è partito lo stesso, e tu non sei mai andata a trovarlo: dato che preferiva i draghi a te, era meglio così.
La quarta bugia che gli hai detto è “non ti ho mai amato”. Ci voleva una guerra per farlo tornare in patria, se l’avessi saputo prima forse ne avresti fatta scoppiare una anni fa; è tornato per qualche giorno, e tu sei tra le prime persone cui è andato a far visita. Non appena ti ha vista ha voluto sapere tutto di te, ha cercato di abbracciarti, ma tu lo hai fermato annunciandogli il tuo matrimonio imminente. Ti saresti sposata con il tuo grande amore, con la specie d’uomo che hai sempre sognato, ed eri felice - ma non lo sei stata quando lo hai detto a Charlie, perché in quel momento l’hai visto com’è veramente, hai visto la sua faccia trasformarsi e mostrare tutta la tristezza accumulata nel tempo. In quel momento hai capito di non essere stata la sola a mentire, nel corso degli anni: tutta la vostra amicizia è stata una bugia, il vostro non voler ammettere che, forse, potevate avere una possibilità; vi siete avvicinati e respinti a vicenda, di continuo, senza neanche saperne il motivo. Forse non c'era affatto un motivo: semplicemente, qualcosa vi ha fermato. La sensazione che fosse "meglio così"
E allora gli hai detto di non averlo mai amato. Gli hai mentito per la quarta volta, perché, per l'ennesima volta, sapevi che era meglio così, per tutti e due. Per non farsi del male.
Non sapevi che sarebbe stata anche l’ultima bugia che gli avresti mai detto.
Titolo: Meglio così
Fandom: Harry Potter
Pairing: Charlie/Ninfadora
Warning: nessuno
Genere: Generale
Lunghezza: 500 parole (sempre per la serie "DOVREBBERO ESSERE DRABBLE")
Note: mah, non c'è molto da dire. Il punto di vista è tutto di Tonks; non ho messo tra i generi "romantico" perché di romantico, in sé, c'è pochissimo. Non mi sono soffermata né sui sentimenti né su nulla, diciamo che c'è un po' di introspezione ma nemmeno tanto.
La prima bugia che gli hai detto è “non mi piacciono i tuoi capelli”. Non era vero. Al contrario, li adoravi. Avresti voluto passare le giornate infilandoci le dita, scompigliandoli e giocandoci; ti faceva impazzire che fossero rossi, così rossi, e lisci. Sapevi però che, se glielo avessi confessato, lui non l’avrebbe finita di prenderti in giro, così gli hai detto quella bugia. Era meglio.
La seconda bugia che gli hai detto è “non mi piace tuo fratello”. Ma lì Charlie ha capito subito la verità dietro quelle parole. Perché andiamo, a chi non piaceva Bill? Quando però lui te l’ha chiesto, d’istinto hai mentito; forse perché ti vergognavi, o forse perché una parte di te temeva di far dispiacere a Charlie. Insomma, era meglio negare e basta.
La terza bugia che gli hai detto è “non sopporto i draghi”. Falsissimo. Avete sempre condiviso una passione viscerale per quelle creature, tanto che fremevate nell’attesa che il professor Kettleburn vi permettesse di studiarli. Quando però Charlie ha esternato la sua intenzione di partire per la Romania e ti ha chiesto di andarlo a trovare, di quando in quando, tu hai scosso la testa e hai inventato quella bugia lì per lì. Forse credevi che sarebbe bastato quello a fermarlo, a non farlo andare via, perché in cuor tuo sapevi che, se fosse partito, la vostra amicizia non sarebbe mai più stata la stessa. Lui però è partito lo stesso, e tu non sei mai andata a trovarlo: dato che preferiva i draghi a te, era meglio così.
La quarta bugia che gli hai detto è “non ti ho mai amato”. Ci voleva una guerra per farlo tornare in patria, se l’avessi saputo prima forse ne avresti fatta scoppiare una anni fa; è tornato per qualche giorno, e tu sei tra le prime persone cui è andato a far visita. Non appena ti ha vista ha voluto sapere tutto di te, ha cercato di abbracciarti, ma tu lo hai fermato annunciandogli il tuo matrimonio imminente. Ti saresti sposata con il tuo grande amore, con la specie d’uomo che hai sempre sognato, ed eri felice - ma non lo sei stata quando lo hai detto a Charlie, perché in quel momento l’hai visto com’è veramente, hai visto la sua faccia trasformarsi e mostrare tutta la tristezza accumulata nel tempo. In quel momento hai capito di non essere stata la sola a mentire, nel corso degli anni: tutta la vostra amicizia è stata una bugia, il vostro non voler ammettere che, forse, potevate avere una possibilità; vi siete avvicinati e respinti a vicenda, di continuo, senza neanche saperne il motivo. Forse non c'era affatto un motivo: semplicemente, qualcosa vi ha fermato. La sensazione che fosse "meglio così"
E allora gli hai detto di non averlo mai amato. Gli hai mentito per la quarta volta, perché, per l'ennesima volta, sapevi che era meglio così, per tutti e due. Per non farsi del male.
Non sapevi che sarebbe stata anche l’ultima bugia che gli avresti mai detto.