Emo New Year to everyone! ^___^

Dec 31, 2006 15:07




Language: ITALIAN
Characters / Pairings: Subaru/Seishiro, Kamui, Fuuma
Rating: G
Disclaimers: Yeah, maybe next year... -__-
Warnings: AU!!!
Title:
PROBLEMI FAMILIARI

Subaru era sull’orlo delle lacrime.
“Kamui, per carità, apri la porta!”
“No no e no!”
“Ma devo finire di cucinare, Kamui!”
“Non mi interessa, lascerò bruciare tutto!”
“Per l’amor dell’Hitsuzen, Kamui! Apri questa porta!”
“NO! Te la sei andata a cercare! Hai fatto tutto di nascosto! Alle mie spalle! Come hai potuto, Subaru???”
“Kamui, non fare scenate, è solo una cena…”
“E’ molto, ma molto peggio e tu lo sai come la penso, quindi no! Scordati la tua cena, perché la lascio bruciare!”
“Ma ho fatto anche la torta di limone! La tua preferita!”
“Non credere di corrompermi con il cibo! Ho detto di no ed è no!”
Subaru provò ancora una volta a forzare la maniglia della porta, ma fu completamente inutile.
Dannazione! E pensare che il suo piano stava andando a meraviglia!
Aveva spedito Kamui a fare in giro di tutti i loro amici e conoscenti a portare gli auguri per il nuovo anno, così lui avrebbe avuto tutto il tempo per preparare la cena senza che il suo fratellino si insospettisse. Così quando il suo ospite fosse arrivato, Kamui non avrebbe più avuto il tempo di fare alcunché per impedirlo. Purtroppo aveva fatto male i conti ed erano risultati drasticamente pochi gli amici e conoscenti ancora vivi, quindi Kamui era tornato in anticipo ed aveva scoperto tutto.
E si era barricato in cucina.
Con la cena ancora sui fornelli.
“Kamui, per piacere, almeno per questa volta non potresti fare il bravo?”
“Non trattarmi come un bambino! Non accetterò che quella persona ceni alla mia stessa tavola!!!”
Subaru stava per proporgli di uscire a cena per i fatti suoi allora, ma pensò che il ragazzo non l’avrebbe presa poi tanto bene.
“Ma non ci saremo solo noi… ha detto che porta anche suo fratello…” tentò nuovamente Subaru.
“E chi se ne frega! Può portarsi dietro l’Ohkawa in persona per quel che me ne importa!”
“Kamui!!!”
Subaru era disposto a piangere e scongiurare, se fosse stato necessario, ma conoscendo quella testaccia dura di suo fratello, sarebbe stato completamente inutile. Per questo decise di tentare una via più estrema.

Kamui aveva chiuso la porta a chiave e per sicurezza aveva spostato tutti i mobili trasportabili davanti all’ingresso. Non avrebbe permesso che quell’uomo cenasse a casa loro, mai e poi mai! E non lo faceva soltanto perché lo trovava dannatamente insopportabile. Lo faceva anche per Subaru. Suo fratello era troppo scemo per accorgersi che quel tizio non era proprio adatto a lui, ma Kamui l’avrebbe salvato!
Intanto suo fratello doveva essersi arreso, perché non sentiva più le suo disperate richieste. Finalmente aveva capito!
Kamui si rilassò e controllò ancora una volta il forno. Certo, era un peccato lasciar bruciare una torta al limone così invitante, ma lui avrebbe fatto questo sacrificio ed anche di più. Ancora qualche minuto e le varie pietanze sarebbero state irrecuperabili e la cena definitivamente cancellata.
Uno strano rumore turbò il suo piccolo momento di vittoria. Si mise in ascolto e capì che non proveniva dall’interno della cucina e nemmeno dal resto della casa. Era fuori dalla finestre e si faceva sempre più vicino. Allarmato, Kamui corse verso la finestra e, nonostante il freddo, la spalancò.
“AHIOCHEDOLORE!” gridò Subaru, colpito in pieno dallo stipite.
“SUBARU!!!” gridò Kamui, realizzando che il rumorino era stato prodotto da suo fratello, mentre cercava di arrivare alla cucina passando sul cornicione.
Ci furono pochi secondi di silenzio, in cui i due fratelli si scambiarono uno sguardo sorpreso ed incredulo, poi Subaru si rese conto di non essere più sorretto da niente e precipitò giù.

“KYAAAAHHH!” strillò Subaru, mentre precipitava.
Sperò vivamente che la neve di quei giorni attutisse il colpo, ma quando raggiunse il terreno, qualcosa frenò la sua caduta.
“Caspita, non pensavo che fossi tanto ansioso di vedermi, Subaru…”
“Seishiro!!!” pianse felice Subaru, gettando le braccia al collo dell’uomo che l’aveva salvato afferrandolo al volo.
“Sono così felice di vederti! Mi hai salvato la vita!” cominciò a piagnucolare stringendolo forte.
“L’Hitsuzen ha fatto sì che fossi qui per salvarti! Non potrei mai sopportare che qualcun altro ti faccia del male!” lo rassicurò Seishiro.
“Oh Seishiro, sei il mio eroe!” continuò Subaru, non notando quell’inquietante ‘qualcun altro’.
“Ehm… scusate se vi interrompo, ma non fa un po’ troppo freddo per pomiciare qua fuori?”
Subaru si staccò da Seishiro e fissò sorpreso il ragazzo che aveva parlato.
“Oh scusa, Subaru, lascia che ti presenti mio fratello…” si affrettò a dire Seishiro, continuando a tenere Subaru in braccio con grande disinvoltura.
“Piacere, ho sentito molto parlare di te dal mio fratellone, io sono Fuuma…”
Il ragazzo fece per avvicinarsi, porgendo la mano con fare amichevole…
“SUUUUUBAAAAAARUUUUUUUU!!!”
…quando Kamui si precipitò fuori dal portone della palazzina, travolgendolo nella sua corsa disperata e gettando a terra entrambi nella neve.
“Oh mi spiace, non l’avevo vista e…” cominciò a scusarsi freneticamente cercando di tirarsi su.
“Tu devi essere Kamui, invece… Il mio fratellone mi ha parlato molto anche di te…” commentò sempre sorridente l’altro.
Kamui lo fissò un istante, poi si voltò in direzione degli altri due e strabuzzò gli occhi.
“AAARGH!!! TU!!! TIENI GIU’ LE MANI DA MIO FRATELLO!” abbaiò Kamui puntando il dito contro Seishiro.
“Dato che tu stai molestando il mio, direi che siamo pari, no?” rispose Seishiro con un sorriso sagace, stringendo la presa su Subaru.
“Non preoccuparti fratellone, non che la cosa mi dispiaccia in fondo…” commentò Fuuma facendo l’occhiolino a Kamui. Lui scattò in piedi come se si fosse improvvisamente scottato, con la faccia rossa come un peperone, fissando sconvolto l’altro ragazzo che si alzava a sua volta.
“Oh Subaru caro, non è meraviglioso? I nostri fratellini sembrano fatti l’uno per l’altro!” commentò Seishiro.
“Io ti… AMMAZZO!” sibilò Kamui cercando di aggredire Seishiro senza fare del male al Subaru durante il procedimento.
“Kamui… ti prego…” pianse Subaru, prevedendo una serata per niente tranquilla.
Dalla finestra della cucina si levò un filo di fumo nero.

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