Titolo: Binomial
Wordcount: 314
Autrice: Tabata
Pre-lettrice e Beta:
lisachanoandoRating: PG
Personaggi: Freddo
Pairing: Freddo/Libanese
Genere: Introspettivo
Avvisi: Slash, spoiler 1x12
Disclaimer: Romanzo Criminale non l'ho scritto io. I personaggi sono di Giancarlo De Cataldo. Sì, insomma. Più o meno.
Note: Scritta per la seconda Notte Bianca di
maridichallenge, su prompt di
innocence8 (Freddo/Libanese)
Riassunto: “Freddo rimpiange che l'entità unica che rappresentava con Libano si sia divisa nell'unico momento che, forse, contava davvero."
Freddo e Libanese era un binomio naturale. Uno di quelli che la gente citava senza nemmeno penserci. Un nome usciva di bocca dietro l'altro come se fossero sempre stati così, come se non ci fosse mai stato un tempo in cui il Freddo e il Libanese nemmeno si conoscevano. L'auto rubata e il Sorcio che la rivendeva sembravano essersi dissolti nel tempo e non essere mai esistiti. Quando il Freddo ci pensava, a questa cosa, non è che si ricordasse esattamente com'è che era iniziata. Semplicemente, da qualche parte, in un momento che il suo cervello non sentiva il bisogno di indicargli, lui e il Libanese si erano conosciuti e trovati così bene al punto che non era più stato necessario sapere com'è che fosse stato, perché era e basta.
Freddo e Libanese avevano smesso di essere due entità separate nel momento stesso in cui, per la prima volta, si erano trovati a condividere lo stesso metro quadro di garage, la prima volta che qualcuno - uno qualsiasi della banda - aveva pronunciato i loro nomi insieme. Freddo lo sapeva perché era quello che pensava lui stesso. Nel suo cervello lui e il Libanese andavano in coppia, sempre. Non c'era pensiero che non facesse senza mettere in conto anche lui, anche quando lo faceva incazzare e se ne andava per la sua strada, con la voglia di non rivederlo mai più, nemmeno per sbaglio. Anche in quel caso prendeva la moto, partiva e poi pensava “Chissà come la prenderà, Libano?”. Non c'era verso di liberarsene, nemmeno volendo. Ammesso che lo volesse.
Per questo, vedendolo morto per la strada, buttato lì così, contro la macchina, come un burattino con i fili tagliati, Freddo non riusciva a pensare a nient'altro che non fosse: Perché da solo? Perché non anche me?
Si sentiva stupidamente tradito. E mentre la pioggia cadeva, si chiese che cos'avrebbe detto ora la gente. Freddo e...