"There's no "I" in team" per tina_nocturne

Jul 09, 2008 00:37

Titolo: There's no "I" in team
Autore: anne_elliot
Fandom: My Chemical Romance RPS
Pairing: Frank/Ray, Frank/Gerard
Rating: PG13
Conteggio Parole: 696
Note: omissis

"Ray, è tutto uno scherzo, dovresti saperlo."

Frank, esasperato, stava ormai ricorrendo ai mezzucci più bassi per cercare di convincere Ray a farsi sparire quell'espressione corrucciata dalla faccia, ma stava mentendo, e lo sapeva.

"Stai mentendo, e lo sai" - Frank, sempre più esasperato, alzò gli occhi al cielo - "Sai quanto odio fare la parte del fidanzato geloso. Ma sai anche, o meglio, io so quello che tutto questo show significava una volta, e non puoi chiedermi di ignorarlo."

Frank non sapeva più dove sbattere la testa. Lui non era Gerard - Gerard, lui e la sua ninfomania da palcoscenico, ovvero la causa di tutto questo - lui era incapace di parlare dei propri sentimenti, specialmente per spiegare una situazione così complicata.
Tuttavia, sospettava che questa volta ci sarebbe voluto qualcosa di più di un pompino a sorpresa nel backstage, per calmare Ray: non si trattava di un caso di "fidanzato geloso", anzi. più che gelosia, forse era invidia, o meglio... desiderio?
Nonostante l'insicurezza si inginocchiò di fronte a lui, ignorando lo sguardo minaccioso da "non credere di potertela cavare così anche questa volta", e lo fissò negli occhi.

"Ray. Ray, ascoltami. Ti ho visto, sul palco, ho visto come ci fissavi. Potevo essere impegnato, ma non sono cieco. E tu mi dirai che non vero, ma non mi sembrava che in quello sguardo ci fosse solo gelosia. Ti ho visto non avere il coraggio di chiedere, e così ho deciso di fare io stesso una scelta per entrambi. O meglio, per tutti e tre. Non negarlo."

Osservò Ray attentamente, e il rossore d'imbarazzo diffuso sul suo viso confermò i suoi sospetti. Decise di insistere ancora un poco, ma senza esagerare, perchŽ non era il caso di spingere troppo, non in quel momento.

"Non gelosia, Ray. Non solo nei miei confronti, almeno. Sssh, zitto. Non dire niente. Solo...pensaci."
Si protese a baciare Ray, distendendo tutto il corpo contro il suo, come un gatto in un pomeriggio di sole.
Mentre la sua mano si infilava tra loro a slacciare i pantaloni di Ray, "Pensaci", sussurrò ancora, la sua voce appena un soffio.

***

Frank era inquieto. Tutto stava andando bene, il concerto stava filando liscio, lui e Ray non avevano più discusso dopo lo scontro del giorno precedente.
Tuttavia, era inquieto. Sapeva di aver lanciato una sfida, e si chiedeva se Ray l'avrebbe raccolta. Soprattutto, ignorava cosa sarebbe potuto succedere se Ray l'avesse raccolta, ma non era pentito di averlo fatto.
Guardò Gerard, calato in forma più smagliante del solito nel suo abito mentale di scena, lo vide ammiccare e ancheggiare, meravigliosamente osceno, verso la folla, e decise che sì, aveva fatto la scelta giusta. E se fosse andata male... Be', allora avrebbe trovato il modo di aggiustare le cose con Ray, prima o poi.

Gerard si voltò verso di lui, con fare falsamente noncurante, e disinvolto gli si avvicinò, la mano destra già allungata a disegnare la curva del collo sudato di Frank. Cavalcando l'onda della solita scarica elettrica che il contatto gli causava, Frank cercò con gli occhi Ray, catturò il suo sguardo e lo mantenne fisso nel suo, mentre lentamente si lasciava attirare vicino a Gerard.
Qualcosa nello sguardo di Ray, tuttavia, lo fermò - una risposta muta alla sua sfida inespressa, forse - o così voleva sperare.
Bloccò Gerard a pochi centimetri dalla sua bocca, con uno sguardo significativo, e cominciò a muoversi verso Ray, che se ne stava immobile a testa alta nel suo angolo di palco, mentre nei suoi occhi brillava ormai una decisa luce di sfida.

Sorridendo strafottente e sentendo l'ebbrezza della vittoria, Frank si girò a guardare Gerard, il cui viso sembrò illuminarsi di comprensione, e lanciando affascinanti quanto vuote parole nel microfono li raggiunse. Uno per lato, con un cenno d'intesa, si strinsero addosso a Ray, Gerard mollemente drappeggiato su di lui, la chitarra di Frank dimenticata su un fianco mentre questi si alzava in punta di piedi a leccare una lunga striscia salata sul suo collo.

Solo loro, forse, notarono il tremito nelle sue mani, l'impercettibile annuire della sua testa. Ributtandosi in mezzo al palco, Frank sorrise, esultante, pregustando le conseguenze della propria vittoria.

!challenge: mad tea party, rpf: musica, autore: framianne, fanfiction

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