Titolo: Alba (link
EFP).
Fandom: Fullmetal Alchemist.
Personaggi/Pair: Roy Mustang.
Disclaimer: Nulla è mio in questa fiction, fatta eccezione per la storia stessa. <3 Tutto appartiene alla Sacra Mucca, che è quantomeno necessario adorare. *O* All © Arakawa.
Prompt: #01: Alba (OHPP), Alba / Roy Mustang (Challenge su LJ).
Rating: Verde.
Conteggio parole: 435 (Word, escluso il titolo).
Generi: Introspettivo.
Avvertimenti: Spoiler!Capitolo 108, Missing Moments, Flashfic.
Introduzione/Riassunto: E, aldilà di tutto, Mustang riesce ad avvertire l’essenza.
Note: 1. Partecipante al One Hundred Prompt Project.
2. Partecipante a
questa Challenge indetta da kiki_bj.
Urteriori: In fondo. <3
Alba.
Roy Mustang si era imposto fin da giovane parecchie e dure ambizioni riguardo alla sua vita ed alla sua carriera. Aveva studiato l’alchimia presso uno dei maggiori alchimisti del paese, il maestro Hawkeye; per proteggere il paese e la sua gente aveva deciso di mettere i suoi poteri di alchimista nelle mani dell’esercito, aveva partecipato allo sterminio di Ishibar e da lì in poi aveva fatto di tutto per avvicinarsi sempre di più alla carica di Comandante Supremo, cercando anche di rimediare a quanto aveva fatto durante la guerra.
Non si era mai fermato un attimo, tenendosi stretto i suoi sottoposti - le persone per cui avrebbe dato la vita - ed alleati, pretendendo da sé continuamente ciò che sarebbe stato facilmente definibile come “impossibile”.
Neppure quando aveva perduto l’uso della vista, rivelandosi inutile proprio durante la battaglia finale, aveva mollato. Attaccato e affidato Riza - come dopotutto la sua anima aveva sempre fatto, appoggiandosi a lei, a Hughes e alla sua squadra - aveva lottato comunque, facendosi posto sul campo di battaglia - per tutto ciò che credeva giusto, per la speranza nel futuro che dopo tutti quegli anni non aveva mai perduto, per tutto ciò che non desiderava e non avrebbe mai desiderato perdere.
E tuttavia. Tuttavia, ora che aveva riottenuto la vista, ora che anche l’ultima battaglia era stata vinta con successo, ora che gli veniva concessa un’altra possibilità ancora di continuare a lottare ed a provare a far del bene per il paese… Ora, tra le mille cose importanti - l’aver ancora accanto a sé i suoi sottoposti, tutti sani e salvi, per esempio - solo una sembrava essenziale.
Attraverso le bianche tende dell’ospedale, in uno dei ben pochi attimi di pausa, Roy Mustang assiste allo spettacolo della luce, che prende il suo posto nel giorno sempre di più. Questa filtra dalla finestra, dapprima lieve, poi sempre più definita, e lui la vede. È capace di vederla - ma anche sentire ancora addosso a sé l’umidità della notte, avvertire quel leggero calore della luce, udire qualche rumore odierno in lontananza -, può osservarla con i suoi stessi occhi, sentire la sua presenza sulla sua stessa pelle.
E per un attimo non esiste nient’altro che quel momento, quell’unico di fronte all’immensità degli elementi a Roy così importanti, così intoccabili.
E, aldilà di tutto, Mustang riesce ad avvertire l’essenza.
È l’importanza d’aver assistito ad un’altra alba, il principio. È la gratitudine per essere riuscito a vedere, dopo così tanti pericoli per la nazione, dopo così tante battaglie, un giorno in cui possa di nuovo regnare la speranza, la grandezza dell’essenza.
Una nuova alba.
Note Autrice: Non la migliore fict ch’io abbia mai scritto, di sicuro. XD Ma dovevo pur liberarmi di questi due prompt, no? Era un sacco che non scrivevo (;_;) ed è stato molto piacevole. Sarà che tengo particolarmente al concetto di “essenza”.
Questa storia è stata scritta per il One Hundred Prompt Project (col prompt “Alba”) e per una piccola Challenge indetta da Chaska sul suo LJ (con i prompt “Alba” e “Roy Mustang”). Mi spiace solo averci messo così tanto.
Ma comunque sia; alla prossima! (: