Titolo: Just a touch
Autrice: Fae (
faechan)
Challenge/Prompt: carezze (
Porn Fest #3 @
fanfic_italia/
WWF: Porn Week @
fiumidiparole)
Fandom: Grande Fratello 10
Personaggi/Pairing: Giorgio Ronchini/Maicol Berti
Timeline: dopo la fine del programma
Rating: R
Warnings: flashfic, slash, lime/lemon, fluff
Parole: 331 (FDP)
Disclaimer: tutti i personaggi sono realmente esistenti, non si intende dare rappresentazione veritiera di eventi, caratteri e forse orientamenti sessuali.
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E' tutto irreale. Lo è da quando sono usciti e qualcosa è cambiato in modo così netto da poterlo quasi sentire, come se qualcuno avesse premuto un interruttore, come se improvvisamente non ci fosse più nulla dietro cui nascondersi. E' andato da lui in albergo per salutarlo e non c'è nemmeno riuscito, si sono solo abbracciati e poi hanno pianto e tutto il resto è successo prima che uno dei due potesse ritrovare la lucidità necessaria per impedirlo.
E adesso è lì, con Maicol addosso che gli si struscia contro come non ha mai potuto fare e come - adesso può confessarselo, adesso non ha più la sensazione che qualcuno possa arrivare a spiargli anche i pensieri - ha sempre voluto che facesse, in una carezza frenetica e continua che gli sta togliendo il respiro e tutte le ragioni per cui dovrebbe considerarla una cosa sbagliata - come è comunque un uomo, come non è Giulia, come è un casino allucinante e se non lo fermo adesso non ne uscirò più - si stanno frantumando una dopo l'altra a ogni spinta di quei fianchi sottili contro i suoi.
"…lo vuoi davvero?" gli sussurra Maicol sulle labbra, gli occhi ancora lucidi. "Dimmi che lo vuoi. Dimmi che lo vuoi, Giorgio, dimmelo" lo implora, in un ansito spezzato, e lui riesce solo ad annuire e poi a serrare gli occhi fortissimo perché non è che lo vuole e basta, è che sta scoppiando dentro e non è nemmeno sicuro di farcela. Sta pensando che forse dovrebbe essere lui a chiedergli se lo vuole, quando all'improvviso lo sente scivolare più avanti e trovare la posizione perfetta tra le sue gambe, e allora smette di pensare e si lascia andare del tutto. Strattona via i pantaloni di entrambi, lo ribalta contro il materasso e lascia che gli allacci le gambe attorno alla vita, e poi spinge una volta, due, mille, finchè non scoppia davvero, finchè non scoppiano tutti e due.
E tutto il resto, adesso, può davvero aspettare.