E subito subito la Masterlist così poi si può pensare a p0rnare invece che a postare \O/
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Parole: 511
Avvertimenti: AU
Castiel sbuffò, bussando per l’ennesima volta. «Signore, sta bene? Non può monopolizzare l’uso dei servizi igienici… deve uscire di lì. Per piacere.»
«Non vuole saperne, vero?» domandò Balthazar, spingendo il carrello. «Devi farlo uscire, Cas. E alla svelta anche. Non so cosa quel tizio abbia detto a Michael, ma è fuori di sé. Fai tutto il necessario, usa le maniere forti se devi!»
Castiel si sistemò la giacca e allentò il colletto che rischiava seriamente di soffocarlo. «Signore, se apre la porta possiamo parlare di cosa la turba così tanto.» propose, poggiando la testa contro la porta.
Finalmente una risposta.
Sì, insomma… non proprio una risposta. Un mugugno, ecco.
La porta del bagno si aprì lentamente, mostrando l’uomo che Castiel aveva servito poco prima.
“Whisky liscio, grazie!” aveva chiesto. E poi un altro, e un altro ancora.
«Finalmente. Posso aiutarla in qualche modo?» domandò affabile.
L’altro aggrottò la fronte e sbirciò il suo tesserino. «Castiel, eh? Io sono Dean.»
«Okay. Ciao, Dean.»
«Sono ubriaco, finocchio e ho paura che quest’affare possa precipitare da un momento all’altro. Puoi aiutarmi?»
Castiel fece sfarfallare le lunghe ciglia, aprì e richiuse la bocca, strinse i pugni. «Io…»
«Come pensavo.» lo sbeffeggiò Dean. «Il tuo collega ha avuto la prontezza di insultarmi ma tu… tu non mi sembri proprio il tipo.»
Gli occhi di Castiel si tinsero di orgoglio. «Non mi hai lasciato terminare la frase. Io posso aiutarti.» replicò, lanciando un’occhiata agli altri passeggeri che, ignari, continuavano a sgranocchiare noccioline e guardare un orribile film con Cameron Diaz che Balthazar aveva scelto per il viaggio.
Una volta sicuro di passare inosservato, spinse Dean nuovamente in fondo al bagno, troppo piccolo per due uomini della loro stazza ma si sarebbero arrangiati.
Dean spalancò gli occhi, sorpreso. «Che-»
Ma Castiel non gli prestò molta attenzione, inginocchiandosi prontamente e trafficando con la cintura dell’altro uomo, riuscendo infine ad abbassare i jeans e l’intimo con un unico e secco strattone.
Dean osservò i propri vestiti ammucchiarsi sulle caviglie, incredulo. Castiel lo guardò dall’alto, ghignando. «Michael è un conservatore.»
Dean trattenne il fiato. «E tu cosa sei?»
«Il tuo diversivo.» replicò Castiel, avvicinando le labbra all’uccello dell’altro. Diede una veloce lappata sperimentale prima di iniziare lentamente a pompare l’erezione, accompagnando il movimento della bocca con quello della mano.
L’altro imprecò, a denti stretti, cercando qualcosa a cui aggrapparsi. «Cristo-»
Castiel posò nuovamente lo sguardo su di lui, enigmatico, prima di prendere l’uccello dell’altro completamente, rilassando la gola e aspettando che Dean reagisse in una qualche maniera.
E in effetti, lo fece. L’uomo afferrò l’altro per i capelli, tenendolo saldamente, e si scopò le sue labbra quasi con violenza. Castiel non si lamentò né si allontanò, si limitò esclusivamente a guardarlo e incitarlo con lo sguardo.
Gli mancava l’aria ma… non importava.
Quando Dean venne, Castiel sentì distintamente quel sapore acre invadergli la bocca. Approfittò della stanchezza dell’altro per sputare nel water e continuò a osservarlo: rosso in viso, una patina di sudore sulla fronte, la tensione di poco prima completamente sparita.
«E ora signore, devo chiederle di uscire e godersi il viaggio.» replicò, professionale, sistemandosi la divisa.
Dean ghignò. «È un viaggio molto lungo, questo.»
«Sai dove trovarmi nel caso avessi bisogno di… uhm… altro aiuto.»
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Also because hostess=kink.
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Tanto amore <3
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Grazie :3
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