[Fanfiction] Trinity Blood: Seth Nightroad, senilità

Nov 26, 2008 18:10

Nick: Shu-Maat
Fandom: Trinity Blood
Beta: An_Rua_Mia
Prompt: Seth Nightroad, senilità
Avvertimenti: credo nessuno...
Rating: Verde/Per tutti
Riassunto: Ruotano i cieli, volgono le ere, cambiano le espressioni e i colori sui volti degli uomini, si sciolgono in polvere le città un tempo animate di folla. E lei resta sempre bambina...



I suoi armadi traboccano di abiti incredibili, complicatissimi capolavori di pietre preziose e velluto, fioriture fuori stagione di pizzi e passamaneria d’oro. Tenute così complicate che non si capisce neppure come faccia ad indossarle, o come possa lei, così minuta, sostenere il peso dei cappelli, dei pendenti, degli infiniti ornamenti in metallo. Ma è l’Imperatrice, e regge ben più di tutto questo sulle sue spalle.
Eppure, in fondo a quegli armadi, sotto alle gonne intessute di filo d’oro, sotto gli strascichi, a ben guardare -se a qualcuno fosse permesso di guardare negli appartamenti privati dell’Imperatrice- occhieggia ogni tanto qualcos’altro. Calze a righe scompagnate, pantaloncini, vestiti come se ne potrebbero comprare al mercato. E sono quelli per lei gli abiti più preziosi, i suoi segreti meglio custoditi.
Perché sono la sua libertà. Sono l'allegria, la curiosità, il capriccio di passeggiare per la sua capitale, da secoli e secoli, come una ragazzina qualsiasi del popolo.
Si diverte ad andare in giro per i quartieri alti, incassando rimproveri dagli stessi ministri che un’ora prima s’inchinavano fino a terra davanti a lei. E soprattutto non si stanca mai di passare fischiettando, nella luce del tramonto, tra le strade della città bassa, a guardare lo scorrere di quelle vite misere e affascinanti, che vede da secoli ma che riescono ancora a sembrarle sempre diverse. C’è sempre qualche particolare nuovo da cogliere, qualche canzone, qualche insulto fantasioso, o un gioco di bambini.
Non che tutto questo sia sempre bello, però. Una volta, richiamata dai sorrisi e dalle parole gentili, si è avvicinata ad una panchina dove riposavano dei vecchi della stirpe dei Terran. La vecchiaia è sempre stata qualcosa che la destabilizza un po’. Non ci è tanto abituata, non è facile da vedere, per le alte sale dei palazzi dei Metuselah, perennemente splendenti di ori e di giovinezza. Ma quella volta, su quella panchina, da un anello, da una particolare sfumatura del colore degli occhi, ha riconosciuto tra quei vecchi un bellissimo kethüda che aveva avuto a palazzo.
Dio… quanti anni erano passati? Era l’altro ieri, per lei, che gli lanciava occhiate da dietro le cortine e che con Mirka ci costruivano su milioni di battute e scherzi… Non era possibile…
Era rimasta paralizzata. Un saluto frettoloso, ed era scappata via.
Non era stato certo vedere l’effetto della vecchiaia, a impressionarla in quel modo… nella sua lunghissima vita ha visto di tutto, cose centomila volte peggiori, ogni genere di orrore mai passato sulla terra. Era stato forse… un pensiero… un pensiero tutt’altro che nuovo, ma che l’aveva colpita con più forza nel colore stupendo, ormai annacquato e spento, di quegli occhi…
Ruotano i cieli, volgono le ere, cambiano le espressioni e i colori sui volti degli uomini, si sciolgono in polvere le città un tempo animate di folla. E lei resta sempre bambina, su tutto questo passa con passo leggero, ridendo, sempre scherzosa, delicata e perfetta come una bambola che non può rompersi.
Si era chiesta quella volta, e tante altre volte si chiede ancora, con un sospiro, come sia, abbandonarsi alla stanchezza.

autore: shu_maat, pg: seth nightroad, fandom: trinity blood

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