Il mio vero inizio sei tu

Mar 30, 2012 14:04

Ed ora una delle ragioni principali del perchè io sia venuta qui: STORIE! SCRIVERE! PRODURRE! In particolare i miei interventi di oggi saranno dedicati a diana9241 che domani arriverà alla veneranda età di 20 anni e quindi mi sento in dovere di soddisfare le sue richieste XD

Chap 1

R’s POV

Dalla prima volta che l’aveva visto aveva capito che sarebbe stata una persona speciale nella sua vita.

L’aveva scorto ai provini mentre parlava con un altro ragazzo biondo, ma non ci aveva fatto troppo caso: ai provini chi fa da sé fa per tre. Questo pensava Richard mentre, nel camerino che avevano in comune, gli lanciava sguardi di nascosto.

Quando gli avevano comunicato che avrebbe interpretato la parte di R S nella trasposizione televisiva di “GoT” ricordava due pensieri che si erano succeduti con allarmante velocità: il primo era se tutto ciò non fosse uno scherzo ordito da Kate e, il secondo, se avrebbe rivisto quel ragazzo dal viso dolce e dagli occhi di carbone di cui non sapeva nemmeno il nome. Era appena arrivato sul set ed era impegnato in una conversazione con l’aiuto regista quando lo aveva scorto nuovamente: questa volta era solo con, a coprirlo, solo una leggera giacca di cotone nero.
In quel momento non si chiese se quel ragazzo fosse impazzito o no; no, lui si chiese se avesse freddo. Non si domandò nemmeno il perché di quella scelta tanto azzardata, ma pensò che quel ragazzo esprimeva a prima vista una tenerezza infinita tutto solo a guardarsi i piedi e con le braccia conserte stretta attorno al busto per ripararsi dal freddo.
Appena finì di parlare con l’aiuto regista a grandi falcate, ma attento a non mostrare la propria impazienza, si avvicinò allo sconosciuto e, senza pensarci due volte, si sfilò la sciarpa che portava al collo e glie la porse. Quando quello si vide sotto gli occhi quel morbido tessuto all’inizio sobbalzò sorpreso, poi alzò lo sguardo confuso sullo sconosciuto offerente. Richard gli sorrise docilmente, gli occhi verdi illuminati dalla luce del sole mattutino, e si presentò per primo: -Ciao, sono R. Hai freddo?-
L’altro lo fissò per un momento, poi anche il suo volto teso si distese in un sorriso che pareva di sollievo e riconoscenza insieme.
-Io sono K, piacere. Sì, in effetti arrivare in Irlanda senza l’ombra di un indumento pesante d’inverno…non è stata una scelta molto intelligente.- entrambi scoppiarono in quello stesso momento a ridere e il ghiaccio fu così rotto: grazie ad una sciarpa e a un ragazzo particolarmente sbadato per l’emozione di un ruolo importante.

E ora, dopo un mese dall’inizio delle riprese, R considerava K H il suo più grande amico, il suo braccio destro, il suo prete confessore(vedi “Silent Hill Rvelation 3D n.d.A.)…era semplicemente la persona con cui, insieme, si completavano: lui, Richard, impulsivo e tendente a sparare cazzate dalla mattina alla sera e K, più timido e riservato, riflessivo ma che non si tirava indietro di fronte a una birra e a un’uscita fra amici. Il cast li conosceva come i gemelli Kessler e loro stessi, dopo aver riso dopo due matti, si erano presentati un giorno alle riprese vestiti come le Kessler con tanto di depilazione di gambe e braccia. Inutile dire che quella giornata di riprese ce ne furono pochissime, con tanto di ire funeste dei produttori perché gli attori continuavano ad avere scoppi di risa immotivati durante le scene più tristi come l’annuncio che B S risultava disperso nella barriera.

-Ragazzi, forza, stiamo aspettando solo voi!- sentirono una voce che urlava da dietro la porta e un pugno che sbatteva contro il legno della suddetta in modo fragoroso, tanto da farli sobbalzare.

-Eccoci, stiamo arrivando! Siamo prontissimi!- urlò K che era in quel momento di boxer e doveva ancora infilarsi i calzini. R represse uno scoppio di risa e, appena fu pronto, fece per avviarsi verso l’uscita.

-Io sono il primo ad entrare in scena. Se non mi presento fra 5 secondi credo che Maisie potrebbe tentare un omicidio a sangue freddo.- disse R ridendo e, in cambio, ricevette una risata di approvazione mentre Kit si infilava gli stivali.

Uscito, raggiunse il luogo della scena, Winterfell, subito e gli altri del cast appena lo videro emisero un’ovazione in stile “Olà!”(>.< n.d.R).

-Pensavamo di dover diventare vecchi prima del tempo!- se ne uscì Sean con una voce da orso bruno a digiuno da tre giorni.

-Scusate ragazzi, stamattina alzataccia.- si scusò lui sorridendo in modo irresistibile. Alla vista di quel sorriso. Michelle e Sofie si ammorbidirono mentre Maisie fece una smorfia della serie “potrai-fregare-loro-ma-non-me” e rifilò uno scappellotto a Isaac che protestò sonoramente per poi iniziare a correrle dietro seguiti dalle risa di tutti i presenti.

-Forza, cominciamo!- urlò il regista.

Dopo mezz’ora di riprese entrò in scena K che, alla fine, era arrivato 10 minuti dopo R perché aveva avuto un piccolo problema con i lacci della giacca di cuoio.

-E…STOP! Bravissimi ragazzi, siete andati bene! Ora gli altri!-

E K si avviò verso il centro della scena. Passandogli di fianco, R gli sorrise incoraggiante e poi andò nel camerino a cambiarsi per la prossima scena. Intanto pensava a Kit: la loro amicizia era evoluta in fretta ma in modo alquanto naturale. Dopo aver appreso di avere un interesse in comune(i concerti con cui andavano insieme al loro compagno di ventura A A) avevano scoperto di essere molto diversi di carattere, tanto da trovarsi spesso con opinioni opposte ma che risultava essere un’alchimia di simpatia e stima reciproca.

Chinandosi per prendere una salvietta, R si trovò il viso a 5cm dalla giacca che Kit aveva appeso alla parete e si bloccò per un istante: sapeva di buono, aveva un odore fresco, di bucato e di bagnoschiuma. Nessun profumo, colonia o robe simili. Solo un puro odore di sapone e di pulito.
A R piaceva, adorava le cose semplici.
K indossava cose semplici.
K diceva cose semplici, anche le più complicate.
K era di una semplicità spaventosa.
A dire la verità, R si rese conto che K era proprio il suo opposto e, forse, era proprio per questo che gli piaceva.

“…un momento!” rialzò di botto il capo, rendendosi conto di cosa gli stava frullando in testa “Ho appena pensato che K mi piace?” si chiese con un improvviso senso di fastidio allo stomaco che non riuscì ad ignorare. “No! Cioè…sì! Ma sì, ovvio che mi piaccia! E’ un mio amico e un amico deve piacere per forza, altrimenti come si fa a volergli bene?” si dette una manata sulla fronte e iniziò a ridere nervosamente, il senso di fastidio allo stomaco che si scioglieva come neve al sole “Che sciocco! A me che piace un uomo…ahahahah!!! Proprio io che ho ripassato l’anatomia umana di Elderslie dal porto al bosco! E poi…E inizia a lanciarmi sguardi abbastanza ovvi…anzi, stasera potrei fare un bel ripassino delle mie conoscenze anatomiche (;))”

Fu con questo ultimo pensiero che si allacciò l’ultimo bottone della camicia e, indossata la giacca, uscì dal camerino chiudendo dietro di sé la porta.

got, diana9241, k, r

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