Titolo: Un Tasto Unico...
Fandom: Originale
Personaggi: @/#
Genere: fluff
Note: Questa fic è stata scritta per la Notte Bianca #4 di
maridichalleng con il prompt di
manubibi.
Ho amato quel prompt XD E sfortunatamente, per mancanza di tempo, è stato l'unico su cui ho potuto scrivere. çAç Sono abbastanza soddisfatta di queste 570 parole e spero che vi piaccia.
Buona lettura <3
A presto :D
Sempre vicini in migliaia, milioni, miliardi e miliardi di tastiere. Sempre una accanto all'altro.
Molti sbagliavano premendo l'uno al posto dell'altro e viceversa. Chiocciola, molto presuntuosa, orgogliosa ed egoista, arrabbiava ogni qual volta qualcuno usava Cancelletto al suo posto, senza dar peso ai sentimenti dell'altro. Infatti, il ragazzo si sentiva molto inferiore a lei, soffriva vedendo quanto lei fosse usata: nelle mail su Hotmail, nei tag su Facebook, nelle mention su Twitter e qualche volta anche nelle emotion su alcune chat!
Mentre lui, invece, veniva usato solo nel trend su Twitter o per sbaglio in qualche altro contensto, ma subito cancellato per lasciare il posto a Chiocciola o a qualche altro tasto.
Ogni volta pensava a quando fossero vicini, ma sempre così distanti. La osservava da lontano accumulando e contando tutte le volte in cui veniva sostituito.
La riteneva superiore a lui, l'ammirava, ma non aveva mai il coraggio di parlarle, intimidito dalla sua importanza.
Chioccola era così importante che il suo nome veniva tradotto anche il altre lingue, come l'inglese per esempio, e tutti sapevano come si dicesse, mentre nessuno, o quasi, sapeva come veniva tradotto il suo, di nome.
E le volte in cui veniva usato, quei momenti di orgoglio, e di compiacimento, non riuscivano più a contrastare con la depressione e l'inferiorità che lo assalivano quando nessuno lo valorizzava, quando lui rimaneva inutilizzato.
Provava quasi timore nei confronti di Chiocciola. Forse anche un po' di paura...
Però voleva parlarle, ma non sapeva cosa e come dirle quello che voleva. Non sapeva come attaccare bottone senza sembrare imbranato o patetico, senza sembrare ciò che lui pensava che fosse realmente.
Per questo esitava e tutte le volte che prendeva un briciolo di coraggio desisteva per qualche piccola paranoia o insicurezza venutagli i quei pochi attimi.
Ma poi, non si sa come, un giorno Cancelletto andò a parlarle.
- Ehi, Chiocciola.- fece un po' timido iniziando la conversazione.
- Mh. Cosa vuoi?- lo snobbò non guardandolo neanche.
Nessuno sapeva he sotto quella maschera di menefreghismo, Chiocciola teneva sempre d'occhio Cancelletto. Nessuno sapeva che lo osservava dolcemente mentre si faceva coraggio per venire a parlarle. Nessuno sapeva che lei non voleva assolutamente essere così importante, non voleva essere ritenuta superiore agli altri. Perchè non lo era davvero.
- Volevo dirti una cosa...- continuò lui.
- Sì, parla.- rispose Chiocciola continuando ancora con quella recita.
- Ti ho sempre invidiato tanto e sai, lo faccio anche adesso. Tu sei sempre molto conosciuta e usata e al contrario di me, servi alle persone! Ti ammiro e forse provo per te anche qualcosa in più.- fece sempre più timido.- Vorrei esserti più vicino, più vicino di quanto sono adesso. Vorrei che tu ricambiassi i miei sentimenti.-
Lo sguardo della ragazza si addolcì, la maschera cadde.
Nessuno sapeva che voleva essere meno importante per essere al pari di Cancelletto. Nessuno sapeva che voleva anche lei stargli vicino, ma che a causa della sua fama non poteva. Nessuno sapeva che in fondo aveva paura che il ragazzo avesse paura di lei. E infine, nessuno sapeva che lei non voleva assolutamente essere temuta.
Nemmeno il suo vicino l'aveva mai saputo, altrimenti non sarebbe stato lì.
Non sapeva, però, come dirlo, quindi si limitò a non farlo. Si mise soltanto sempre più vicino, sempre più vicino, finendo con l'abbracciarlo forte e stretto.
Si avvicinò così tanto che ci fu bisogno solo di un tasto per Chiocciola e Cancelletto.
Furono così vicini da convivere per sempre insieme in un unico tasto nella tastiera.