"Cioccolato" (KangTeuk - Super Junior) - TRADUZIONE

Nov 16, 2007 00:14

E dopo un sacco di tempo che non posto più fanfic sui Suju... eccone un'altra, sempre di 
artlessbaka perché è un'autrice che mi piace molto! *-*

Titolo: Cioccolato
Autrice: http://artlessbaka.livejournal.com
Originale: QUI
Fandom(s): Super Junior
Pairing(s): KangTeuk
Genere: fluff
Rating: PG
Parole: 728
Nota dell'autrice: Eeteuk si comporta in modo strano...

Quando quella mattina Kangin si svegliò, fu salutato dal silenzio (piuttosto strano visto che il silenzio è presente solo quando tutti gli altri sono assenti), messo in risalto dallo sporadico tintinnio di un vetro e dal fruscio di quello che suonava come plastica e carta stagnola. Si aggirò stupito per l'appartamento e trovò il resto dei residenti ammassati in cucina, tutti con gli occhi puntati al frigorifero come se fosse la cosa più incredibile che avessero mai visto in vita loro. La curiosità uccise il gatto - Kangin decise che doveva sapere cosa erano così intenti a fissare.

Eeteuk stava saccheggiando il frigorifero. Eeuteuk. EETEUK. Non che Kangin si sarebbe preoccupato se Eeteuk avesse preso qualche chilo - in realtà sarebbe stato contento se Eeuteuk avesse preso un po' di peso perché aveva sempre pensato che il ragazzo fosse dannatamente troppo magro - ma Eeteuk stava saccheggiando il frigorifero e l'ultima volta che aveva controllato, Eeuteuk non era certo il tipo da essere trovato a saccheggiare il frigorifero.

“E' così da quando si è svegliato, hyung,” sentì qualcuno sussurrare, seguito dalla voce sottile di qualcun altro che disse, “Gli alieni hanno rapito la vera umma!”

Nessuno sembrava intenzionato ad avvicinarsi al leader-sshi (che, per altro, sembrava del tutto concentrato a cercare qualsiasi cosa stesse cercando nel frigorifero) quindi Kangin prese l'iniziativa. Guadagnandosi sussulti terrificati dagli altri, camminò fino a Eeuteuk e gli mise una mano sulla spalla. Eeuteuk alzò lo sguardo.

“Non abbiamo cioccolato, Kangin,” disse Eeteuk, il volto inespressivo. “Voglio il cioccolato.”

Kangin fissò Eeteuk. Eeteuk lo fissò di rimando, le labbra arricciate in un piccolo broncio.

“Voglio il cioccolato,” ripeté.

Kangin annuì. “Più tardi te ne procurerò un po'.”

“No, lo voglio adesso,” protestò Eeteuk.

Kangin si voltò verso gli altri in cerca d'aiuto ma questi si affrettarono a uscire dalla cucina, senza evidentemente alcuna voglia di dargli una mano.

“Voglio il cioccolato adesso, Kangin,” disse Eeuteuk, in piedi di fronte a Kangin con le mani sui fianchi.

Kangin sospirò. “D'accordo. Andiamo a prenderti il cioccolato.”

Non era del tutto sicuro di dove trovare del cioccolato così presto al mattino, ma prese lo stesso Eeteuk per mano e lo trascinò fuori dall'appartamento.

“I negozi sono ancora chiusi, hyung,” disse. Sperava più che altro che a Eeteuk passasse la voglia di cioccolato. Per suo grande sconforto, il ragazzo sembrava determinato ad avere il suo cioccolato.

“Voglio il cioccolato, Kangin.”

Kangin sospirò per la seconda volta quella mattina. “D'accordo, d'accordo. Ti prenderò il tuo cioccolato.”

Pochi minuti dopo, trovarono finalmente un negozio. Eeteuk saltellò allegramente all'interno, Kangin lo seguì. Con un sorriso infantile, Eeteuk portò una barretta di cioccolato alla cassa e fece pagare Kangin. Il ragazzo più giovane era frustrato non solo perché aveva dovuto pagare per il cioccolato, ma perché aveva dovuto fare tutta quella strada così presto al mattino solo per una barretta che costava fin troppo per le sue dimensioni. Se il sorriso di Eeteuk non fosse stato così contagioso, avrebbe camminato imbronciato fino all'appartamento.

Eeteuk era di umore migliore mentre camminavano verso casa, intento a consumare contento la sua barretta di cioccolato.

“Kangin-ah! Lo sai che giorno è oggi?”

Kangin si strinse nelle spalle, troppo occupato a pensare al perché della voglia di cioccolato di Eeteuk per pensare a che giorno fosse. Fu solo quando il sorriso di Eeteuk s'indebolì leggermente che iniziò a preoccuparsene. Che giorno era? Aveva di nuovo dimenticato il loro anniversario?

“Beh, non credevo davvero che te ne saresti ricordato,” disse Eeteuk, un accenno di tristezza evidente nella voce. “E' il giorno in cui ci siamo incontrati per la prima volta.”

Kangin ammiccò.

“Sei venuto da me e mi hai dato del cioccolato, dicendo che sembravo triste e che volevi tirarmi su il morale,” Eeteuk continuò mentre prese l'ultimo morso. Sventolò l'incarto davanti agli occhi di Kangin. “Stessa marca.” ridacchiò (amaramente, notò Kangin) e gettò l'incarto in un bidone dell'immondizia. “Ma davvero, non pensavo sul serio che ti saresti ricordato. E' stato molto tempo fa e in fondo non ti sei nemmeno ricordato il nostro anniversario...”

Kangin si accigliò. “Scusa.”

“E' tutto a posto. Ti amo lo stesso,” Eeteuk sorrise e diede a Kangin un piccolo bacio sulla guancia. Lo prese per mano. “Andiamo, abbiamo ancora una schedule piena per oggi.”

- - - - -

Quando Eeteuk tornò a casa dalla sua faticosa schedule, trovò una scatola di barrette di cioccolato sul suo letto.

super junior, rating: pg, genre: fluff, pairing: kangteuk, oneshot, traduzioni, fanfic

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