Nuova fic di
artlessbaka. Nessun pairing in particolare, ma l'ho trovata troppo carina! *_*
Ah, per chi non lo sapesse Henry Lau è il violinista comparso nel video "Don't Don" dei Super Junior, ed è uno dei trainee della SM Entertainment! Enjoy! ^-^
Titolo: A Henry non piacciono le boyband (Henry does not like boybands)
Autrice:
http://artlessbaka.livejournal.com Originale:
QUI Fandom(s): Super Junior
Pairing(s): Henry-centric, accenno a KiChul (Kibum/Heechul)
Genere: crack, humour
Rating: PG-13
Parole: 733
Nota dell'autrice: questa fic prende di mira N'Sync, BSB, Boyzone e Britney Spears. Non credo siano critiche ingiuste, ma quello che io trovo divertente può non divertire gli altri, quindi per favore abbiate una mentalità aperta. In più, quello che so di Henry è molto limitato, quindi questa fic è basata solo su questi piccoli fatti. Non prendetemi seriamente.
Quando avevano detto a Henry che sarebbe apparso nel nuovo album di una boy band, il suo sopracciglio si era sollevato parecchio ed era rimasto a bocca aperta. Ricordava chiaramente di non aver sostenuto l’audizione solo per finire in qualche versione orientale degli N’Sync. Non gli erano mai piaciute le boy band e aveva sempre fatto molta fatica a prenderle sul serio. Il fatto che la band si chiamasse Super Junior non aiutava affatto - suonava come Backstreet Boys, solo peggio e molto… orientale.
Ora, Henry non aveva nulla contro gli orientali. Dopotutto, era orientale anche lui ma, seriamente, Super Junior? Era evidentemente un gruppo di idol, e Henry non amava gli idol. Per niente.
Henry scoprì più tardi che i Super Junior avevano una quantità enorme di fan, per non dire folli e psicotici. Si chiese se cercare informazioni su di loro su Internet fosse stata una buona idea perché, nonostante dovesse ammettere che fossero davvero attraenti, non stava avendo una buona impressione delle cose che trovava. A quanto pareva, i Super Junior avevano la reputazione di non saper parlare affatto inglese e comportarsi come ragazzi gay uno con l’altro. Henry non ne era contento.
Quando alla fine li incontrò, fu ancora meno contento. Si comportavano tutti come bambini - così tanto che gli sembrò di essere più vecchio di loro. Nonostante l’apparente immaturità, incutevano una certa paura (e, secondo una vocina nella sua mente, erano “Fighi. Molto fighi. Straordinariamente fighi, al limite dell’immaginabile!”), quindi quando uno di loro gli circondò le spalle con un braccio, sussultò e lo guardò intimorito.
“YOH SO GOH-JYUS!” disse il ragazzo iperattivo.
Henry si sforzò di sorridere. Perché, ehilà, barriera linguistica. Piacere di conoscerti, davvero.
“Intende dire ciao,” gli spiegò uno degli altri in inglese, sorprendendo Henry. Ma non disse niente.
Così Henry salutò quel ragazzo iperattivo. Poco più tardi, venne a sapere che il suo nome era Eunhyuk e che avrebbe ballato con lui nel suo assolo di violino.
Più osservava i membri dei Super Junior, più si chiedeva se fossero davvero gay. Erano spesso a coppie durante le brevi pause (a parte quello grassoccio che sembrava essere l’unico etero del gruppo) e poteva giurare di aver visto alcuni di loro baciarne altri sulla guancia. Si chiese se tutto questo fosse normale per le boy band orientali, perché se fossero stati, diciamo, Justin Timberlake e Nick Carter a mostrarsi affettuosi in pubblico sarebbe stato uno scandalo peggiore dell’ultima performance di Britney. Si chiese se fosse normale per le boy band coreane chiamare il loro leader “Umma”, perché era quasi sicuro che nessuno dei Boyzone avesse mai chiamato Ronan Keating “Mamma”.
Mentre mangiavano (molto tardi) la cena, i ragazzi chiacchieravano allegramente tra di loro, facendogli ogni tanto qualche domanda a cui rispondeva usando meno parole possibili. Henry apprezzava il loro tentativo di includerlo nella conversazione, ma con il loro inglese terribile (l’unico che effettivamente era in grado di parlarlo, quasi non parlava affatto) e il suo altrettanto terribile coreano, pensò che sarebbe stato meglio se l’avessero lasciato per conto suo. In ogni caso, il loro leader sembrava determinato a farlo sentire a suo agio con loro.
“C’è niente che vorresti sapere di noi?” chiese la ‘mamma’. “Voglio dire, continuiamo a farti domande su di te ma tu non chiedi niente su di noi.”
Ci vollero cinque minuti perché Henry capisse bene la domanda (“Hyung, credo che dovresti riformulare la frase”, sentì qualcuno dire) e altri secondi per decidere che la prima cosa che avrebbe voluto chiedere erano i loro nomi perché, diamine, loro erano in tredici e lui non era granché bravo con i nomi.
Ma quello che uscì dalla sua bocca fu del tutto diverso da quello a cui stava pensando.
“Siete gay?”
Cadde un silenzio imbarazzante. Alcuni rimasero a bocca aperta. Altri arrossirono. Tutti gli occhi erano su Henry.
“Beh, non credo sia il caso di nasconderlo visto che è abbastanza evidente,” disse Heechul indifferente. “Quindi stai alla larga dal mio Kibum, chiaro?”
Henry fu sorpreso non tanto dalla schiettezza di Heechul, quanto dal fatto che il ragazzo chiamato Kibum si stava comportando come se quella fosse una conversazione del tutto normale.
“…Okay,” disse tranquillamente. Il ragazzo con gli addominali è comunque molto più sexy.
Tutti ripresero a parlare tra di loro come se non fosse successo niente. Henry si strinse nelle spalle e tornò alla sua cena.
Beh, dopotutto non sono poi così male…