Actually I don't really know why I'm writing on lj right now... maybe I just wanted to tell you that yes, I'm alive! XD
Today I went out with Ziette as always... we're approaching our exams so we're more anxious than usual, but it's always sooo~ good to be with them... today for example we discovered a new Chinese shop even cuter than the other one, then we went to Gay Pride and it was full of music and colours and dancing and AMAZING WIGS! *______* Pink, purple, green, blue! *______*
And I don't give a fuck if my exams are so near, I will always find hour or two to hang out with them, because I love them and I need them! ♥ I really hope they will be able to go to Japan with my sister and I... I would like to win a lottery and pay the trip for them... ç_ç
Something else... AH! Well... maybe you're not interested at all, but... I want to show you something! ^^ A video mixed by
xxelinaxx and realized by the amazing girls of
Phoenix: TVXQ's Mirotic sang in 13 languages! XD
The final vid is really good... I didn't think it'd have turned out like this... and the reactions on YT and on other sited are really positive! ^^
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Well... I suck at rap and I know it! XD But I'm amazingly in love with the Romanian and the German part! ♥
I'm completely in love with Super Junior's last song+MV... it's really obsessing me!!! *____*
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It's really one of their best songs so far... and Eunhyuk the Dancing Machine is incredible! *_*
And I want to say something to
okuribi_dreams and
lady_northstar : ............................I WANT MY ENDOU/YANAGI AND YAGURUMA/KAGEYAMA FANFICS!!!! ç_ç♥
Last but not least, here's another fanfic written for the
first italian anonimeme... Italian only, of course! ♥
Titolo: Apparire
Pairing: Koki/Junno
Genere: oneshot - angst?
Rating: PG
Prompt: il prompt per cui ho scritto questa fic era: "Dietro al rapporto apparentemente semplice tra Koki e Junno (Junno fa battutaccia, Koki lo picchia), si nasconde qualcosa di diverso. Ma Junno si chiede perché, in fondo, dovrebbe soffrire ancora. Vedete voi ♥ pure PG se non vi va di descrivere un bel niente di niente."
Disclaimers: Eccerto, sono proprio miei, guardate... >_>
Ho sempre creduto che anche per lui le cose fossero perfette così com’erano. Voglio dire… se erano perfette per me, nella mia testa dovevano esserlo anche per lui.
In fondo è diverso, no? Quello che mostriamo all’obiettivo della telecamera e quello che siamo in realtà. Sono due mondi distinti, e non avrei mai creduto che questo potesse essere un peso per qualcuno cresciuto in quest’ambiente.
Non avrei mai creduto che questo potesse essere un peso per lui.
Quando abbiamo iniziato a stare insieme, mettere le cose in chiaro è stata una delle mie prime condizioni. Non volevo mentirgli. E quindi avevo dichiarato, senza giri di parole, che in pubblico non sarebbe cambiato niente. Lui avrebbe continuato a fare battute stupide che non avrebbero fatto ridere nessuno, e io avrei continuato a picchiarlo anche senza motivo apparente, solo perché era così che i nostri personaggi dovevano comportarsi. Non dovevano avere alcuna importanza le carezze scambiate in camerino, i baci rubati prima di andare in scena o le nottate passate a rotolarsi tra le lenzuola.
Nessuna. Importanza.
La gente non avrebbe capito, mi sembrava chiaro come il sole. Di tutte le relazioni vere o presunte nate all’interno dell’agenzia, la nostra sarebbe stata quella a cui rivolgersi storcendo il naso, quella da etichettare come “strana”. Inadeguata.
Quindi era stato piuttosto semplice decidere che nulla sarebbe cambiato tra di noi, nessuno avrebbe dovuto accorgersi di nulla.
Così avevamo continuato ad essere il Koki e il Taguchi di sempre, avevamo continuato a recitare talmente bene che nemmeno i nostri compagni di gruppo se n’erano mai accorti. In fondo siamo stati allenati a recitare ogni ora della nostra vita. E, alle spalle di tutti, quello che sembrava essere un rapporto molto semplice si era trasformato in qualcosa di molto complesso.
Credevo andasse bene così.
E’ stato un periodo felice per me, davvero felice, e credevo lo fosse anche per lui.
Ma sono stato stupido, davvero stupido, perché non mi sono reso conto immediatamente di come quel sorriso si incrinasse ogni volta che lo colpivo, di come quella maschera facesse sempre più fatica a rimanere intatta ogni volta che fingevo di prendermela con lui. Pensavo che quel chinare il capo poco prima di rialzarsi, quel lasciare che i capelli gli nascondessero il viso per qualche istante, fosse diventato niente più di un tic nervoso.
So di sembrare insensibile e superficiale, ma… me ne sono accorto solo quando ha tagliato i capelli.
Dico davvero. La prima volta in cui l’ho notato è stato il primo giorno in cui, dimenticandosi del nuovo taglio corto, si è dimenticato anche di non avere più quella tenda morbida e sottile a nascondere la sua smorfia stanca alla vista degli altri.
Da quel giorno non è cambiato niente nel mio atteggiamento, ma ho iniziato a prestare più attenzione ai suoi mutamenti d’espressione. L’ho visto oscurarsi ogni giorno di più, in modo così impercettibile che solo io, che lo conoscevo meglio degli altri, me ne sono reso conto.
Mentre in pubblico era sempre il solito Junno, un po’ sciocco e narcisista, in privato diventava sempre più distaccato. Sorrideva in continuazione, anche a casa mia, anche a casa sua, e non mi faceva piacere. Non mi faceva piacere perché quello era il sorriso che usava sempre davanti alle telecamere, quello che sembrava non abbandonarlo mai.
Non mi faceva piacere perché stava invadendo il mio mondo privato con il suo personaggio pubbico.
Così quando una mattina d’inverno, seduto sul bordo del mio letto con le mani strette a pugno e quel sorriso falso a incurvargli le labbra, mi ha detto che voleva chiudere la nostra relazione, non ho avuto il coraggio di fermarlo, di tenerlo con me, perché in fondo lo capivo e al posto suo avrei fatto lo stesso.
Perché continuare a stare con qualcuno che lo faceva soffrire, che si prendeva gioco di lui, anche se per finta, e non aveva nessuna intenzione di rivelare nemmeno ai loro amici di loro due? Perché non era giusto, mi ha sussurrato in un sospiro, non era giusto che lui continuasse ad assecondarmi. Non era giusto e faceva male e lui era stanco. Era stanco del suo personaggio, che lo obbligava a sembrare più stupido di quanto in realtà non fosse, era stanco di correre e saltare e sorridere, dannazione, sempre sorridere, anche quando avrebbe voluto gridarmi contro che non c’era bisogno di essere così cattivi con lui, anche se si trattava solo di una recita.
E io sono rimasto in silenzio ad ascoltare la sua voce calma, più bassa del solito, e mi sono reso conto che non avremmo trovato una soluzione. Lui avrebbe voluto stravolgere tutto, mandare all’aria il lavoro che per anni avevo fatto su me stesso. Non avrei mai potuto dargli quello che voleva, non avrei mai potuto smettere di recitare me stesso solo per rendere felice lui. Non avrei mai potuto lasciar trapelare nemmeno una briciola della verità, non potevo farlo e lui lo sapeva.
E non mi ha chiesto nulla, infatti, si è solo alzato dal letto per darmi un ultimo bacio, uno sfiorarsi di labbra, la sua pelle morbida contro la mia un po’ più ruvida, e mi ha detto che non sarebbe più tornato da me.
Non ho fatto niente per fermarlo.
Sono stato inghiottito da questo mondo fatto di menzogne e non sono stato in grado di tenermi stretta la cosa più vera che questo lavoro difficile e doloroso mi avesse mai regalato. Non ho nemmeno avuto il coraggio di lottare per lui, perché anche solo sapere di averlo fatto soffrire così intensamente mi ha riempito il cuore di rabbia verso me stesso.
Quando lui si è voltato e se n’è andato, ho capito di aver perso un altro pezzo di me stesso.
E nessuno, tranne me, l’avrebbe mai saputo. Perché niente, in apparenza, sarebbe mai cambiato.
That's it! ^^ As always, comments are ♥! ^^