Jan 15, 2011 11:57
Qualche giorno fa sono salito in Valle di Comino, come spesso mi capita di fare da qualche anno a questa parte. Ho scoperto infatti che quei paesini sono pieni di gente cordiale e brillante. E poi le storie che ti raccontano, alcune pura magìa. Ah, e si mangia benissimo. E' proprio a tavola che il gestore di un pub della zona mi ha iniziato a raccontare cose davvero spettacolari. Entusiasta, gli ho promesso di mettere su foglio una di queste e quindi:
Io so cosa tu vuoi
Il bello del mio lavoro è avere tutto il tempo per poter osservare la gente che si alterna dall'altra parte del bancone. Dopo una vita passata a vedere persone e ad ascoltare cosa ordinano, oramai ci azzecco spesso, a prevederne i gusti. Ad esempio il ragazzino lì in fondo, che ha appena scoperto l'ebrezza del superalcolico, mi chiederà sicuramente un rum & coca. La ragazza finto alternativa che flirta col tipo finto alternativo vorrà immancabilmente prosecco con (“mi raccomando, giusto un goccio di”) aperol. Lui, una guinness, mezza pinta.
Però una volta mi sono sbagliato davvero di grosso. A quei tempi lavoravo in un paesino di montagna, lontano dalla città. Un giovedì entrò nel mio locale una coppia. Lui, classico bike rider, giubbotto di pelle, capello lungo scuro, baffo folto, barbetta, anfibi. Lei, biondissima e puposa. Quando li vidi non ebbi dubbi: una birra chiara, pinta, per lui, una mezza pinta, rossa, per lei. Mi girai verso la spina per preparare le due bibite e sorprenderli, come facevo spesso con i mie nuovi avventori. Ma l'uomo fu veloce a raggiungere il bancone e a chiedere: - Scusi, due caffè. Decaffeinati. Uno macchiato. E due bicchieri d'acqua.
Mi girai deluso e preparai l'ordinazione, studiando attentamente i due per imparare dal mio errore. La scena si ripeté senza variazioni ogni giovedì. Negli altri giorni della settimana non li vedevo mai e spesso mi sono chiesto perché. Ma, ovviamente, non ho mai domandato.
Anni dopo, di bar in bar, arrivai in città. Mi abituai velocemente ai nuovi ritmi, più veloci e caotici rispetto ai paesini della valle. Però mi mancavano i bei tempi, quei lunghi pomeriggi senza far nulla a raccogliere le storie incredibili degli sfaccendati di turno. Perciò fui felice di rivederlo, fu davvero un salto nel passato. Vestito quasi come un dipendente di banca, ma col capello ribelle, il baffo a manubrio e la barbetta caprina. Potevo finalmente prendermi la rivincita sul mio sesto senso. Ricordavo ancora lo smacco di allora e in più qui in città lo scontrino si fa prima, mica come da noi che ci fidiamo. Così mentre lui faceva la fila, ebbi il tempo di preparare due caffè. Decaffeinati. Uno macchiato. E due bicchieri d'acqua.
Quando si presentò davanti a me, mi porse lo scontrino e aprì bocca: -Per favore, due caffè...
Mi voltai in un istante e continuai: - … decaffeinati. Uno macchiato. E qui ci sono i due bicchieri d'acqua
Mi guardò con occhi sospettosi: - E questi chi li ha ordinati?
Sorridendo, gli risposi: - E quello che stava per chiedere, no? Non dimentico mai i gusti dei clienti
- Ma io è la prima volta che entro qui in vita mia.
La sua espressione era impagabile. Dentro di me esultavo per aver cancellato finalmente la macchia di anni prima.
- Qui sì, ma forse non ricorda di quel bar sperduto in cui entrava ogni giovedì, chiedendo immancabilmente un caffè, per lei ...
La sua espressione, se possibile, divenne sempre più sorpresa. L'avevo davvero messo ko, non si sarebbe mai aspettato un simile sfoggio di memoria e di professionalità!
- ...e per la sua amica bionda.
Fu in quel momento che mi resi conto che la smorfia che deturpava il viso dell'uomo non era di sorpresa bensì di terrore. La bocca semi aperta, incapace di emettere fiato. Il corpo scosso da un fremito incontrollabile.
Così mi girai leggermente a sinistra e la vidi. Bellissima, puposa. E mora. Dai suoi occhi, due spade. Prima dell'esplosione d'ira ebbi giusto il tempo di dire: - Ma sicuramente mi sbaglio...
Mi voltai alla mia destra e mi allontanai il più possibile, mentre dietro le urla femminili annunciavano che una tragedia si stava compiendo.