Titolo: Il giorno che non ti ho ucciso
Fandom: Harry Potter
Coppia: Harry Potter/Voldemort
Prompt (
fanfic100_ita): 043.Diamante.
Rating: PG13.
Note: Ho sempre più pietà per questo povero Voldemort… E come al solito ringrazio
fiorediloto per aver letto e corretto il tutto, baciuz baciuz :* e Marco per i consigli preziosi, a te tre baciuz :*
Tabella:
Tabella
Nella dimora dell’Oscuro Sire regnava la quiete. Voldemort era a lavoro e Harry, che aveva da poco terminato le faccende di casa, sfogliava con interesse una delle sue riviste preferite: Mondo Mamma. In modo particolare leggeva un articolo dal titolo ‘Preparati, perché la cicogna prima o poi arriverà anche a casa tua!’. Harry era immerso nella lettura (‘e il tuo cuore di mamma si riempirà di gioia quando la cicogna ti dirà se il bebé è un lui o una lei. Ma tu sarai pronta ad accoglierlo o ancora, povera sciocca!, non avrai fatto una lista dei nomi che vorresti dare al cucciolo? A tale proposito di consigliamo l’acquisto di: ‘Nomi da tutto il mondo’. Vedrai che troverai il nome giusto per il tuo bebè!’ - Harry si appuntò il nome del libro, certo che presto la cicogna avrebbe fatto visita a casa sua), dicevamo, Harry era immerso nella lettura, quando bussarono alla porta. Si alzò di scatto convinto che potesse essere la cicogna, oh che coincidenza fortunata sarebbe stata! Aveva tanto desiderio di un bebé tutto suo. Corse felice alla porta, ma quando aprì ad attendere non c’era la cicogna col fagotto nel becco, ma Hermione.
- Oh! Ah… sei solo tu… - constatò Harry deluso.
- Ma Harry caro, chi volevi che fosse? La cicogna? Che dici, mi fai entrare in casa? Ho tante di quelle cose da dirti… non puoi immaginare!
Hermione entrò e si accomodò in salotto.
- Harry, gioia, gradirei un tè e tutta la tua attenzione.
Harry incantò i fornelli e mise a bollire l’acqua, mentre si sedeva accanto all’amica.
- Caro, noti nulla di diverso in me? - chiese Hermione radiosa in volto.
Harry, esaminò attentamente l’amica.
- Hermione! Mio Dio! Sei di nuovo ingrassata! Povero tesoro, dopo la fatica che hai fatto per perdere peso.
Hermione lo fulminò con lo sguardo.
- No, caro, non è quello. Guarda meglio. - Il tono non era più gaio e felice, ma leggermente stizzito.
Harry la squadrò nuovamente da capo a piedi: indossava un completo un po’ kitsch, ma pensò che comunque non fosse il caso di farglielo notare, vista la reazione di prima. Mentre Harry rifletteva, Hermione sbatteva le folte ciglia e sventolava le mani vicino al volto, come per farsi aria.
- Oh, Harry, come puoi non averlo notato! - Sbuffò d’improvviso la ragazza, sbattendo i bugni sulle ginocchia.
- Guarda meglio le mie mani, precisamente l’anulare della mano sinistra… noti niente di diverso? - chiese con aria civettuola Hermione. E fu allora che Harry notò.
- Hermy! L’anello! - Harry portò stupito le mani alla bocca, poi afferrò la mano di Hermione per guardare meglio l’oggetto - Oh, povero tesoro, finalmente si è deciso a sposarti e guarda che anello ti regala… questo diamante è davvero piccolo! Anch’io, come minimo, mi sarei strafogata di torte e bigné, rischiando di prendere tutto questo peso… - Harry era sinceramente sconvolto e indignato, ma mai quanto Hermione, che ritrasse subito la mano.
- Io non sono affatto ingrassata, e quanto meno Ron, al contrario di certa gente di mia conoscenza, mi ha finalmente chiesto di sposarlo. - Hermione si voltò con aria altera, mentre Harry si contorceva le mani, colpito nel suo punto debole.
Era vero, Voldemort ancora non gli aveva chiesto di sposarlo, e nessuno poteva comprendere il dolore di Harry.
- Hai ragione, cara, tu tra poco ti sposerai, e io ancora vivo questa vita di peccato e di lussuria, convivendo con quel mostro di insensibilità che è Voldy. - Harry fece un singhiozzo, trattenendo a stento le lacrime. Allora Hermione si voltò verso l’amico, ormai non più arrabbiata.
- Harry, scusa, non volevo ferirti, è stato solo un momento. Vedrai - e afferrò le mani dell’amico portandosele al cuore - che arriverà anche il tuo momento caro, e quando avverrà, sarai una sposa bellissima. - I due si abbracciarono.
- Mai quanto te, se perderai almeno cinque chili, cara. - Hermione fece una smorfia di disappunto.
- Ma ora beviamo il nostro tè e raccontami come si è svolta la dichiarazione per filo e per segno…
Tre ore dopo
Voldemort era tornato da poco a casa. La giornata era stata relativamente tranquilla e serena: lo sterminio di Babbani procedeva in modo regolare e puntuale e la popolazione mondiale si era ridotta del 10% negli ultimi sei mesi, notevolissimo traguardo se si considerava la forte opposizione del PSB (Partito Salviamo i Babbani, capeggiato da Hermione Granger, sporca mezzosangue amica di Harry, che Voldemort non aveva ancora ucciso per motivi che non chiari). L’unica cosa che aveva un po’ guastato la giornata era stato il festino organizzato nell’Ufficio per i Giochi e gli Sport Magici in onore di Ron Weasley (altro sudicio traditore, amico di Harry), che a quanto pare stava per sposarsi. Voldemort ovviamente non era stato invitato alla festa, ma Draco Malfoy aveva avuto la gentilezza e premura di informarlo del caos che stava avvenendo nell’Ufficio, e lui era corso di persona a bloccare il trambusto. Nessuno poteva festeggiare o divertirsi in quella maniera spudorata, soprattutto senza avere invitato anche lui.
Quindi, eccetto questo piccolo imprevisto, la giornata era filata liscia e ora, finalmente tornato a casa, poteva dedicarsi al meritato riposo.
Appena l’Oscuro mise piede in casa, qualcosa lo turbò. Nessuno venne a prendere la sua 24ore, nessuno venne a dargli il bacio del ben tornato, nessuno urlacchiò saluti inappropriati. Dopo un primo attimo di smarrimento (non che all’Oscuro facessero piacere quelle manifestazioni d’affetto esagerate, ma ormai ci aveva fatto l’abitudine, o almeno così giustificava il suo turbamento), dunque, dopo quel primo momento, Voldemort pensò che finalmente l’intruso era fuggito, ed ebbe una fitta di gioia al cuore.
Prima di esultare però si mise a ispezionare la casa. Allora si accorse che un pianto sommesso proveniva dalla camera da letto… l’Oscuro sospirò sconsolato, comprendendo che nessuno aveva abbandonato la sua dimora.
Entrò nella stanza e vide Harry stretto ai cuscini, immerso in un mare di singhiozzi soffocati.
L’Oscuro si schiarì la voce per farsi notare, Harry allora si mise seduto e si asciugò le lacrime con il grembiule.
- Voldy, caro… sigh… la cena è già pronta in tavola… sob… va’ a mangiare, io ti raggiungerò… non appena… mi… BUAHHHHHH. - Harry ricadde disperato sui cuscini.
Voldemort pensò che finalmente si era reso conto della sua condizione di prigioniero e schiavo, ma in quello stesso momento Harry iniziò a urlare.
- Ron ha chiesto a Hermione di sposarlo! Quello zuccone l’ha fatto! Anche loro si sposano, tutti i miei amici si sposano, io invece vivo in queste condizioni, in questa situazione imbarazzante, senza un anello, senza una promessa, senza un progetto futuro, senza il mio bebè! Buahhhhhhhh!!
Voldemort barcollò, sconvolto… Anello? Bebè…?
- Eh? - fu l’unica cosa che l’Oscuro riuscì a dire.
Harry allora si alzò, gli occhi ancora pieni di lacrime, e iniziò a inveire spietato e infuriato contro il povero Oscuro, indifeso e tremante nella sua veste nera.
- ‘Eh’ cosa? Tu, brutto stupido, ora mi porterai da Tiffany e mi comprerai l’anello con il diamante più grosso che c’è, e dichiarerai ufficialmente il nostro fidanzamento. Altrimenti nessuno pulirà più, nessuno cucinerà più, rimarrò in questa casa e ti torturerò in modi che neanche tu puoi immaginare, fin quando non mi chiederai di sposarti!
- Eh? - Rispose ancora una volta Voldemort. Torturarlo più di così? Impossibile. - Eeeh?- ripeté, strabuzzando gli occhi.
- Bene, allora è deciso, ora esci da questa stanza, devo scegliere il vestito giusto per andare in gioielleria.
Harry buttò fuori dalla camera da letto il povero Voldemort, che rimase dietro la porta, sconvolto da tutto quello che era accaduto in meno di dieci secondi.
- Eh? - disse per la quarta volta, incredulo.
In un momento di lucidità, Voldemort comprese di essersi fatto incastrare un’altra volta, ma qualcuno avrebbe pagato per questo: Ron Weasley sarebbe stato decapitato in un’esecuzione pubblica, e Hermione Granger esiliata fuori dal pianeta Terra.
Trattenne a stento le lacrime, mentre immaginava i suoi Mangiamorte che gli ridevano dietro.