(no subject)

Feb 08, 2008 01:57


Ecco l'aggiornamento, è stato  un pò problematico, ma alla fine cel'ho fatta!!!!
Vi chiedo scusa per le 5 foto scattate nel gioco..ho fatto un tremendo errore..scusate!!!
Buona lettura!




Il lunedì dopo Kloe è pronta per il suo appuntamento con l'assistente sociale, provare a chiedere aiuto la fa sentire a disagio, ma ne ha proprio bisogno.
Certo nessun contributo comunale potrà aiutarla a sanare il debito con Escobar, ma un pò di soldi extra le farebbero proprio comodo.
Così entra nel comune dove lavora , come sempre, Bree è seduta al suo computer e la degna solo di uno svogliato ciao.
Sale le scale, ma stavolta svolta a destra e si ritrova davanti ad una porta.


Bussa ed una voce di ragazza le risponde cortesemente:
-Avanti!-
Kloe entra nel minuscolo ufficio, solo una scrivania con un telefono, l'assistente sociale le sorride e la invita a sedersi.


La ragazza le tende la mano sorridendo, è molto carina, con una pelle così chiara da sembrarare una bambola di porcellana.
-Buon giorno!Lei deve essere la signorina Coffey!Io sono Lucrezia.
-Sì, molto piacere, può chiamarmi Kloe.-
-Certo, dimmi Kloe, come posso esserti utile?-


E così Kloe inizia a raccontare tutta la storia di sua madre, di come lei fosse scappata appena sedicenne e di tutti i debiti lasciatele in eredità.
Lucrezia ascolta con interesse, annuendo in segno di comprensione nei passaggi più critici della storia, appena Kloe smette di parlare prende la parola.
-Vedi, la tua famiglia è ben nota ai servizi sociali e conosco abbastanza bene qual'era la situazione di tua madre, ma so gia che non potrò aiutarti.-
-Ma come!-
-Il fatto è che le somme destinate agli aiuti economici sono talmente basse che quei pochi spiccioli non ti servirebbero a niente e in più ci vogliono mesi prima di attivare qualsiasi tipo di intervento.
Se vuoi posso comunque portare la tua domanda in consiglio, ma sappi già che sarà un no.-
Kloe cerca di mantenere la calma prendendo respiri profondi, poi si alza dalla sedia.
-Insomma non si può fare niente.-
-No, mi dispiace.-
Prende la porta ed esce dall'edificio.


Si siede su una panchina di legno fissando il vuoto, nessuna prospettiva e speranza difronte a lei.
Sente qualcuno seduto accanto a lei e quando si volta rimane sorpresa.


Bree le sorride e inizia a parlarle.
-Tutto bene Kloe?-
-Sì, certo, tutto a posto.-
-So cosa stai pensando e so che ho sbagliato di nuovo con te.-
La ragazza la guarda con aria interrogativa.
-Scusa Bree, non ti capisco.-
-Allora lascia che ti racconti, prometti solo di non interrompermi o forse non avrò più il coraggio di andare avanti.


-Io sono una delle poche persone che possa dire di aver conosciuto veramente tua madre e, per quanto ti risulti difficile crederlo, era una donna fantastica.
Bella e fiera esattamente come te.
Eravamo amiche, migliori amiche, giovani e sicure di noi stesse, ci divertivamo un sacco insieme..
Sembrava che niente e nessuno potesse dividerci, già, niente e nessuno..-


Bree fa una pausa, si passa una mano fra i capelli e continua il suo racconto.
-Fino a che quel nessuno arrivò, con il nome di Josh.Ai mie occhi era il ragazzo più bello che avessi mai visto, spalle larghe, sorriso ammaliante, lo conobbi perchè era il mio giardiniere.
Ben presto me ne innamorai, ricordo ancora il nostro primo bacio, così romantico che sembrava uscito da un film.-


-Tutto filava liscio finchè Josh non conobbe Reena, fin dal momento che li feci incontrare mi resi conto che erano perfetti l'uno per l'altra e purtoppo la mia intuizione si rivelò esatta.
Poco dopo furono proprio loro che mi dissero che si erano innamorati, che erano molto dispaiciuti, che la loro intenzione non era quella di farmi del male, ma l'avevano fatto e io non fui in grado di perdonare.-


-L'amicizia con tua madre finì in quel momento e non pensare che tu non c'entri niente in questa storia.
Quanto Reena rimase incinta di te fu una sorpresa per tutti, soprattutto per Josh, ma ne sembrò comunque felice.
La sera in cui nascesti accompagnò tua madre all'ospedale e poi, senza un motivo apparente, sparì lasciandola da sola con una bimba da crescere.
Da quel momento è cambiata ed è diventata la persona che hai conosciuto tu, alcool e gioco d'azzardo sono diventati i suoi nuovi migliori amici.
Io sono rimasta a guardare la mia migliore amica sprofondare nel baratro, l'ho guardata toccare il fondo portantosi dietro te, troppo stupida e orgogliosa per muovere un dito-


-Avrei dovuto intervenire, starle vicino e stare vicino a te, avrei dovuto darle una mano, ma non l'ho fatto.Vivo con i sensi di colpa ormai da 25 anni e quando ti ho visto entrare da quella porta l'altra mattina ho commesso lo stesso errore, ti ho ignorata.
So che sei in difficoltà e se adesso e ti sto raccontando tutto questo è per chiederti scusa perchè infondo è stata anche colpa mia se per te è stato sempre tutto difficile, ti chiedo perdono e adesso sono davvero pronta ad aiutarti.-

Previous post Next post
Up