fic: Forever
Titolo: Forever (temporaneo ù.ù)
Fandom: Marvel [Earth616/movie-verse]
Personaggi: Tony, Steve [Steve POW]
Rating: giallo
Avvisi: slash, angst, introspettivo
Note: che vi dicevo? Ne sono cotta, di quegli occhi lì. Di quel cervello lì. Di quel sorriso lì. Di quel cu...ahem, di quel cuore lì ù____ù *si ricompone* Dunque, sempre grandi manate di psicanalisi dell'Uomo da Stiro. Tanto amore per lui <3 [ma anche per Steve, eh, che ha una pazienza!]
Forever
Quando Tony sorride -un sorriso vero, spontaneo, sollare, che gli illumina il volto accendendogli gli occhi di un blu incredibile-, Steve sente, davvero, le proverbiali farfalle allo stomaco. Ed è strano, perchè Steve Rogers è un soldato e sa che non si sopravvive d'illusioni, ma per quel sorriso sarebbe disposto a rinunciare a tutto, anche alla Causa. I sorrisi di Tony sono così speciali, e anche rari, che quando riesce a strappargliene uno vorrebbe poter fermare il tempo. Trattenere quell'istante e portarselo sempre appresso, incastonato per bene tra altri mille ricordi per poterlo conservare e ripescare quando la vita pare andare a rotoli e non riesce a cancellare il sapore amaro della sconfitta dalla bocca.
Perchè è stupendo, Tony, quando sorride, diventa qualcosa di più del genio miliardario filantropo playboy supereroe, diventa ben più dell'uomo in armatura con cui fronteggia ogni battaglia, ben più dell'esaltato che si rinchiude per giorni interi in quel suo laboratorio maledetto per riemergervi al limite dello stremo, ben più della lingua aguzza che mette in difficoltà praticamente tutti, nel team, tanto che potrebbe far concorrenza a Loki. Diventa un'uomo, un'uomo vero, di carne ossa e sangue e cuore di metallo, senza ombre ad oscurargli il viso, e Steve sa che la sua risata è la cosa più preziosa che si sia mai ritrovato a salvare.
Se Tony sorride, Steve sa perchè è dovuto restare tutto quel tempo nel ghiaccio ad aspettare senza oltrepassare il confine del non ritorno: è qui che doveva essere, qui al suo fianco, a prenderlo per mano, ad ascoltare il ronzio del reattore ad arco, a sogghignare per qualche stupida battuta, a stringerlo tra le braccia e a baciarlo con tutta la calma e l'amore del mondo, e va bene così. L'importante è che quel sorriso continui a fiorire, anche solo per lui.
Fandom: Marvel [Earth616/movie-verse]
Personaggi: Tony, Steve [Steve POW]
Rating: giallo
Avvisi: slash, angst, introspettivo
Note: che vi dicevo? Ne sono cotta, di quegli occhi lì. Di quel cervello lì. Di quel sorriso lì. Di quel cu...ahem, di quel cuore lì ù____ù *si ricompone* Dunque, sempre grandi manate di psicanalisi dell'Uomo da Stiro. Tanto amore per lui <3 [ma anche per Steve, eh, che ha una pazienza!]
Forever
Quando Tony sorride -un sorriso vero, spontaneo, sollare, che gli illumina il volto accendendogli gli occhi di un blu incredibile-, Steve sente, davvero, le proverbiali farfalle allo stomaco. Ed è strano, perchè Steve Rogers è un soldato e sa che non si sopravvive d'illusioni, ma per quel sorriso sarebbe disposto a rinunciare a tutto, anche alla Causa. I sorrisi di Tony sono così speciali, e anche rari, che quando riesce a strappargliene uno vorrebbe poter fermare il tempo. Trattenere quell'istante e portarselo sempre appresso, incastonato per bene tra altri mille ricordi per poterlo conservare e ripescare quando la vita pare andare a rotoli e non riesce a cancellare il sapore amaro della sconfitta dalla bocca.
Perchè è stupendo, Tony, quando sorride, diventa qualcosa di più del genio miliardario filantropo playboy supereroe, diventa ben più dell'uomo in armatura con cui fronteggia ogni battaglia, ben più dell'esaltato che si rinchiude per giorni interi in quel suo laboratorio maledetto per riemergervi al limite dello stremo, ben più della lingua aguzza che mette in difficoltà praticamente tutti, nel team, tanto che potrebbe far concorrenza a Loki. Diventa un'uomo, un'uomo vero, di carne ossa e sangue e cuore di metallo, senza ombre ad oscurargli il viso, e Steve sa che la sua risata è la cosa più preziosa che si sia mai ritrovato a salvare.
Se Tony sorride, Steve sa perchè è dovuto restare tutto quel tempo nel ghiaccio ad aspettare senza oltrepassare il confine del non ritorno: è qui che doveva essere, qui al suo fianco, a prenderlo per mano, ad ascoltare il ronzio del reattore ad arco, a sogghignare per qualche stupida battuta, a stringerlo tra le braccia e a baciarlo con tutta la calma e l'amore del mondo, e va bene così. L'importante è che quel sorriso continui a fiorire, anche solo per lui.