fic: nurse style

Nov 06, 2011 19:35

Titolo: Nurse style
Pairing: tony Stark, Steve Rogers
Rating: verde mela
Riassunto: Tony è malato.
Prompt: piumino, by danna <3
Avvisi: flash, slash molto light, microbi in circolo.
Note: cavolata della sera, molto, molto scema XD


Nurse style

-Tony, esci fuori da lì sotto, avanti-

La massa informe formata da coperte, piumone, fogli spiegazzati e una intuibile figura umana si mosse traballante, ma da essa non venne alcun segno di vita intellegibile. Sbuffando, Steve si sedette sul bordo del materasso, poggiando il vassoio che teneva tra le mani sulle ginocchia muscolose, e sollevò un lembo della coperta, quel tanto che bastava per lasciar intravedere un volto congestionato, il naso rosso e gocciolante e i begli occhi azzurri febbricitanti.

-Steve…- borbottò, cercando di rintanarsi un po’ più a fondo, mentre al contempo provava a nascondere il laptop ancora acceso dietro alla schiena -Che c’è?-

-C’è che è l’ora della medicina, stupido ingegnere- chiocciò il soldato, internamente combattuto se mettersi a ridere di gusto o se mostrarsi severo verso l’evidente insubordinazione. Alla fine optò per una via di mezzo, cercando di restare il più neutro possibile mentre s’impossessava del computer e lo accantonava sul comodino -E si dà il caso che non dovresti lavorare, col febbrone da cavallo che ti ritrovi-

-Ma… insomma, siete tutti impegnati, e io… mi annoio senza fare nulla!-

Per somma sfortuna del povero Tony, quella che doveva essere una protesta accusatoria nei confronti dei suoi compagni di squadra, che continuavano a svolgere il loro dovere di supereroi incuranti della sua orrenda salute, finì soffocata in un brusco accesso di tosse catarrosa che scosse ogni muscolo del torace. Steve si ritrovò a sorridere, scostando ancora un po’ la coperta per farlo respirare meglio.

-Lo so, ma se ti strapazzi impiegherai solamente più tempo a guarire. Adesso prendi lo sciroppo-

Ancora rantolante, sul viso del CEO delle Stark Industries si dipinse una smorfia di disgusto puro, che per poco non fece miseramente crollare la facciata austera che Capitan America lottava per mantenere in viso. Ne aveva discusso con Jarvis, in cucina, e il maggiordomo l’aveva avvisato che Tony Stark provava un odio ricambiato nei confronti dei medicinali dalla tenera età di tre anni, ovvero dal primo assaggio di chissà quale intruglio che di sicuro non aveva avuto un sapore sopraffino. Era anche quello il motivo per cui aveva accettato l’arduo incarico di fare l’infermiere, nel tempo lasciato libero alla squadra: se c’era qualcuno che poteva convincere Iron Man a fare qualcosa controvoglia, quello era sicuramente lui.

-Andiamo- esclamò, afferrando la bottiglia scura del medicinale e versandone una porzione abbondante in un cucchiaio da cucina -pensa che lo stai facendo per il bene dell’umanità!-

-L’umanità di sarebbe molto più grata se trovassi il modo di far sparire per sempre quella roba- brontolò l’altro, tirando teatralmente su col naso prima di storcerlo ulteriormente e tirare indietro il collo, lontano dal malefico ritrovato -Esigo una ricompensa per tutto…-

-Certo. Ora manda giù- approfittando del varco aperto da quelle parole, Steve gli cacciò in bocca il cucchiaio senza la minima manifestazione di dispiacere sul viso. Tony sbarrò gli occhi, incredulo, ritrovandosi a deglutire per un riflesso indesiderato; mugugnò indignato, probabilmente lasciandosi scappare anche qualche insulto, ma a quel punto Steve aveva già ritirato la posata, l’aveva appoggiata al vassoio e s’era sporto un po’ più in avanti col busto, sostituendola delicatamente con le proprie labbra, in un bacio leggero.

Le proteste di Tony si acquietarono completamente nell’arco di qualche secondo, mentre il suo corpo si abbandonava piano al calore che montava nel petto. Al primo gemito soddisfatto che gli sfuggì di bocca, Steve si tirò indietro sorridendo divertito, lasciando l’altro alquanto costernato.

-Il prossimo che parla delle eccezionali virtù di Capitan America, dovrà fare i conti con me- una piccola ruga contrariata si formò tra le nere sopracciglia -Farabutto imbroglione. E manipolatore-

-Tutto tranne la Causa, mister Stark- ribatté prontamente il soldato, rialzandosi in piedi ridacchiando -Adesso vedi di dormire un po’. Ne riparleremo quando starai meglio-

Tony fece per replicare, infuriato, ma un fragoroso starnuto gli bloccò nuovamente le parole in gola. Steve aspettò paziente che si fosse rimesso disteso, prima di sistemargli adeguatamente il piumone e sequestrargli definitivamente appunti su eventuali miglioramenti dell’armatura e il computer portatile, che si spense con un ronzio di gratitudine. Tony brontolò qualche altra ingiuria, e poi sbuffò esasperato, seppellendosi sotto le coltri.

-Non è fottutamente giusto-

-E smettila di fare il bambino- Steve si concesse di ridere, finalmente -capita a tutti di stare male. Tornerò per l’ora di cena, quindi vedi di non combinare nulla fino ad allora. Intesi?-

Iron Man annuì con aria recalcitrante, aspettando paziente che l’altro uscisse dalla stanza chiudendosi la porta dietro le spalle. Poi, sorridendo sotto i baffi con una aria maligna e cospiratoria che avrebbe fatto invidia al villain più incallito, sfilò un minuscolo palmare da sotto il pigiama, aprendo immediatamente un nuovo foglio di lavoro.

Capitan America poteva anche essere in gamba, ma lui era un genio mica per nulla.

character: anthony stark (iron man), fandom: marvel, fanfic, character: steve rogers(captain america)

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