Fic: Iridiscent
Il posto più sicuro che esisterà mai sulla faccia della Terra è un abitacolo di qualche metro che odora di pelle, alcantara e un retrogusto di gasolio, il mondo che scorre al di là del finestrino e il tenue calore di quell’intimo ambiente chiuso a scaldarti le ossa. Sam lo sa, lo ha imparato dopo un’incalcolabile serie di disgrazie e circa tre crisi internazionali, e per quanto ogni volta che la portiera sbatte e si chiude l’ansia del dubbio permane, quando il motore si avvia non vi è spazio che per quel senso quasi rilassante di sicurezza.
Bee è casa, Bee è famiglia, Bee è fiducia, Bee è quella scintilla che gli pizzica la schiena nelle difficoltà e che lo ha reso più sfrontato nell’affrontare la vita. Bee è quello zampillo di speranza e di affetto che gli sgorga dal cuore quando la sua figura gialla e nera si staglia contro il cielo limpido d’America, quando sa che nonostante gli impegni e il dovere tornerà sempre per lui.
Ascolta il rombo tonante e profondo del suo cuore sotto il tetto di un cielo di stelle, lento e regolare, e si lascia cullare nel sonno ricordando che sì, amerà Carlie per sempre, fino a quando avrà vita nel corpo, ma non ci sarà nulla in grado di andare oltre -lo spazio, il tempo, le guerre e l’universo stesso- e colmargli l’anima come condividere un solo sguardo con quegli occhi che conoscono la consistenza dell’immenso.