titolo Flip Sides
autrice
kiyala fandom BLEACH
personaggi Ichigo Kurosaki, Uryuu Ishida
pairing Ichigo/Uryuu
rating NC-17
note (autrice) è il mio compleanno, QUINDI. ecco una fanfic :D
note (traduttrice)
originale ; visitate anche:
kiyala &
shannys_cornerdisclaimer Non mi appartengono, non esistono, non ci guadagno.
~ I commenti sono l'amore. I lurker sono il male.
~ Flip Sides.
Side A: Stupido Shinigami
Non riesco a ricordare come io abbia cominciato. Non so quando ho cominciato… a guardare Ishida. E, davvero, non ho idea di quando io abbia smesso di ricordare a me stesso che è una cosa perversa e sbagliata e non dovrei affatto trovarla così eccitante.
Ma non posso farci niente.
Vengo qui una notte sì e una no, lasciandomi dietro il corpo così praticamente nessuno può vedermi. Mi appollaio sull'albero che casualmente si trova proprio davanti alla sua finestra e… cazzo.
La sua testa è sollevata da un paio di cuscini, così può guardarsi sebbena stia sdraiato sul letto. Il suo corpo è molto più muscoloso di quanto la sua immagine di secchione strambo lasci immaginare. L'espressione sul suo viso è profondamente diversa da quella che ha a scuola, o mentre stiamo combattendo gli Hollow. I suoi occhi sono semi-chiusi, la bocca aperta e i suoi capelli sono sparpagliati sulla sua faccia e sui cuscini.
Ha le mani - merda, quanto amo le sue mani - sul cazzo. La sinistra sta strofinando l'intera lunghezza, tendendo la pelle verso il basso e verso il basso ancora, mentre la destra massaggia i testicoli. Ha le gambe spalancate, e mi bloccano un po' la visuale, ma se quei morbidi gemiti e quei sospiri spezzati significano qualcosa… si sta decisamente divertendo.
Ogni volta, usa lo stesso metodo. Comincia lentamente, stuzzicandosi finché non può più resistere, e lentamente si avvicina a…
"Ahh," rantola, e so già cosa sta per succedere. Mi lecco le labbra, realizzando soltanto adesso quanto sia asciutta la mia bocca. Non riesco ad interessarmene, comunque, troppo occupato a guardare la sua bocca, mentre lui si porta le dita alle labbra, succhiandole.
Cazzo, sì, voglio gemere, mentre lo guardo allargare ancora un po' le gambe, spostare il proprio peso così da poter spingere quelle dita dentro di sé un po' alla volta, e lasciare che la testa gli ricada all'indietro contro i cuscini. La mancina non ha smesso di strofinare il suo pene e lui ansima rumorosamente di piacere.
"Ah… cazzo, cazzo…!" Alza un poco la voce, e so che c'è quasi… che la parte migliore sta arrivando. Non sbatto nemmeno le palpebre mentre lo guardo, cercando di cancellare i pensieri che mi dicono che dovrei solo saltare attraverso questa finestra aperta e dargli una vera ragione per gemere.
"Nnnnh, uh! Sììì," ansima, e so che ha trovato la prostata. Il suo corpo si tende, la schiena si inarca e lui viene bruscamente. Ma non senza gemere un'ultima volta.
"Aaaah, Kurosaki!" geme. Per me. E allora sento il liquido preseminale formare una piccola macchiolina bagnata sul davanti delle mie mutande. Mi ci vuole un sacco di autocontrollo per non masturbarmi mentre lo guardo, ma da quando ho cominciato a spiarlo, la mia memoria visiva è migliorata tantissimo. Riesco a ripetere tutte le sue espressioni nella mia testa, quando sono di nuovo nel mio corpo, nel mio letto. E Ishida non sarebbe più l'unico saputello.
Lo guardo ancora, e lui se ne sta sdraiato, sembra compiaciuto di sé stesso, e ansima piano.
…E poi si volta e mi guarda. E ghigna.
Side B: Quincy Sporcaccione
Quando sono diventato un tale esibizionista? …Chissà, forse questa non è nemmeno la parola giusta. In ogni caso, c'è sicuramente qualcosa che non va, in me. Qualcosa che mi fa pensare che non ci sia nulla di sbagliato nel fatto che lui stia semplicemente seduto lì e guardi.
So che potrei accusare Kurosaki per questo, di qualunque cosa si tratti. L'idiota pensa di essere così intelligente, a starsene in silenzio e fuori dal mio campo visivo. Non si rende conto che il suo reiatsu - questa vivida sensazione alla quale anelo costantemente, al punto che ho bisogno di questo tipo di liberazione - mi permette di sapere esattamente dove si trovi. Ed esattamente quanto è eccitato.
Dev'essere questo. Mi piace eccitarlo. Mi piace il fatto che sono in grado di fargli provare questo e che, per quanto ne so, dal momento che tengo sotto controllo il suo reiatsu, nessun altro può. Mi piace che lui guardi me, notte dopo notte, senza mai stancarsi di osservarmi, ascoltarmi, provare la stessa voglia che provo io.
Heh. E l'idiota pensa che io non lo sappia?
La prima volta, mi beccò per caso. Stavamo litigando, e il suo reiatsu - come una meravigliosa pressione sul retro della mia mente - continuava a crescere e crescere, al punto che io seppi di cosa avevo bisogno, e che ne avevo bisogno in quel momento esatto.
Me ne andai. Forse lui mi seguì. Ero occupatissimo a tentare di pensare razionalmente, osservando con puro orrore come i miei penseri si riordinavano da soli: Scopare Kurosaki, scopare Kurosaki, scopare Kurosaki, voglio scopare con Kurosaki.
Immaginai di fare con lui ciò che desideravo, quella notte. Ho ansimato il suo nome più volte, e lui deve aver sentito. Soltanto dopo essere venuto mi resi conto che lui era lì. All'inizio fui colto dal panico. E poi notai quanto il suo reiatsu fosse imperfetto. Non aveva la stessa prepotenza che percepisco sempre, ma una sensazione disperata e incontrollata, che fece irrigidire il mio membro un'altra volta.
Fu allora che scoprii che gli piace guardarmi. E decisi di farne un gioco.
A scuola, mi tratta normalmente. Al meglio delle sue inesistenti capacità. Finge di non guardarmi più a lungo di quanto facesse prima. I suoi occhi si spalancano quando lo becco ed è impossibile non vedere il sollievo sulla sua faccia quando faccio finta di non notare che è arrossito. Cerca di mantenere un'espressione composta anche se s'irrigidisce ogni volta che casualmente ci tocchiamo. O quando non succede molto casualmente. È più attento quando ci picchiamo, si limita ad inchiodarmi al pavimento fino a che riesce a sopportarlo, prima di allontanarsi in fretta e cercare di esser sicuro che io non mi accorga del fatto che stare così vicino a me gli provochi un'erezione.
È un idiota senza speranza. Ma suppongo che questo mi faccia venire voglia di lui ancora di più.
Gemo il suo nome ogni volta che mi guarda. Fingo di non udire i piccoli ansimi dei quali nemmeno lui si rende conto. Resisto al bisogno di dirgli che potrebbe tranquillamente unirsi a me, se ha intenzione di guardarmi tanto regolarmente.
Ma anche il mio autocontrollo diminuisce, col passare del tempo. Neanch'io posso guardare passivamente per sempre.
Perciò, stanotte, rimango fermo per un momento, recuperando fiato, resistendo alla tentazione di ricominciare da capo. Il suo reiatsu divampa, rendendomi quasi impossibile pensare.
Inspiro profondamente e lo guardo, guardo lui che sta seduto sull'albero fuori dalla mia finestra. È un po' fuori di sé al momento, e ha dimenticato che dovrebbe starsene nascosto. Posso vederlo chiaramente, e i suoi occhi si spalancano nel momento in cui se ne rende conto.
Salta via, fuori dal mio campo visivo, come se pensasse che questo mi farà credere di aver avuto un'allucinazione. Lo sento scivolare e agitarsi intorno al ramo, bestemmiando lievemente nel tentativo di ritrovare l'equilibrio. Mi alzo, dirigendomi alla finestra che lascio aperta per lui, e mi affaccio.
Lui se ne sta seduto lì, appoggiato al tronco, un'espressione di terrore sulla faccia mentre mi guarda. Sogghigno.
"Pervertito."
E poi, ancora nudo, gli tendo una mano.