[Mani Nude] Un ristorante alla fine del Mondo (Rafaelo/Batiza)

Dec 28, 2008 16:47

titolo Un ristorante alla fine del Mondo
fandom Mani Nude
personaggi Rafaelo, Batiza
pairing Rafaelo/Batiza
rating PG
conteggio parole 300 (W)
note il titolo è ispirato a quello di un libro di Douglas Adams (♥)
a/di/per solo ed esclusivamente namidayume, perché sì
disclaimerNon sono miei, ma di Batpaola Paola Barbato; è tutta fantasia; nessuno mi paga un centesimo. Puro fangirling, altroché.
~ I commenti sono l'amore. I lurker sono il male.

~Un ristorante alla fine del Mondo.

“Una volta io e i miei andammo al ristorante,” racconta Rafaelo, con un sorriso che, al buio, non puoi vedere, ma riesci ad indovinare. “Era sotto Natale, sai, quando le mamme si mettono in testa che non hanno voglia di cucinare e allora tutti a mangiar fuori.”
Soffochi uno sbadiglio colossale nel cuscino.
“Ehi, e ascoltami un poco!” borbotta Rafaelo, offeso, e probabilmente si è anche imbronciato. La coscienza rimorde, e allora miagoli un segno di vita. “Ecco,” riprende lui, soddisfatto, “sta’ sveglio, da bravo. Dicevo. Mi ricordo che fu terribile, mangiammo una schifezza - tipo, spaghetti che sembravano vermi e una frittura di pesce inquietante, piena di teste e occhi e zampe. Lo so, che schifo, non dirlo a me.”
La verità è che, quando eri Davide, ti piaceva decapitare gamberoni e rosicchiare chele di granchio, ma ti guardi bene dal dirlo. Non sei così stupido da voler dare a Rafaelo altri spunti di conversazione, non alle due di notte.
“Però, vedi, c’era questa tipa, qualche tavolo più in là,” e figurarsi se questo teppista logorroico è in grado di capire da sé che sarebbe il caso di fare silenzio, “e, devo dire, mi sconfinferava parecchio, eh. Peccato che io ero coi miei, e lei col fratello piccolo, perché, fossimo stati soli…”
Non sai se premerti il cuscino sulle orecchie per non sentirlo più oppure picchiarlo a sangue.
Ti torna in mente, però, anche il protagonista di un romanzo che Sabrina ti ha fatto leggere, due vite fa, che aveva un metodo speciale per far tacere la fidanzatina insopportabilmente loquace. Ispirato, ti sollevi dalla brandina, allunghi il busto verso la macchia buia che è Rafaelo e premi la bocca sulla sua.
“Dormi, adesso,” mormori, le guance in fiamme per l’imbarazzo e per fortuna che è notte, “ché è tutto finito.”

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